Dopo la sosta la serie B riprende il suo cammino. I canarini saranno di scena a La Spezia in una partita molto insidiosa. I giallazzurri puntano a scalare la classifica ma devono cancellare due zero: mai vittoriosi in trasferta e sul campo dei liguri. Il tecnico Nesta alza la tensione: "Dobbiamo cambiare passo fuori casa ed infilare una serie di successi di fila". Ma perde Rohden ed Ariaudo.
La cornice era ancora quella luccicante della serie A. Il Frosinone aveva pure qualche speranziella di salvarsi. Era il 7 aprile e al “Franchi” di Firenze i canarini affrontavano la Fiorentina nella dodicesima giornata di ritorno. Un bel gol di Ciofani nel finale regalò l’insperato successo in una gara giocata con grande grinta e disciplina tattica. L’ultimo successo dei giallazzurri lontano dalle accoglienti mura del “Benito Stirpe”. Da quel giorno è tabù-trasferta. Una palla al piede. Cinque sconfitte e 4 pareggi tra la stagione scorsa e quella attuale. Un bottino a dir poco magro, una tendenza da cambiare se si vuole spiccare il volo. E domani sera (ore 21 il fischio d’inizio) alla ripresa del campionato dopo la sosta per gli impegni delle nazionali il Frosinone riparte proprio fuori casa al “Picco” di La Spezia.
“Col Chievo abbiamo dato un bel segnale ma bisogna vincere in trasferta – sostiene con forza il tecnico Alessandro Nesta alla vigilia della partenza per la Liguria – Vanno bene le vittorie interne ma ora occorrono i 3 punti in trasferta. E poi c’è l’aspetto della continuità di risultati. Se vogliamo entrare in una classifica importante è necessario infilare una striscia di vittorie di fila. A noi finora è mancato proprio questo“.
E Nesta ha ragione. Il Frosinone, pur essendo in serie positiva da 6 turni, non ha mai vinto due partite consecutive e in trasferta è a secco (primato negativo che divide con il Livorno). Una gara dunque da non fallire e che apre un ciclo durissimo fino al giro di boa.
Otto incontri dai quali si dovrà trarre il massimo. Tutti da vivere e da giocare, compreso quello di Coppa Italia a Parma. Si comincia domani e si finirà il 29 dicembre a Pisa con l’ultima giornata d’andata. Empoli, Juve Stabia, Pescara, Benevento e Crotone le altre avversarie.
Doppio zero
Il Frosinone non dovrà solo sfatare il tabù-trasferta ma anche quello relativo al “Picco”. I giallazzurri infatti non hanno mai vinto a La Spezia. Un campo dunque tradizionalmente molto ostico quello degli aquilotti. Negli 8 confronti ufficiali 4 affermazioni dei liguri ed altrettanti pareggi. L’ultima sfida nel 2017-2018 terminò 1-1.
Tra i precedenti spicca anche la finale di Coppa Italia di serie C nella stagione 2004-2005. All’andata a Frosinone s’impose lo Spezia per 1-0 (rete di Matteassi) mentre al ritorno finì 1-1 (gol di Guidetti ed Aquino) e il trofeo fu alzato al cielo dalla formazione ligure all’epoca allenata da Loris Dominissini.
A Frosinone invece 9 sfide compresa quella di Coppa Italia nel 2015-2016 e terminata 6-5 ai rigori per i liguri. I canarini hanno vinto 4 volte contro 1 dello Spezia (4 i pareggi).
I canarini in rimonta
Il Frosinone arriva al match di domani forte di 6 risultati utili di fila (non perde dal 28 settembre a Perugia) ed una classifica incoraggiante (17 punti) se si considera la partenza-flop (4 punti dopo le prime 5 giornate). Prima della sosta Dionisi e compagni avevano battuto il Chievo per 2-0, scalando così la classifica.
La squadra di Nesta è apparsa in salute, sta crescendo e soprattutto ha messo in mostra una grande solidità difensiva. Non subisce gol da 276′. L’ultima rete di Palombi all’84’ di Cremonese-Frosinone. Porta inviolata nelle 3 partite contro Trapani (3-0 allo “Stirpe”), Cittadella (0-0 in Veneto) e Chievo (2-0 a Frosinone). Con 12 reti al passivo ha la seconda retroguardia meno battuta insieme al Cosenza e al Cittadella.
