
Una squadra in piena costruzione sarà impegnata sabato a Fiuggi nel test con la rappresentativa di Mondragone. Il quadro della situazione reparto per reparto. La difesa ha ritrovato il portiere Turati, Monterisi ed abbracciato Marchizza ma dovrà essere completata. Prende forma il centrocampo, attesa in attacco per Kvernadze e Cuni
Sarà una prima uscita in maschera. Molto in maschera. Il Frosinone che inaugurerà la stagione sabato alle 17.30 a Fiuggi contro una rappresentativa di Mondragone sarà un cantiere aperto o un laboratorio (fate voi) più che una squadra. Dopo una settimana di ritiro il Frosinone è ancora incompleto in tutti i reparti. Ma non c’è nulla di strano. E’ calcio d’estate e nessuna formazione è bella che fatta.
“Non è importante avere la squadra il primo giorno ma dalla prima gara di campionato – ha ricordato il presidente Maurizio Stirpe in una recente intervista – Servono pazienza, fiducia e competenza. Lo scorso anno partimmo con lo stesso scetticismo, non avevamo una squadra costruita in partenza. E piano piano siamo riusciti attraverso quei 3 principi ad arrivare ad avere un organico. Dobbiamo ripetere quel tipo di percorso. Se domani mattina si vuole tutta la squadra fatta, siamo fuori strada. E comunque io sono la garanzia che faremo bene”.
Prime indicazioni

L’amichevole di sabato sarà una prima presa di contatto col campo del nuovo Frosinone. Il tecnico Eusebio Di Francesco inizierà a trarre indicazioni su quella che sarà la squadra che affronterà il campionato. Sarà l’esordio in maglia giallazzurra per i nuovi arrivati: Cuni, Kvernadze, Brescianini e chissà che non possano giocare qualche minuto anche gli ultimi acquisti Harroui e Marchizza. Inoltre Di Francesco potrà valutare in una partita gli elementi rimasti dalla scorsa stagione ed i giovani aggregati. Si inizierà ad intuire chi rientrerà o meno nei piani tecnici.
“La squadra mi sta dimostrando tanta disponibilità, dobbiamo mettere a posto i reparti per andare a prenderci grandi soddisfazioni. Dobbiamo ragionare con il noi e non con l’io”, ha detto Di Francesco, intervistato da Sky nel ritiro di Fiuggi. Come ribadito dal tecnico tutti i ruoli dovranno essere puntellati. Qual è allora lo stato dell’opera?
Difesa, Turati ed Marchizza ottimi innesti

Il ritorno del portiere (ancora in prestito) della promozione è importante non solo dal punto di vista tecnico ma anche come uomo-spogliatoio e punto di riferimento per la tifoseria. Inutile ricordare il feeling che Turati ha con il pubblico. L’ex Sassuolo comunque dovrà essere affiancato almeno da un altro portiere. Forse d’esperienza. In ritiro poi c’è Vettorel, rientrato dal prestito a Monopoli. Potrebbe alla fine restare nel pacchetto portieri.
Il terzino sinistro Marchizza, arrivato a titolo definitivo (contratto fino al 2026) dal Sassuolo nell’ambito dell’operazione-Boloca, è un tassello importante nella costruzione della nuova difesa. Tra l’altro l’ex Roma può giostrare anche in un’eventuale retroguardia a 3. Ancora giovane (25 anni), vanta 53 presenze in Serie A. A destra il Frosinone dovrebbe puntare sul promettente Oyono. A Fiuggi c’è il terzino sinistro danese Klitten rientrato dal prestito al Silkeborg. Comunque per le fasce sono previsti altri innesti. Ed in tal senso va letto il ritorno di Monterisi, ingaggiato ora a titolo definitivo dal Lecce.

Al centro il Frosinone deve ricomporre la coppia titolare dopo le partenze di Lucioni e Ravanelli. In organico ci sono solo Sziminski ed il giovane Kalaj. Il direttore Angelozzi cercherà elementi di esperienza e personalità. Ha accennato ad uno straniero molto forte. Si era pensato al greco Papastathopoulos ma la pista non si è scaldata. Sono circolati i nomi di Gabbia del Milan e del georgiano Sazonov della Dinamo Mosca. Ma probabilmente i veri obiettivi non sono ancora trapelati.
Il centrocampo prende forma

Almeno numericamente è il reparto più completo. A disposizione ci sono 7 giocatori più il baby Cangianiello. Gli arrivi di Brescianini dal Milan ed Harroui dal Sassuolo (contratto fino al 2026) hanno sicuramente rinforzato il centrocampo sia dal punto di vista tecnico che fisico.
E così con Mazzitelli, riscattato dal Monza, la nuova mediana inizia a intravedersi. In un centrocampo a 3 Harroui dovrebbe giostrare da play con Brescianini e Mazzitelli mezzali. Ma quest’ultimo ed Harroui potrebbero anche invertirsi nei ruoli considerando la loro duttilità. Altri arrivi sono tutt’altro da escludere: Nicolussi Caviglia della Juve e Palumbo della Ternana non sono passati di moda.
Partiti Boloca, Kone e Rohden (lo svedese è conteso da Bari e Cremonese), sono rimasti Lulic, Gelli, Kujabi, Garritano, Haoudi (tornato dal prestito alla Turris) e il Primavera Cangianello. Toccherà a Di Francesco decidere chi potrà essere utile o meno alla causa. Il ritiro influirà sulla scelta ma non sarà determinante.
Riflettori puntati su Cuni e Kvernadze

Per quanto riguarda l’attacco c’è grande curiosità per le 2 nuove punte, autentiche scommesse del club giallazzurro. Ma Cuni e Kvernadze non saranno gli unici innesti nel reparto avanzato. Sicuramente il pacchetto delle punte centrali andrà rinfoltito: oltre a Cuni, ci sono Borrelli ed il Primavera Selvini. Era stato mostrato interesse per Defrel ma ad oggi sembra un’operazione a dir poco complicata. Piace e non poco Colombo del Milan però la concorrenza è tanta.
Ceduto Insigne, restano come esterni d’attacco Caso, Baez, Bidaoui, Kvernadze e lo Garritano che può sdoppiarsi tra centrocampo ed attacco. Sicuramente arriveranno altri giocatori e non sono escluse partenze. Decideranno le dinamiche del mercato e soprattutto la parola di Di Francesco.