Lega Serie B, una questione di… Stirpe (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

A Milano confermato Andrea Abodi al vertici della serie cadetta
Maurizio Stirpe rieletto nel Consiglio di Lega
Ulteriore riconoscimento per il massimo dirigente giallazzurro che è stato anche Consigliere federale

 

Conferma ai vertici del calcio di serie B per il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe. Oggi è stato rieletto infatti nel Consiglio della Lega di serie B che ha confermato alla presidenza Andrea Abodi. Stirpe lo scorso 27 luglio era entrato nel Consiglio della serie Cadetta.

Ieri, nella sede di Milano – come riporta il sito internet della Lega di serie B – l’Assemblea, ha anche provveduto alla conferma del vicepresidente Andrea Corradino (Spezia) e dei consiglieri Carlo Accornero (Novara), Andrea Cardinaletti (Ascoli), Marco Mezzaroma (Salernitana), Maurizio Setti (Hellas Verona) e appunto, Maurizio Stirpe (Frosinone).  Continuità anche per il Collegio dei revisori con la presidenza che resta in carico a Ezio Maria Simonelli, con Alessandro Grassetto e Marco Mugnai componenti effettivi.

Il massimo dirigente giallazzurro, attuale vice presidente di Confindustria, è stato già nel passato consigliere di Lega di serie C dal 2002 al 2006, di serie B e serie A oltre ad essere stato nel Consiglio federale per la serie B sotto la presidenza di Abete. Dal 2009 al 2010 ha partecipato alla fondazione della lega di serie B. Suoi alcuni eccellenti interventi sui grandi temi del calcio italiano. Questo incarico è un ulteriore riconoscimento al lavoro di Stirpe che, nel mondo del calcio da oltre 14 anni, ha portato il Frosinone dall’anonimato dei campionati di serie C2 alla serie A e in questa stagione è ai vertici del campionato di B.

Sotto il profilo più prettamente politico l’elezione di Abodi lo lancia verso una possibile candidatura alla Figc, alternativa a Tavecchio. Il presidente confermato chiedeva almeno 16 voti per avere la possibilità di sfruttare questa chance. Tutte le società erano presenti e l’elezione alla presidenza è avvenuta alla prima votazione con quorum dei 2/3 degli aventi diritto.

«Non mi sono mai sentito il Presidente di una corporazione o di un sindacato, ma il presidente di un’associazione alla ricerca del dialogo, della concertazione e del confronto – ha detto Abodi -. Il nostro è un sistema che deve consolidarsi e crescere e questo lo si fa attraverso una progettualità comune. Da noi chi non è d’accordo viene tenuto in considerazione alla stessa maniera di quelli che sono a favore. Non ci sono, perché sarebbe dannoso nei confronti del sistema e costituirebbe un freno alla nostra  attività, maggioranze e minoranze».

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