Marino, la carica dei tifosi e il destino tra le mani (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Il tecnico rispedisce al mittente ipotesi di cambio modulo: “Non si buttano tre mesi per 20′ sbagliati”
Marino, la carica dei tifosi e il destino tra le mani
“So che ci sarà lo stadio pieno, importante per noi”. Poi si sbilancia: dal 1′ Gori e Russo per Sammarco e Krajnc

 

FROSINONE – Nessuna rivoluzione di moduli, niente stravolgimenti, l’appello ai tifosi e all’ambiente e pure un paio di anticipazioni sulla formazione. Pasquale Marino ci tiene a dire in maniera più o meno esplicita: diamine, siamo la capolista! Il tecnico parte da una novità che però non fa rima con maglia da titolare: “Mazzotta dovrebbe essere disponibile, ha recuperato e sarà tra i convocati. Matteo Ciofani ancora non è pronto”.

Il ricordo di Cesena torna a galla. Marino spiega il perché non ci saranno modifiche: “Non cambieremo modulo, questo è chiaro. Non buttiamo via tre mesi di lavoro, perché ci ha dato solidità, gol e punti. Si cambia modulo quando c’è la necessità, quando si deve recuperare. Come è successo a Cesena, dovevamo cambiare passo e lo abbiamo fatto. Non si cambia, lo ripeto, solo perché sbagli 20′ di partita”.

Il nodo del contendere è Crivello? Il tecnico, che lo aveva difeso nel post-partita di Cesena, ribadisce il concetto: “Crivello nello specifico può fare sia il quarto che il quinto, non dobbiamo affatto snaturare il lavoro fatto finora. Noi non siamo abituati ad improvvisare le cose”. Capitolo del modulo chiuso. Resta il ballottaggio tra Crivello e Mazzotta. L’impressione è che la rifinitura di lunedì mattina chiarirà tutti i dubbi. E l’ultima parola spetterà come spesso accade all’ex cesenate. E sarà un derby tra palermitani per la maglia da titolare.

Poi Marino ci tiene a toccare il tasto dei tifosi. Uomo in più sempre, comunque e ovunque. Maggiormente in questo finale al calor bianco: “Con l’Avellino sarà una partita di fondamentale importanza per noi. E mi fa piacere sapere che lo stadio sarà esaurito in ogni ordine di posti. Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi, della carica che ci sanno dare”. E sarà un derby tra palermitani per la maglia da titolare.

Il nastro delle domande viene riavvolto per un attimo. E si torna a Cesena, all’approccio un po’ ‘sui generis’. Marino è un po’ infastidito: “A me fa piacere che si parli del Frosinone sbaglia approccio in una partita perché evidentemente siamo tutti abituati ad altro. A Cesena, ricordo, sono passate tante squadre e non mi sembra che abbiamo fatto troppi punti. Invece dico che se si sbaglia mezz’ora di partita non cade il modo. Siamo forse una squadra che deve fare 90′ al massimo e collezionare dieci palle gol e chissà quanti gol? No, siamo invece una squadra che sta facendo abbastanza bene, credo. E ci può stare che si possa sbagliare mezz’ora di partita. Dopo una vittoria come quella di Ferrara, un’altra sarebbe stato come dare un segnale fortissimo al campionato. Ci abbiamo provato, messo nonostante tutto cuore, carattere. E io sono abituato a vedere il lato positivo delle cose. Vorrei ricordare – prosegue il tecnico giallazzurro – che ci sono anche i nostri avversari e il Cesena è squadra di livello. Sappiamo che se ti approcci male puoi pagarne le conseguenze…”.

Si prova a parlare di singoli. E indirettamente di formazione. La prova di Mokulu e il gol pesante potrebbero schiudergli le porte della maglia titolare? “Tutto è possibile. Quando faremo l’ultima rifinitura valuteremo tutto anche perché oggi (domenica, ndr) abbiamo potuto fare poco perché ci sono ancora le tossine della partita da smaltire. Le nostre due punte in ogni caso sono una garanzia, come lo sono tutti. Ma se non gioca un giocatore piuttosto che un altro non è scelta tecnica ma di natura esclusivamente legata alla gestione della condizione fisica. Non so in quale reparto interverremo, valuteremo lunedì mattina quando ci sarà più margine per capire”. E poi Marino sorprende tutti con effetti speciali: “Gori e Russo probabilmente giocheranno dall’inizio, mi sbilancio un po’”.

Un occhio attento all’Avellino: “Ha giocato contro la Spal una buona partita anche se la gara è stata molto equilibrata. Gli irpini si sono fatti trovare pronti, ottime individualità, formazione robusta”.

L’altro occhio alle dirette avversarie: “Le altre rivali che hanno vinto? Forse non siamo stati bravi a gufare. Scherzi a parte, il Verona ha perso diversi punti, ci può stare che vinca. Ma ci deve stare che noi dobbiamo pensare a noi stessi. Ecco perché dico ancora che lunedi è una partita importante, vincere significherebbe mettere pressione agli altri che giocheranno martedi. Il nostro destino dipende da noi”.

Infine il calendario in alto. “Tra la Spal e il Verona il calendario più complicato è quello del Verona perché ha trasferte come Perugia e Entella Chiavari. Ma si possono fare risultati con tutti, è dimostrato ampiamente: noi abbiamo vinto a Ferrara e pareggiato con il Cesena”.

Dopo aver ridotto a miti consigli il Cavalluccio, adesso bisogna mettere i ‘lupi’ in gabbia. Senza rivoluzioni e stravolgimenti. “Diamine, siamo il Frosinone” sembra voler dire Marino.

 

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