La parabola di Stellone: dai trionfi col Frosinone all’esonero per covid-19

Il tecnico romano, protagonista in giallazzurro della storica doppia promozione dalla C alla serie A, è il primo allenatore licenziato a causa del coronavirus. L'Ascoli gli ha dato il benservito: "Dobbiamo contenere i costi a causa della pandemia". Ma la decisione ha scatenato un vespaio di polemiche

Alessandro Salines

Lo sport come passione

A Frosinone è passato alla storia per una serie fantastica di vittorie inanellate in un lustro tra il 2011 e il 2015. Condottiero della prima promozione in serie A e della cavalcata dalla C al massimo campionato. Oltre allo scudetto con i baby della Berretti. Ma Roberto Stellone, ex bomber da oltre 100 gol ed oggi mister di 42 anni, verrà ricordato dai posteri anche per altro.

Una vicenda di cui avrebbe fatto sicuramente a meno. È infatti il primo allenatore licenziato per coronavirus. L’Ascoli infatti lo ha esonerato insieme al suo staff ritenendo troppo oneroso il contratto che lo legava ai marchigiani fino al 30 giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza.

Una decisione quella del club bianconero che sta suscitando un vespaio di polemiche. Una decisione che potrebbe diventare un precedente inquietante per l’intero mondo del calcio, soprattutto quello che delle serie inferiori. L’interrogativo è sulla legittimità o meno del provvedimento preso dalla dirigenza ascolana oltre al lato etico che non è certo secondario in questo momento.

L’Ascoli: “Guadagna troppo”

Roberto Stellone

Il licenziamento di Roberto Stellone è arrivato ieri sera. Non  un fulmine a ciel sereno considerando i rapporti incrinati con la società dopo la sconfitta contro l’Entella nell’ultima partita giocata l’8 marzo prima dello stop per il covid. Ma a far esplodere il caso sono state le motivazioni dell’esonero ritenute da molti strumentali. Un pretesto per liberarsi del tecnico praticamente un separato in casa.   

Le straordinarie vicende del virus covid-19 ci inducono a non prevedere la fine dello stato di emergenza. Di conseguenza, non ci consentono di prevedere la data di ripresa del campionato – si legge nella nota della società – Tale condizione ha spinto la società ad adottare dei provvedimenti in ambito dei rapporti contrattuali con i vari atleti e staff, al fine di salvaguardare anche la continuità aziendale rispetto alla situazione contingente che stiamo vivendo.

Tenuto conto che l’Ascoli ha tuttora in essere un contratto con mister Zanetti e il relativo staff, da qui, la necessità da parte della società di adottare misure di contenimento dei costi in ragione delle condizioni oggettive venutesi a creare per eventi imprevedibili e circostanze eccezionali,  che configurano la causa di forza maggiore.

A tal proposito è stato risolto unilateralmente il rapporto contrattuale con mister Stellone e il suo staff per intervenuta eccessiva onerosità anche in relazione alla durata dei rispettivi contratti. La società ha preso atto della decisione solo dopo aver verificato l’impossibilità da parte del mister e del suo staff di risolvere il contratto consensualmente, con un accordo transattivo, non avendo condiviso positivamente le varie proposte avanzate dalla società, a seguito del momento contingente generale“.

Al suo posto è stato ufficializzato Guillermo Abascal, spagnolo, promosso dalla Primavera.

Ma Stellone non ci sta

Roberto Stellone

Il tecnico romano ovviamente non l’ha presa bene. Tanta, tanta delusione. Un allenatore mette in conto di essere esonerato dopo alcune sconfitte ma è chiaro che le motivazioni lo hanno spiazzato e amareggiato. Nascondersi dietro all’emergenza-coronavirus lo ha lasciato interdetto. 

Il suo avvocato Paolo Rodella promette battaglia. “Stellone è la prima vittima contrattuale calcistica del covid-19 e lo dico con il più assoluto rispetto per chi ha perso la vita o sta soffrendo a causa del virus – sostiene il legale sulle colonne della Gazzetta – L’Ascoli si è reso protagonista di una iniziativa irrituale, improponibile, inammissibile, improcedibile, inefficace, strumentale e nulla. Per quanto ci riguarda Stellone resta il tecnico bianconero. Risoluzione? La trattativa è fallita nonostante la buona volontà di Stellone, la proposta era irricevibile, tanto che si profila un danno a carico di Stellone per il quale chiederemo un risarcimento per la gestione mediatica della vicenda“.

La rottura dopo il match con l’Entella

Roberto Stellone approda ad Ascoli il primo febbraio per sostituire Paolo Zanetti. Contratto fino al 30 giugno, ma automaticamente rinnovato in caso di salvezza (e oggi l’Ascoli sarebbe salvo).

Nelle cinque gare successive, però, il tecnico racimola soltanto due punti e dopo la sconfitta contro l’Entella per 3-0 di domenica 8 marzo l’ex tecnico del Frosinone viene esautorato. Col campionato sospeso l’Ascoli prende tempo, prova a raggiungere un accordo di risoluzione consensuale. Invano.

Ieri la decisione del presidente Pulcinelli. 

La parabola triste del tecnico romano

Roberto Stellone

Dopo i fasti a Frosinone, per Roberto Stellone solo delusioni. Insomma una carriera che si è inceppata. La doppia promozione con i canarini lo aveva lanciato nel lotto degli allenatori emergenti con prospettive a dir poco allettanti. Neppure la retrocessione dalla serie A  aveva minato la sua credibilità anche perché il Frosinone era uscito di scena con onore lottando su tutti i palcoscenici del massimo campionato. 

Ed invece lontano dalla Ciociaria la magia svanisce. La strada diventa all’improvviso in salita. Esonero a Bari nel 2016 dopo 13 gare e 16 punti. Poi l’avventura a Palermo dove sostituisce Bruno Tedino a 4 giornate dalla fine del campionato 2017-2018. I rosanero sono in corsa per la promozione diretta ma alla fine si piazzano quarti. Ai playoff Stellone perde in finale proprio contro il suo Frosinone. Quasi un segno del destino. Maurizio Zamparini lo licenzia ma poi a settembre lo richiama al posto dello stesso Tedino. Dopo un buon avvio che vede il Palermo al primo posto alla fine del girone d’andata, il 23 aprile 2019 viene cacciato di nuovo dopo l’1-1 interno contro il Padova, con la squadra terza. Il 1 febbraio l’ingaggio dell’Ascoli.

Ieri l’esonero per covid-19 che farà storia. Suo malgrado stavolta.