Marino gioca d’azzardo: “«Subìto un furto”»

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Giovanni Lanzi

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

FROSINONE – Marino cerca di mascherare la delusione della sconfitta attaccando più della sua squadra. Bravo a spingere su altri tasti che non  sono tanto quelli delle disattenzioni sui gol dei granata.

«“Penso che la settimana abbiamo scorsa a La Spezia avevamo meritato un punto, oggi ne meritavamo tre se guardiamo la partita. Abbiamo subito un furto – – dice senza mezzi termini il tecnico canarino -. Meritavamo di vincere. Nel secondo tempo alla prima occasione hanno fatto gol ed è stata anche una prodezza del singolo, di Coda. E’’ vero, il terzo gol è un errore nostro. Ma prima del 3-1 e del 2-1 li abbiamo messi nella loro metà campo, sfiorando più volta il pareggio. Risultato bugiardo»”.

 

C’è il tema dei cambi forzati che possono aver inciso. In che maniera? Marino difende la squadra e motiva le scelte.

“«Spesso quando si analizzano partite del genere si dice che la squadra è giù di corda ma poi bisogna anche tenere in considerazione che sono arrivati  infortuni a catena durante la partita. Ad esempio dopo l’’infortunio di Cocco non potevo mettere Volpe e caricarlo di responsabilità. Abbiamo dovuto cambiare assetto tattico più volte anche per gli infortuni, anche perché avevamo un assetto offensivo in partenza. Qualche attenuante credo che ce l’’abbiamo. Dite che siamo condannati a fare 20 palle-gol a partita e a vincere sempre. Ma se analizziamo la gara vediamo che l’’avversario non ci ha affatto surclassato”».

 

L’’atteggiamento tattico iniziale del Frosinone – smaccatamente offensivo visto che in mediana c’’era anche un centrocampista offensivo come Kragl che si sommava a Paganini, Soddimo e Dionisi – quanto ha condizionato l’andamento della gara?

«“Col senno del poi abbiamo tutti ragione ma non ho visto frenesia in campo anche se qualche disattenzione c’’è stata. Ma non siamo mai andati in difficoltà dal punto di vista tattico. E soprattutto non possiamo attenderci sempre la perfezione. Anche quando siamo stati costretti a cambiare sistema di gioco, una squadra spregiudicata io non l’’ho vista. Le sostituzioni le avevamo fatte eppure eravamo sull’’1-1 dopo aver preso l’’1-0 con la difesa schierata, abbiamo recuperato e stavamo giocando solo noi. Sbagliando un gol con Paganini a porta vuota. Mi sembra che non abbiamo perso la partita con l’’assetto iniziale offensivo. Abbiamo perso quando avevamo in campo un solo attaccante di ruolo”. Verissimo ma il Frosinone che prende il 2-1 di Coda con un solo difensore in area di rigore nella zona dell’’attaccaante espone il fianco ad una domanda: dove era il resto della squadra? Anche perché la Salernitana ha fatto tre tiri e tre gol, più o meno…: “Non mi soffermo sulle singole reti avversarie. Ci sono stati episodi che la Salernitana ha capitalizzato. Noi non siamo stati bravi invece a realizzare ad un metro dalla porta. Io sono convinto che la squadra abbia reagito bene nell’’arco dei 90’’ nonostante la sconfitta, sono contento perché abbiamo dato tutto. Ed accettiamo il responso del campo”.

 

Gli infortuni di Paganini e Cocco: “Paganini ha avuto una distorsione al ginocchio, Cocco uno stiramento. Saranno gli esami strumentali a dirci cosa avranno avuto”.

A Trapani con tre assenti sicuri, oltre a Bardi e Crivello da valutare.

«“Non ci dobbiamo preoccupare, abbiamo i sostituti che daranno il massimo. Anche se un allenatore vorrebbe sempre l’organico al completo»”.

 

Occasione persa visti i risultati delle altre? “

«I risultati di questo turno fanno capire quando è complicato questo campionato. Dobbiamo analizzare le cose anche in questa maniera. Le difficoltà non le abbiamo avute solo noi, le ha avute anche il Verona che doveva, a detta di tutti, ammazzare il campionato. Chiaramente quando si perde si commettono degli errori ma bisogna rialzarsi e guardare avanti”.

 

Ai microfoni dei cronisti si presenta per i giocatori giallazzurri Matteo Ciofani. Nel finale il suo destro a due passi da Terracciano ha dato l’illusione del pareggio a porta praticamente spalancata. Probabilmente avrebbe pagato per avere in quel frangente mira e piede del fratello Daniel costretto a sedere in panchina per la squalifica rimediata dopo La Spezia. La sua disamina è serena. Ma probabilmente riesce a celare il disappunto per l’’ennesima occasione gettata alle ortiche. Perché su sei punti alla portata nelle ultime 2 gare interne la squadra di Marino ha messo dentro la miseria di un pareggio che si somma a quello di La Spezia.

“Ci sono stati due infortuni praticamente subito -– dice Matteo Ciofani – abbiamo cambiato assetto più volte durante l’arco della gara, provando a raddrizzare la partita dopo il loro secondo vantaggio. Ma quando abbiamo provato a reagire loro hanno realizzato il 3-1 e la partita praticamente è terminata là”».

 

Ammette che l’’avversario ha messo in difficoltà il Frosinone, al di là del finale.

“Sì, abbiamo rischiato in questa partita. La Salernitana d’’altronde è una squadra forte, la conoscevamo bene. Se volete una sintesi: partita nata male e finita male. Ma non si può dire che non abbiamo provato a giocarla fino alla fine. Abbiamo preso una traversa, un palo, una disattenzione ci è stata fatale”.

 

Vorrebbe chiuderla lì ma ci sono le domande dei cronisti. Che chiedono i motivi di questo tonfo.

«“Hanno pesato anche le squalifiche, senza dubbio. Ma durante la partita ci siamo visti provare di pedine importanti per infortunio ed anche quelle hanno inciso negativamente. Ma noi andiamo avanti, visti anche i risultati che lascia tutto quasi invariato anche se da dietro ci hanno agganciato (Spal e Benevento, ndr) ed altre si sono avvicinate. Voltiamo pagina”».

 

Infine c’è il famoso bicchiere mezzo pieno ad essere servito: “C’è rammarico, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. La testa subito al Trapani”. Senza Paganini, Soddimo e Cocco (con Bardi e Crivello osservati speciali fino a giovedi, ndr), con i rientri di Gori e Daniel Ciofani ma soprattutto con la necessità di tornare a fare il pieno nel serbatoio.

 

Foto: copyright Mario Salati Photographer, per gentile concessione dell’autore

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