Frosinone, soffrendo si vince: 2-0 allo Spezia (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista epurato

 

 

Lo Spezia battuto 2-0, i gol nella ripresa di Dionisi e Ciofani.
I liguri reclamano per un gol-fantasma nel primo tempo
FROSINONE, SOFFRENDO SI VINCE
Pace fatta con i tifosi, i tre punti tornano dopo un mese esatto. Prestazione di sostanza e di cuore

 

FROSINONE (3-5-2): Bardi; Terranova, Ariaudo, Krajnc; Fiamozzi; Maiello, Gori, Sammarco (27′ st Frara), Mazzotta (37′ st Crivello); D. Ciofani, Dionisi (33′ st Mokulu).

A disposizione: Zappino, Russo, Pryyma, Soddimo, Besea, Volpe.

Allenatore: Marino.

SPEZIA (3-4-1-2): Chichizola; Valentini, Terzi, Ceccaroni (24′ st Fabbrini); Vignali, Pulzetti (27′ st Maggiore), Djokovic, Migliore; Piccolo; Giannetti (29′ st Nené), Granoche.

A disposizione: Valentini, Sciaudone, Signorelli, Baez, Okereke, Datkovic.

Allenatore: Di Carlo.

Arbitro: Riccardo Pinzani di Empoli; assistenti Emanuele Prenna di Molfetta e Oreste Muto di Torre Annunziata. IV Uomo Ilario Guida di Salerno.

Marcatore: 16′ st Dionisi, 44′ st Ciofani.

Note: spettatori: paganti 827 (tifosi ospiti 84); abbonati 5.015; incasso Lordo euro 13.209,36; quota abbonati euro 34.589,00; spettatori totali: 5.842; incasso totale 47.798,36; angoli: 6-5 per il Frosinone; ammoniti: 3′ st Mazzotta, 20′ st Valentini, 32′ st Ariaudo, 40′ st Gori; recuperi: 3′ pt; 5′ st.

 

 

FROSINONE – Torna la ‘premiata ditta’ Dionisi-Ciofani, torna la cattiveria del Leone, torna il Frosinone che batte 2-0 lo Spezia dopo 97′ da infarto. E i giallazzurri hanno poi inevitabilmente gufato davanti alla tv per Cesena-Benevento (4-1, sanniti ora sesti a -10 dai giallazzurri) e per Perugia-Verona (1-1, scaligeri a +1 sugli uomini di Marino e grifoni a -8 con il Cittadella). Un occhio quindi al 2° posto ed alla promozione diretta e un altro alla possibilità che la distanza dalla quarta salga a +10, cosa che significherebbe promozione anche per la terza in classifica senza ricorso ai playoff. Tornando alla sfida del Comunale, è stata una partita da infarto, appunto vietata ai deboli di cuore. Che i giallazzurri hanno vinto con gli artigli. Soffrendo, rischiando anche di andare sotto nella partita senza ritorno, perché Lo Spezia nel primo tempo ha reclamato per un gol negato a Granoche.

Ma nel calcio ci sta tutto, anche questo. Esultano i tifosi giallazzurri, esultano i giocatori. Tre punti in cassaforte e pace fatta. Prima della gara tanta commozione e un fantastico tributo di tutto lo stadio per il piccolo Genny, afflitto da una grave malattia, portato in braccio per raccogliere il saluto di tutti i tifosi.

 

QUALITA’ E QUANTITA’ A CONFRONTO – Due cambi tra i giallazzurri rispetto alla partita di Terni. Rientrano infatti Fiamozzi e D. Ciofani dal 1′ al posto di Frara e Mokulu. Davanti a Bardi c’è la difesa titolare con Ariaudo, Terranova e Krajnc, Gori nella posizione di frangiflutti libera Maiello da interno destro con Sammarco omologo a sinistra per un centrocampo che abbina qualità a quantità. Va ancora in panchina Soddimo. Fiamozzi e Mazzotta debbono interpretare il ruolo di cursori nelle rispettive zone per destinazione, per Ciofani e Dionisi il compito di aprire la retroguardia ligure.

