[L'ANALISI] Al di là degli episodi, i dati hanno certificato la scarsa produzione offensiva dei ciociari a differenza dei lombardi che hanno tirato in porta per 9 volte contro le 2 degli avversari. Sottotono centrocampo ed attacco. Si è sentita l'assenza di Kone
Seconda sconfitta consecutiva per il Frosinone di Alvini, che cade in casa contro un Monza dell’ex Bianco, più attrezzato sotto il punto di vista dell’esperienza negli undici in campo e più fortunato nelle situazioni. Ma meritevole dei tre punti messi in palio nel sabato di Serie B. La differenza la fanno i tap-in: due pali, uno per parte, uno per tempo.
Stessa porta, palo diverso: il primo spiana la strada al vantaggio di Keita, bravo a ribattere a rete la conclusione di Azzi, respinta dal palo destro della porta sotto la curva Sud ciociara. Il secondo, colpito da Zilli a tempo praticamente scaduto, capita sui piedi di Ghedjemis, che però si vede respinto il tiro dalla difesa dei brianzoli.
I numeri confermano il risultato finale

Stavolta i numeri non mentono, almeno sotto il punto di vista offensivo, con il Monza che si fa preferire per tiri (20 a 15) di cui ben 9 in porta contro appena i 2 dei ciociari. Meglio il Frosinone in fase di possesso (57 % dei 90 regolamentari con il pallone tra i piedi) e passaggi riusciti, 297 contro i 210 dei biancorossi. Un possesso palla sterile, con la forbice che si assottiglia per quanto riguarda i passaggi in zona d’attacco, appena 5 in più rispetto agli avversari.
Numeri che dimostrano come, nonostante un dominio del campo a livello di costruzione, i ciociari non riescono mai a rendersi realmente pericolosi per quasi tutti i 90 minuti di gioco, con l’occasione più grande, appunto, sul finale con il duo Zilli-Ghedjemis.
Palmisani evita un passivo più pesante
Sono ben 8 le parate del giovanissimo portiere del Frosinone, reduce dalla prima chiamata nella nazionale Under21 allenata da Baldini e lanciato subito titolare nella doppia sfida vincente contro Svezia e Armenia. Parate decisive per evitare un passivo che, senza di lui, sarebbe stato sicuramente più pesante per i ciociari.

Non benissimo la difesa, soprattutto sulla situazione del vantaggio di Keita, che si fa trovare spiazzata e poco reattiva sulla ribattuta del palo. Spicca la prestazione del giovane Calvani, l’unico a raggiungere la sufficienza, con 7 duelli vinti sui 10 tentati contro l’attacco avversario.
Il più pericoloso della linea difensiva, come sempre, è Bracaglia, che sfiora il palo nei minuti finali del primo tempo con un colpo di testa sugli sviluppi del corner. Meno propositivo del solito Oyono, reduce dalle fatiche nazionali con il suo Gabon e autore di una partita pressoché anonima in fase offensiva, con appena 1 cross tentato nell’arco dei 78 minuti giocati.
Calò sbatte sul muro. Si sente l’assenza di Kone
Il centrocampista ex Cesena ci prova più di tutti con ben 4 conclusioni (1 in porta, 1 ribattuta e 2 fuori), lavorando bene anche in fase di costruzione del gioco con il 97% dei passaggi riusciti nella propria metà campo. Percentuale che scende, come tutta quella dei suoi compagni, dalla linea mediana in poi, con appena il 69% di passaggi riusciti e 19 possessi persi.

Partita sottotono per Koutsoupias e Grosso: il primo, anche ammonito, non riesce mai ad indovinare l’inserimento giusto in area di rigore, il secondo si accende solo a tratti, soprattutto nel finale, dove si gira bene in area e trova l’assist per lo sfortunato palo di Zilli. Nella dinamica del match, pesa tanto l’assenza di Kone, costretto al forfait nella rifinitura di ieri a causa di un problema muscolare.
Ghedjemis ha la chance per il pari. Male Raimondo
Altra prova incolore per il centravanti scuola Bologna con appena 13 tocchi e un solo tiro tentato: il numero 9 ciociaro, sostituito nel corso del secondo tempo da Zilli, viene servito poco e male dai compagni, restando ingabbiato nella morsa dell’esperta difesa del Monza. Meglio, seppur di poco, Zilli, autore come detto in precedenza del palo allo scadere, al netto di appena 9 tocchi nei 40 minuti a disposizione per provare ad incidere sul match.

L’occasione più grande, però, è sui piedi di Ghedjemis che si ritrova il pallone a disposizione per il gol che avrebbe chiuso il match in pareggio, ma è poco reattivo e si fa respingere la conclusione, a porta quasi sguarnita, dal rientro della difesa brianzola. Per l’esterno francese saranno 4 i tiri alla fine del match, così come i dribbling riusciti sui 7 tentati nell’arco dei novanta di gioco.
Palermo-Modena per la mini fuga
La vittoria del Monza sul Frosinone accorcia ancor di più la classifica con i ciociari agganciati proprio dai lombardi e dal Cesena (vittoria a La Spezia) al terzo posto. La giornata di domenica si aprirà con il big match in vetta tra Palermo e Modena, con questi ultimi che, in caso di successo, lancerebbero la primissima mini fuga del campionato.

Il prossimo impegno per i ciociari sarà contro una Sampdoria in crisi nerissima dopo la sconfitta nel derby ligure contro l’Entella. Tanto da ad esonerare Donati per far spazio a Foti, ex calciatore della Samp e allenatore in seconda della Roma nel corso targato Mourinho. Doppio obbiettivo per il Frosinone di Alvini, cercare di recuperare i recuperabili in settimana e tornare a fare punti per risollevare il morale.



