Marino: «Contro l’Entella voglio vedere lo spirito del Frosinone»

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Il tecnico del Frosinone anticipa la conferenza stampa: “I nuovi tutti disponibili”. In serata via libera anche per Maiello
Marino: “Voglio vedere lo spirito del Frosinone”
L’Entella è uno spauracchio in casa, non perde dal 27 dicembre del 2015 con il Crotone. Che poi andò in A

 

Da un’antivigilia all’altra, toccando debitamente ferro. Ci aveva lasciato nel post-partita affatto festoso di Vercelli, l’antivigilia di Capodanno. Lo ritroviamo all’antivigilia di Virtus Entella-Frosinone, la prima del girone di ritorno. Pasquale Marino è già calato nella sfida in terra ligure.

E l’arrivo dei volti nuovi in casa canarina (per Maiello è arrivata la firma dalle stanze romane del patron del Napoli, De Laurentiis) stimola una domanda sull’eventuale impiego di qualcuno di loro. Il tecnico si… difende benissimo: «I nuovi si sono allenati molto bene da quando sono arrivati con noi. Magari non hanno giocato tanto nelle rispettive squadre, quindi non hanno l’intensità di una partita intera, il cosiddetto ritmo-partita al massimo. Ma sono tutti disponibili e magari per un eventuale utilizzo part-time o qualcuno magari dall’inizio».

In Liguria sicuramente out Gori, ed ecco anche l’importanza di avere a disposizione Maiello. Marino fuga tutti i dubbi in proposito: «Gori non si è allenato, deve fare un’altra risonanza questa sera e non sarà disponibile».

L’arrivo di un ariete come Mokulu fa immaginare soluzioni particolari per il reparto offensivo. Il tecnico siciliano riconduce tutto su binari abbastanza prevedibili: «La coppia ideale d’attacco? Diciamo che l’abbiamo già…. Per caratteristiche credo che Mokulu si possa trovare bene sia con Dionisi che con Daniel Ciofani. Perché pur essendo strutturato fisicamente, il ragazzo è mobile, sa attaccare la profondità ed è molto dinamico». Quindi nessun dualismo all’orizzonte. D’altronde lo stesso Mokulu la sera della presentazione disse che lui avrebbe cercato di tradurre in campo al massimo “anche 10’ di gara…”.

Eccoci all’Entella. Che ha costruito gran parte del suo bottino sul terreno (sintetico) di casa (6 vittorie e 4 pareggi) e non perde sul proprio terreno da oltre un anno, dal 27 dicembre 2015 con il Crotone (1-2). Il Frosinone, magari attingendo alla cabala, deve farci più di un pensierino. Marino conosce bene i liguri: «E’ una squadra che generalmente gioca con il 4-3-1-2 però a volta varia con il 4-3-2-1 o 4-2-3-1. La base è la difesa a quattro, davanti non danno dei riferimenti precisi. E’ una squadra che in casa nel 2016 non ha mai perso. Sfruttano il fattore-campo e quindi il sintetico. Che non è sempre uguale, questo sia chiaro. E le difficoltà che ci sono per gli avversari sono maggiori rispetto ai giocatori di casa».

Quanto ai campi sintetici, il Frosinone ha trovato disco rosso solo a Vercelli nei cinque ‘frequentati’ nel girone d’andata e probabilmente quella sera del 30 dicembre scorso il fondo del campo c’è entrato come i cavoli a merenda. Per stessa ammissione di Marino, che giusto per ricordare parlò di “poche motivazioni date dal sottoscritto alla squadra” ma anche di “un clima di festa che ci ha avvicinato alla partita…”.

Il Frosinone che si è ritrovato il 9 gennaio ha però voltato pagina. Marino ha voluto questo mini-ritiro anche per guardare tutti negli occhi e soppesarli uno ad uno, non solo fisicamente: «La settimana di lavoro è rientrata nella norma, nulla di particolare. Un paio di sedute dedicate alla corsa un po’ più lunga del solito. E’ servita per dare una ‘lucidata’ dopo la sosta».

Sul mercato il club giallazzurro ha giocato d’anticipo. Segno evidente di idee chiare in partenza: «Sul mercato abbiamo fatto dei movimenti abbastanza veloci. Il fatto di arrivare al 31 gennaio e magari non avere bene il quadro sarebbe stato un po’ destabilizzante, noi abbiamo definito bene in modo da poter lavorare su un gruppo affiatato. Abbiamo cercato di operare in una certa maniera per avere maggiori alternative anche sotto il profilo tattico. Ed anche numericamente siamo abbastanza funzionali».

Ma per tornare alla prima di ritorno, il Frosinone come maneggerà l’Entella? Per Marino nessuna ricetta speciale, sarà semplicemente un Frosinone… «Noi abbiamo sempre la nostra fisionomia. Poi se saranno bravi gli altri a partire a razzo, allora ci dobbiamo adeguare per ribattere colpo su colpo. Dobbiamo entrare bene in campo, essere propositivi. E dimenticare quello che è successo a Vercelli. Il nostro spirito, la cattiveria agonistica non la dobbiamo mai abbandonare». Lo spirito vincente. Da sabato fino alla fine.

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