Marino replica a Goretti. “Lui piange, cosa abbiamo rubato?”

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Polemica a distanza, il ds degli umbri a Sky avanza dubbi sull’operato dell’arbitro. Bucchi stempera
Marino replica a Goretti. “Lui piange, cosa abbiamo rubato?”
Il tecnico canarino: Abbiamo pagato il caldo, pari ottimo. Ma dobbiamo essere più cinici”

 

PERUGIA – Come si dice: la classe non è acqua. E ancora una volta nella pancia del ‘Curi’ l’unico ad andare fuori dal coro è il ds dei grifoni Goretti. Uno che quando vede il Frosinone ha come un sussulto. Goretti Anzi, un marcato senso di inferiorità. Chi ha memoria ricorda le polemiche innescate contro il Frosinone e contro il dg Salvini nella stagione di Lega Pro culminata poi con la promozione di entrambe. “E’ stata una partita bellissima – irrompe il ds del Perugia davanti alle telecamere di Sky – contro una grandissima squadra come il Frosinone“. Fin qui l’assaggio è soft. Poi passa all’attacco, lui che da calciatore la porta avversaria l’avrà vista sì e no in allenamento: “Io non ho mai protestato ma visto che abbiamo 10mila spettatori meritiamo rispetto: oggi è la partita numero 56 senza rigori al Perugia. L’arbitro ha comminato una serie di ammonizioni a senso unico, non ci ha concesso un gol regolare e poi non ha ammonito per la seconda volta Matteo Ciofani che in quella occasione sarebbe stato espulso“. Dichiarazioni che potrebbero anche portare al deferimento di Goretti che ha espresso dubbi sull’operato della direzione arbitrale. A cercare di rimettere insieme i cocci ci prova il tecnico dei grifoni, Bucchi: “Dobbiamo stemperare gli animi – dice sorridendo e quasi smentendo il suo ds -. Sono comunque soddisfatto anche se rammaricato più questa sera che a Ferrara. Il Frosinone è davvero forte“.

Ma andiamo avanti. Pasquale Marino si presenta prima di microfoni di Skye e poi in sala stampa. E’ soddisfatto perché riportare un pari da una boglia è sempre un grande risultato. “Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, create anche diverse occasioni che dovevamo avere il cinismo di chiudere. Nella ripresa poi abbiamo avuto una flessione anche perché molti dei giocatori impiegati non avevano i 90′ nelle gambe. Ad esempio quelli di Kragl e di Krajnc sono stati dei cambi forzati. Poi ho tolto Mokulu che era nervoso e già ammonito”.

Marino si prende il pari che a fronte delle vittorie di Verona e Spal muove comunque la classifica e permette di tenere la vetta: “Abbiamo concesso poco al Perugia – prosegue il tecnico giallazzurro -, i grifoni sono stati pericolosi solo sulle palle inattive. E poi non possiamo vincere sempre, è un punto importante, non da buttare via. Il ‘Curi’ è sempre campo difficile”. Poi replica a distanza alle parole del ds perugino Goretti: “Dovevamo chiuderla, lo ripeto. Al di là delle parole di Goretti per il quale chissà cosa abbiamo rubato. Rivediamo la partita e ci rendiamo conto bene come è andata”. Se il pari lo incassa con soddisfazione non evito di fare sottolineature: “La nostra squadra deve ancora migliorare. Bisogna arrivare con più uomini nell’area di rigore avversaria, negli ultimi metri. E invece abbiamo avuto un calo”.

All’andata fu la prima sconfitta casalinga. Un altro Perugia ma soprattutto un altro Frosinone: “La partita di andata ci ha fatto riflettere e capire come approcciarci alla B: ci ha dato la sveglia. Ma relativamente alla partita di questa sera c’è stata una grande crescita sotto il profilo mentale perché su azione abbiamo concesso poco”. Infine un passaggio sul gol annullato a Volta: “Sinceramente non posso giudicare” chiude Marino. Stavolta Goretti ha fatto arrabbiare lui. Tre anni fa toccò a Salvini. E portò bene…

 

 

 

Foto: copyright Frosinone calcio per gentile concessione

 

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