Di Carlo si presenta con un 3-4-1-2 che si spalma su tutto il campo. Rispetto al derby vinto con l’Entella anche modifiche tattiche. Non c’è De Col (infortunato), Terzi torna al centro della difesa, Maggiore e Fabbrini vanno in panchina. Davanti a Chichizola i tre centrali sono Valentini, Terzi e Ceccaroni. I laterali sono Vignali e Migliore, in mezzo al campo Pulzetti e Djokovic, alle spalle delle punte Giannetti e Granoche agisce Piccolo, pronto ad allargarsi a destra per il 3-4-3.

 

GOL FANTASMA DELLO SPEZIA – Lo Spezia per niente intimorito dal gran tifo del Comunale gioca palla a terra sin dalle battute iniziali. Manovra fluida, un tocco e palla dentro. Granoche al 2′ imbuca per Giannetti che aveva dettato il passaggio, ottima la chiusura di Terranova a copertura di Bardi. Al 4′ Dionisi atterrato sulla trequarti, punizione di Maiello, Chichizola para in presa alta. Grande azione di Dionisi al 5′, lo Spezia chiude bene su Fiamozzi che si era allargato a destra. Ma è buona l’intensità della squadra di Marino, Gori ruba un gran pallone in ripiegamento su Piccolo, ripartenza e tocco in profondità per Sammarco che non arrischia la verticalizzazione e subisce fallo ai 20 metri.

Punizione ma la botta di Dionisi è rimpallata dalla barriera. Il primo cambio di posizione avviene tra le fila canarine con Maiello che si abbassa nella posizione di mediano metodista e Gori che sale da interno sinistro sulle piste di Pulzetti. La prima vera fiammata del Frosinone arriva al 12′. Azione in verticale di Maiello che breakka su Giannetti, veronica a metà campo, tocco laterale per Sammarco, cross che la difesa libera su piedi di Gori, gran sinistro del tecchienese e Chichizola devia in angolo con un gran balzo all’indietro. Sul corner colpo di testa d’incontro di Ariaudo, la palla schizza sui piedi di Valentini e Chichizola si accartoccia sul palo alla sua  destra. Al 16′ la partita sale di tono.

Prima è Bardi ad anticipare Giannetti dopo una disattenzione di Terranova che fa rimbalzare la sfera permettendo all’ex cagliaritano di aggirarlo, poi è Dionisi a partire pancia a terra, tocco dentro per Sammarco che vede con la coda dell’occhio Mazzotta, sinistro sporco che esce fuori di un metro dal palo opposto all’angolo di tiro. Al 18′ la difesa del Frosinone trema e l’arbitro dà una mano sostanziosa a non andare sotto. Sul cross da destra di Giannetti si appalesa il solito problema difensivo: Ariaudo respinge di testa, Granoche al volo dal limite dell’area liberissimo da marcature, palla all’incrocio e poi abbondantemente al di là della linea fatidica, ‘El Diablo’ esulta ma per Pinzani l’azione deve proseguire.

 

DIONISI SUL LEGNO – Il Frosinone nonostante il pericolo scampato soffre di qualcosa di invisibile che non permette di andare oltre il limite e di osare la giocata dalla trequarti avversaria in su. Gioca spensierato lo Spezia che ruota attorno a Pulzetti, cerca con continuità la manovra ragionata e la profondità sui due attaccanti. Al 30′ i canarini provano la manovra avvolgente da destra a sinistra, Vignali su Mazzotta si rifugia in angolo e sul corner di Maiello, Krajnc impatta bene la palla che però va di pochissimo oltre la traversa dopo l’uscita a vuoto di Chichizola.