Lo Spezia in affanno
La truppa di Italiano è in zona playout con 12 punti (3 vittorie, altrettanti pareggi e ben 6 sconfitte), 15 gol segnati e 18 subiti (solo Juve Stabia e Trapani hanno incassato più reti, 21). Un campionato finora di grande sofferenza. Nelle ultime 3 giornate solo 2 punti. Inoltre lo Spezia si sta rivelando molto fragile prima dell’intervallo: 4 reti incassate dal 31′ al 45′ recuperi inclusi (primato negativo per il campionato). Un dato significativo sulle difficoltà che stanno incontrando gli aquilotti.
I tifosi bianchi si aspettavano molto di più in virtù di una rosa importante e costruita per lottare nella parte sinistra della classifica. La gara contro il Frosinone può rappresentare un’occasione importante per dare una sterzata al torneo. I bianchi ci sperano e ci credono.
“Due settimane sono lunghe, soprattutto dopo una sconfitta come quella di Pisa, ma abbiamo lavorato sodo per cercare di lasciarci alle spalle quel maledetto finale, anche perché domani ci attende una sfida difficile, contro una squadra forte che arriva da un ottimo momento“, dice Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, esordiente in cadetteria ed ex centrocampista di lungo corso tra serie A e B.
L’allenatore degli aquilotti teme i ciociari e li prende ad esempio. “Il Frosinone è una formazione solida, veloce a ripartire, costruita per interpretare un campionato di vertice, ma in trasferta ha faticato e l’augurio è che questo trend negativo possa continuare anche al “Picco” – aggiunge Italiano – Serve uno spirito battagliero, l’anima della squadra deve fare la differenza, sia in difesa che in attacco: la rinascita passa in primis dall’atteggiamento, un po’ come accaduto al Frosinone. La fiducia non è mai mancata da parte della società e del direttore Angelozzi. Ovvio che le vittorie sono importanti e tutti noi siamo determinati a vincere più partite possibili d’ora in avanti“.
Ciano e soci quindi dovranno tenere la guardia alta e non sottovalutare gli avversari. Sarà una partita tosta dove il furore agonistico potrebbe fare la differenza. E si dovrà tener presente il maltempo. In Liguria diluvia, l’allerta è addirittura rossa. Anche questo è un fattore. Il monito di Nesta è molto chiaro. “Lo Spezia è una compagine forte ed ostica che magari poteva avere qualche punto in più se avesse avuto maggiore fortuna – afferma il tecnico – È composta da giocatori di qualità e quindi sarà una partita molto difficile“.
Assenze pesanti
Non è una vigilia tranquilla comunque in casa Frosinone. Rohden non recupera dopo una settimana a scartamento ridotto per noie muscolari ma soprattutto si ferma il difensore centrale Ariaudo, pilastro della retroguardia. L’ex Cagliari ha l’influenza ed è rimasto a casa. Un’assenza pesante che costringerà Nesta a ridisegnare un reparto che stava girando a meraviglia.
Al posto di Ariaudo dovrebbe giocare uno tra Krajnc e Salvi. Per il resto Paganini e Beghetto fungeranno da quinti di centrocampo. Maiello sarà il regista con ai fianchi Gori (alla 100^ presenza in serie B sempre con la maglia del Frosinone) e Haas. Duo d’attacco Ciano-Dionisi.
Anche lo Spezia ha i suoi problemi. Squalificato il regista Matteo Ricci, infortunati il centrocampista Mora e l’attaccante Galabinov, il centravanti Ragusa è in forte dubbio per un attacco influenzale. Italiano comunque ritrova i difensori Marchizza e Ramos.
I dubbi nel 4-3-3 sono soprattutto in mediana. Due le soluzioni: il baby Benedetti nel ruolo di play con Maggiore e Bartolomei mezzali; oppure Bartolomei dirottato in cabina di regia e Maggiore e Mastinu interni. Davanti all’ex enfant prodige della porta Scuffet, dovrebbero giocare Vignali (100° gettone in maglia bianca), Terzi, Capradossi e Ramos. Al centro dell’attacco spazio al gigante islandese Gudjohnsen, figlio d’arte (il papà è stato capitano della nazionale nonché miglior realizzatore con 25 reti). Le altre punte del tridente dovrebbero essere Gyasi e Bidaoui.