Marino: «Attenzione ed equilibrio. Daniel? Per me è al top»

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Il tecnico smentisce l’articolo su La Sicilia, riportato anche da un foglio locale: “Mai più interviste al telefono”
Marino: “Attenzione ed equilibrio. Daniel? Per me è al top”
“Il Carpi gioca benissimo sulle ripartenze, non dovremo lasciargli spazio”

 

FROSINONE – L’abbondanza settimanale non è il solo motivo del moderato buonumore nel tecnico Pasquale Marino. Anche i risultati delle ultime due settimane e la classifica hanno il loro indiscutibile ruolo. Questo Carpi che naviga appena più sopra della metà classifica e comunque ai margini della zona playoff lo consiglia ugualmente a parlar bene della formazione emiliana: «La guardia deve essere sempre alta, a prescindere dall’avversario. E poi parliamo di una formazione temibile. Ha acquisito esperienza in serie A, ha fatto comunque un buon girone di ritorno nel campionato scorso. Ed è una squadra tra le più forti in questa stagione. Nell’arco di un anno momenti di difficoltà possono sempre esserci ma il valore degli emiliani è indiscutibile. Fuori casa sono temibili: attaccano la profondità, giocano con grande padronanza sugli esterni. Bisogna stare attenti ad attaccarli con equilibrio senza lasciare spazio alle loro ripartenze».

Organico al completo con il rientro tra i pali di Bardi dopo la squalifica. E il rientro di Matteo Ciofani dopo un paio di giorni a causa di uno stato influenzale: «Abbiamo recuperato anche Matteo Ciofani, sono tutti disponibili» dribbla Marino mentre fornisce l’ultimo bollettino.

E a chi gli chiede se si avvicina l’ora dell’esordio di Terranova, Marino risponde con il sorriso: «La formazione la faccio domani (sabato, ndr). Per me dirlo ai giocatori prima di farlo sapere alla stampa è una questione di rispetto nei confronti dei ragazzi».

Il secondo posto alla giornata numero 24 ha prodotto una media-punti di 1.83. Un +9 rispetto al Frosinone di Stellone che alla stessa giornata del campionato 2014-’15 si era fermato a 35 punti dopo il 4-0 di Bari. Una proiezione ipotetica su base attuale potrebbe portare il Frosinone ad arrivare a 77-78 punti. Marino è troppo navigato per lasciarsi avvolgere dalle spire dei numeri: «La media punti varia di campionato in campionato. Due anni fa il Frosinone andò in A con 71 punti. Bisogna capire il ritmo delle altre squadre. Una volta vinsi con il Catania con 78 punti. Dipenderà anche molto da quanto faranno gli altri. Vediamo di arrivarci noi prima a quella quota e poi vediamo che succede».

E’ sempre la media che tiene banco: «Allo stato attuale se tutte le squadre di vertice mantengono un certo ritmo, la media promozione si alzerà. Ma si deve ragionare sempre di partita in partita. E considerare i cali che nell’arco di un campionato ci sono. Per quanto ci riguarda speriamo di avere una buona continuità. Ma molto dipenderà dall’organico perché è impensabile che un gruppo ristretto di giocatori possa disputare 40 partite. E allora chi ha l’organico ampio e testato avrà un grosso vantaggio».

Per arrivare quanto prima a quei 77-78 punti che risulterebbero inattaccabili e determinanti per la salita diretta in A bisogna continuare a vincere. O quanto meno non battere il passo in casa. Contro il Carpi che tipo di partenza? ‘Rock’ o ‘lenta’? «A prescindere da come si parte, bisogna attaccare ma farlo con equilibrio. Significa che quando perdiamo palla non dovremo mai essere in inferiorità numerica ma sempre piazzati bene. E’ importante l’approccio alla partita. Ma la vera forza di una squadra si esprime nel costringere gli avversari a fare solo la fase difensiva. Se resti sui tuoi passi metti il tuo avversario nella condizione di non sprecare energie per seguirti e quindi gli dai la possibilità di ribaltare il modo di concepire la partita. Poi c’è l’attenzione. Loro possono risultare pericolosi quando avremo palla noi, paradossalmente. Perché se la perdi  sono capaci di andare subito alla verticalizzazione. Dobbiamo evitare tutto questo».

Si parla ancora del Carpi. Anzi della formazione del Carpi. O meglio, le due ipotesi. Di un Carpi più attendista o di un Carpi più a trazione anteriore: «Hanno due opzioni: Lollo alle spalle di una delle due punte, Lasagna o Mbakogu; oppure giocano i due attaccanti insieme e magari Lollo lo abbassano in mediana. E’ chiaro che i due attaccanti sono giocatori importanti e non gli devi dare mai la parità numerica. Ma è anche vero che se vengono con due attaccanti, nella fase di non possesso possono soffrire maggiormente». La classica coperta del soldato: dove copri e dove scopri.

Nei giorni scorsi su La Sicilia, poi riportata anche da un foglio locale, era apparsa una intervista di Marino. Il tecnico si rabbuia per un attimo e blocca sul nascere l’ipotesi di domanda a tal riguardo: «L’intervista su La Sicilia? Non ho detto quelle parole, ho l’articolo. L’unica cosa è che non dovrò fare più interviste al telefono».

Spunta il presunto dualismo Maiello-Gori, Marino spiega le caratteristiche tecniche dei due con un telegramma: «Uno è più regista ed organizzatore ed è Maiello. L’altro è più interditore ed è Gori».

Si continua sui singoli. E la chiusura riguarda il momento che sta vivendo Daniel Ciofani: «Daniel Ciofani si è allenato benissimo, un elemento fondamentale per questa squadra, capace di eccellere nelle due fasi. Non ci sono motivi per essere giù di morale, a Latina e con il Brescia i portieri hanno collezionato prodezze. Lui poi è veramente importante sul gruppo. E se il Frosinone è secondo vuol dire che l’entusiasmo è alle stelle». ‘Adelante’ Ciofani, allora. E se Ciofani incarna l’anima del Frosinone, ‘adelante’ Frosinone.

 

 

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