La risposta dello Spezia provoca un sussulto dalla parte di Krajnc preso tra due fuochi, bravo Mazzotta ad anticipare Giannetti al momento del tiro con gli spezzini che gridano al rigore. Al 36′ azione tutta di prima del Frosinone, transizione tra Maiello e Fiamozzi, tocco per Sammarco che ‘telefona’ un pallone intereressante tra le mani di Chichizola. La manovra risente della posta in palio più tra le maglie gialle. Quando i canarini dispiegano le vele, come al 40′, c’è l’intoppo in area, con Sammarco frenato da Vignali, poi sull’uscita dei ‘blancos è bravo Dionisi ad infilarsi tra palla e giocatore ed è fallo. Va sulla sfera Dionisi all’altezza dei 25 metri, bomba rasoterra che Chichizola non vede ma il palo dice di no, poi sulla rasoiata di Fiamozzi salva la difesa ligure.

Al 1’ di recupero si apre la difesa giallazzurra sulla verticalizzazione di Graniche, Piccolo da sinistra incrocia, Bardi abbranca ed evita guai. Non è finita perché allo scadere un’altra occasione per la squadra di Marino: angolo di Maiello, salta Ariaudo e Chichizola abbranca in presa plastica sulla linea bianca.

 

DIONISI-GOL, IL COMUNALE ESPLODE – Due minuti di studio, al 3′ un bel pallone di Ciofani per Dionisi ma riparte lo Spezia e Mazzotta è il primo ad entrare nel tabellino degli ammoniti per fallo a metà campo su Piccolo. La partita si scalda per un fallo su Dionisi davanti alla panchina dello Spezia, Di Carlo e Giannetti fanno da pacieri. Azioni di alleggerimento da una parte e dall’altra. Nessuno prende il sopravvento e mentre sale alto l’urlo della Nord, Granoche al 9′ viene contrastato al momento del tiro da Krajnc in area. La partita è maschia ma leale. Lo Spezia non molla un centimetro in prospettiva playoff, il Frosinone mette da parte stranamente la manovra corale e si affida alla palla lunga facile preda dei centrali perché Dionisi e Ciofani giocano senza assistenza sulla seconda palla.

Quando la sfera torna invece a girare, Fiamozzi si infila a destra, Sammarco cerca la finezza, il pallone esce per Maiello che sparacchia in curva con piede incerto. Al 16′ il Frosinone passa grazie al tandem Ciofani-Dionisi. L’abruzzese serve il compagno di reparto al limite, Federico supera uno, due e tre avversari e poi batte imparabilmente Chichizola. Il Comunale esplode in un urlo liberatorio, per Dionisi la rete numero 16 di cattiveria, di tigna. C’è spazio per una palla-gol, punizione al 22′ di Maiello, pallone sul secondo palo ma il colpo di testa a schiacciare di Terranova scavalca la traversa.

Lo Spezia spinge in forza massima, al 25′ per poco Bardi non schiude la porta al neo entrato Fabbrini, dopo un pallone attaccato male dal portiere su Granoche. Nel Frosinone entra Frara per Sammarco al 27′, Maggiore rileva Pulzetti. Liguri rimodellati con il 4-3-3: Migliore e Vignali scendono in terzineria, Terzi e Valentini al centro della difesa; Maggiore fa il play, Djokovic e Piccolo interni, Granoche, Nené e Fabbrini nel tridente. Marino fa respirare Dionisi, al 33′ dentro Mokulu. Schermaglie tattiche. Dentro anche Crivello per Mazzotta colpito da crampi. Tutti allineati per un finale al cardiopalmo.

Da azione di calcio per lo Spezia, Ciofani libera, riparte Gori in slalom, Vignali lo falcia e per poco non scatta l’ora della rissa, giallo per lo spezzino. Zappino e Granoche entrano in contatto verbale sotto la tribuna e l’ambientino è surriscaldato. E a 1′ dal 90′ il Frosinone raddoppia: angolo di Maiello, Frara allunga di testa, Ciofani si catapulta sul pallone e infila il 2-0 a porta spalancata. I 5′ di recupero sono passerella. Il Frosinone torna alla vittoria dopo un mese esatto dal successo di Ferrara. Game over per lo Spezia, il Frosinone ci deve credere come intona la Curva Nord.

 

 

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