Testa, cuore e gambe: vai Frosinone! (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

A Bari scatta il trittico della verità. Di fronte a 25.000 spettatori i canarini vogliono confermare la loro forza
Testa, cuore e gambe: vai Frosinone!
Formazione-tipo, rientra Soddimo dal 1’. Bisogna trasformare in energia positiva la rabbia dell’ultimo pari

 

Più punti possibili e poi se arriva anche lo spettacolo ben venga. Il trittico della verità a completamento della mini-serie cinque giornate del mese di marzo per il Frosinone inizia dal ‘San Nicola’ di Bari, proseguirà con il Vicenza in casa e si chiuderà a Ferrara. In questi 270’ si chiariranno molti aspetti sul fronte giallazzurro in chiave primato. A -13 giornate dal termine della stagione regolare la lotta per i primi due posti che valgono la promozione diretta in serie A diventa ‘senza quartiere’ all’insegna del motto ‘ogni lasciata è persa’. Chi accelera acquista morale e punti e può creare scompiglio psicologico nell’avversario diretto. Lo scatto di Dionisi & Co, auspicato nell’ultimo turno casalingo, non c’è stato.

E sarebbe stato probabilmente lo scatto che avrebbe prodotto uno strappo significativo alla battaglia di vertice. Invece il Verona si è rialzato dopo il ko al Comunale ed ha rosicchiato 4 punti nelle ultime due giornate, 2 ne ha accorciati la Spal e solo l’incedere claudicante del Benevento ha mitigato i 2 pareggi di fila della squadra di Marino che tra Perugia e Cittadella ha lasciato almeno 2 punti se non 4.

 

SAN NICOLA ‘BORDER LINE’, B-RIFORMA INELUTTABILE – E Un particolare da non sottovalutare: si giocherà in un impianto che presenta molte lacune strutturali anche se ne è stata assicurata l’agibilità. Con un’affluenza dei previsti 25.000 spettatori la responsabilità di chi ha il coraggio di assumerla, al momento è altissima. La serie B un po’ ‘border line’ in fatto di impiantistica e solvibilità finanziaria sembra proprio non aver chiesto garanzie a troppe società (i casi Pisa, poi risolto, e Latina docet ma non sarebbero i soli). L’ormai ex presidente Andrea Abodi che era stato riconfermato presidente per la terza volta all’inizio di febbraio, sconfitto eccellente nella corsa alla presidenza Figc, ha fatto molto per la categoria.

Ma le situazioni societarie di diversi club e quelle legate agli impianti lo hanno anche costretto a dover chiudere un occhio al momento del via libera. In queste ore si parla anche di un Abodi-quater e spunta l’ipotesi Lotito (sic!) che è presidente della Salernitana. Chi raccoglierà il testimone di Abodi-ter (magari lui stesso) dovrà per forza di cose lavorare nell’ambito di una necessaria riforma volta alla riduzione del format ed anche ad una attenta e qualificata sinergia con sponsor di ampio respiro oltre ad una rivisitazione degli accordi con la serie A attraverso la Legge Melandri. Ballano circa 50 milioni di euro che la B vuole chiedere alla A. Ma servono anche regole certe, soprattutto all’atto dell’iscrizione.

 

LE ALTRE PARTITE DI SERIE B – Partiamo dalla notizia scontata: il Latina è fallito ma il Tribunale – contro il parere dei pm – ha scelto la strada meno dolorosa e più scontata, vale a dire l’esercizio provvisorio fino al 30 giugno (revocabile entro il 17 aprile se il socio di maggioranza non produrrà il milione di euro annunciato). Al resto ci penserà direttamente il campo e i punti di penalizzazione (almeno 8 stando al numero di inadempienze) che arriveranno sulla classifica dei ‘cugini’ neroazzurri. La salvezza del Latina dipenderà… dalla salvezza, giochi di parole a parte. Una retrocessione sul campo sarebbe il preludio probabilmente alla sparizione dai ranghi federali a meno di miracoli. La squadra di Vivarini sabato sarà di scena in casa con il Carpi.

Tutte e tre in casa le rivali del Frosinone: il Benevemto ospita la Virtus Entella che sente di nuovo odore di playoff, la Spal aspetta il Cesena che deve uscire dalle sabbie mobili e lunedi sera il Verona riceve l’Ascoli. Turno frazionato anche su domenica (il derby Novara.Pro Vercelli, Ternana-Trapani all’insegna del si salvi chi può e Vicenza-Pisa idem). Il turno di sabato completato da Cittadella-Perugia, Salernitana-Brescia e Spezia-Avellino.

 

OGGI E’ UN ALTRO GIORNO – La partita dell’andata fu una passerella per i giallazzurri al cospetto dell’ex Stellone. Sfida in discesa, i pugliesi rischiarono il tracollo e Stellone l’esonero che fu solo rinviato. Il Bari però ha cambiato registro, guai a pensarla diversamente. Colantuono superate le difficoltà iniziali di un cambio in corsa ha chiesto ed ottenuto la rivoluzione di gennaio e il ds Sogliano – che comunque aveva già costruito la squadra in estate – ha rimescolato tutto quello che c’era da rimescolare.

I ‘galletti’ però hanno pagato dazio. Lo sforzo di rientrare nella zona playoff li ha fatti fermare a Chiavari. Ora sono ad un bivio. Il Frosinone dovrà togliere l’alimentazione all’entusiasmo ed alle giocate dei biancorossi. La prova con il Cittadella è stata importante sotto il profilo della spinta continua ma ha insegnato che non bisogna sottovalutare nemmeno l’inserimento di un ragazzino perché – come è stato poi per il granata Vido – può rivelarsi l’ago della bilancia se si abbassa per un attimo l’attenzione collettiva.

 

GLI SCHIERAMENTI – Il Bari dalla cintola in su è da altissima quota con il tridente Galano-Floro Flores-Brienza e un certo Maniero che freme in panchina. L’idea è il 3-4-3, in tal caso i primi tre giocherebbero tutti. Con Basha e Salzano in mezzo al campo, Furlan e Daprelà sulle corsie alte, Capradossi, Tonucci e Moras in difesa. Ma spunta anche il 3-5-2, così uno tra Galano e Brienza partirebbe in panchina. Nella seconda ipotesi in mezzo al campo Colantuono si potrebbe disporre a specchio con Basha, Fedele e Salzano. Tra i pugliesi out per squalifica il terzino destro Sabelli (al suo posto Cassani anche se non è al meglio), Morleo si cercherà di recuperarlo (difficile) e intanto è in preallarme Daprelà per il fronte mancino. In mezzo alla difesa torna Tonucci (un punto debole…) con Suagher, Capradossi e Moras per due maglie.

Nel Frosinone non ci sarà Matteo Ciofani (un mese out per una frattura al metatarso) che poteva essere una alternativa validissima a Fiamozzi magari anche in corsa. E non ci sarà anche la punta Mokulu, per lui dito del piede destro fratturato. Marino si ripresenterà con la formazione-tipo, quindi con Soddimo dal 1’ a centrocampo al posto di Kragl. Meno forza fisica e più qualità. Molto dipenderà proprio dalla capacità di coniugare tra loro e trasformare in energia positiva la rabbia dell’ultimo pari e in gol le opportunità che il Frosinone sa crearsi con il bel gioco. In questo trittico della verità che parte da Bari, però un solo motto: prima i punti e poi lo spettacolo.

 

Foto: copyright Mario salati, per gentile concessione dell’autore

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