Bentornato Terranova, il gol vale oro – Le Pagelle (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Fiamozzi e Mazzotta solcano le fasce. Soddimo abbonato al ruolo di assist-man, la traversa gli nega il 2-0
Bentornato Terranova, il gol vale oro
Il difensore brinda il ritorno con una rete che gli mancava dal 6 maggio 2013. Maiello, tanto di… cappello!

 

Bardi: mette le mani aperte e la punta delle dita quando è stato necessario. Nel primo tempo quando legge per tempo la traiettoria di un pallone uscito da un rimpallo tra Ariaudo e Mbakogu andando ad anticipare Beretta, ad inizio del secondo tempo quando eccelle nel classico ‘attacco alla palla’ che ballava sul limite dell’area piccola e nel finale quando tocca quel tanto che basta un pallone maligno scagliato da uno dei pochi colpi di testa dell’attaccante nigeriano. La difesa non prende gol per la terza partita di fila, per lui è la seconda. Grandi passi in avanti. Voto: 6,5

 

Terranova: quel colpo di testa, la palla che si insacca imparabile è stata la sintesi anticipata di una partita eccezionale. Non faceva gol dal 6 maggio 2013. Un giocatore ritrovato per il calcio italiano. Un valore aggiunto per la difesa giallazzurra. Il ritorno dell’ex con il gol è una doppia perla che cancella quella parentesi che coincise con la retrocessione del Frosinone e il suo salto ai piani alti del calcio, anche se poi la sfortuna gli si è accanita contro. Doveva ritrovare il Frosinone per lanciare l’urlo al calcio italiano. Voto: 7,5

 

Ariaudo: capace di rendere facili anche le situazioni più complicate anche se il Carpi nella rotazione che ha spedito in campo tre attaccanti di ruolo ha fatto molta ‘ammuina’ e poca sostanza. Ma il meccanismo imperniato attorno al difensore torinese sta funzionando benissimo se è vero che il Frosinone, per niente casualmente, non subisce gol da 270′. Voto: 7

 

Krajnc: elegante e sicuro nonostante la mole non sia quella di un fenicottero. Una sola sbavatura, in avvio di gara quando sul pressing di Mbakogu affretta il rinvio e il pallone diventa un assist per Lasagna sul quale esce a valanga Bardi. Annulla con tanto di timbro chiunque abbia l’ardore di passare dalle sua parti. Voto: 7

 

Fiamozzi: cresce partita dopo partita ma contro gli emiliani accarezza la perfezione. Il baricentro del corpo in perfetto equilibrio, grande padronanza delle due fasi, freno a mano costantemente abbassato, su quella fascia è un carro armato anche perché la copertura di Terranova non lascia spazio a grandi fantasie. Bravissimo anche a catalizzare su di sé gran parte delle randellate dei biancorossi, costringe Mbakogu nel finale ad un fallo di frustrazione che lascia la squadra di Castori in 10. Voto: 7

 

Sammarco: elegantissimo, un orologio svizzero quando cerca i tempi di inserimento, un po’ di meno quando deve chiudere a rete come nel primo tempo. Ma dopo una partita del genere non gli si gli si può imputare niente perché ha ridicolizzato i dirimpettai biancorossi. Fino alla giusta sostituzione perché aveva dato di tutto e di più. Voto: 7

 

(dal 36′ st Gori): costretto a ritagliarsi in questa fase della stagione uno spazio differente nell’economia della squadra, entra con lo stesso spirito di uno che deve giocare una finalissima. E in quei 15′ si mette al servizio come frangiflutti sulla catena di sinistra dove si era piazzato il neo entrato Jelenic. Voto: 6

 

Maiello: tanto di cappello. I francesi direbbero ‘chapeau’. Con quei piedi sopraffini fa quello che vuole perché la testa è sempre concentrata. Semplicemente un piacere vederlo giocare: cambia veste a seconda delle necessità, tocca, velocizza, rallenta, taglia, cuce e mette in prova. Quella parentesi di Chiavari è alle spalle. O forse quell’esordio fu troppo affrettato. Ma niente senno di poi… Voto: 8

 

Soddimo: si diverte a mandare ai matti i giocatori del Carpi, anche se Castori gli piazza a uomo l’ottimo Mbaye. Fantastico anche quando sale alla ribalta nella fase di non possesso, trova sempre il tempo per mettersi di traverso. Vederlo dialogare con Sammarco e Maiello è uno spot per il calcio, della serie ‘la classe non è acqua’. Assist-man sul gol di Terranova, ormai è un aficionados di quel ruolo. Solo la traversa e uno scherzo della balistica gli nega il raddoppio su punizione. Poi ci riprova a pennellare un pallone per la testa di Ariaudo che fallisce di poco. Punizioni a parte, un paio si ostina a sbatterle addosso alla barriera nel secondo tempo, è sopraffino. Peeché quando decide di spargere sul prato la sua classe per gli altri è notte fonda. Voto: 7,5

 

Mazzotta: si è scrollato di dosso il Mazzotta che andava e qualche volta non andava. Questo Mazzotta è un altro giocatore. La Freccia del Sud è stato rivalutato Fraccia Rossa. E per il Carpi suonano gli allarmi ogni volta che allunga la falcata sulla corsia di sinistra. Voto: 7

 

Ciofani: lo stadio lo osanna, a lui manca solo il gol perché sul campo butta l’anima e pure qualcosa di più. E’ vero che un attaccante si misura dai gol, a lui mancano da troppo tempo. Ma il lavoro, anche sporco, che svolge, è impagabile. Voto: 6,5

 

(dal 42′ st Mokulu): il tempo per addormentare un paio di palloni e per rimediare gli applausi anche da qualche tifoso speciale in tribuna. Voto: ng

 

Dionisi: gli manca il gol ma non dà punti di riferimento ai difensori emiliani perché svaria sull’intero fronte offensivo. In avvio di gara Belec gli nega la gioia del gol, poi sul calcio d’angolo batte fuori di poco. Rimedia randellate di tutti i tipi, un fallo di Gagliolo nella ripresa avrebbe meritato direttamente il cartellino rosso. Voto: 6,5

 

(dal 46′ st Kragl): Voto: ng

 

 

Foto: copyright Mario Salati per gentile concessione dell’autore

 

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