Le Pagelle * Si salva solo Bardi. E Brighenti perché… era uscito

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Il neo acquisto Maiello punito oltremisura con il rosso ma il giallo 2′ prima aveva indispettito Pinzani
Si salva solo Bardi. E Brighenti perché… era uscito
La difesa egregia fino al doppio harakiri nel recupero. Dionisi, nona perla ma anche un errore e un’ammonizione pesantissima

 

Bardi: prende due gol senza colpe evidenti nel recupero. Dopo che si era districato abbastanza bene anche grazie ai legni (1′ e… mezzo di Tremolada, sul primo c’è anche il suo tocco infatti) ed agli errori degli avanti della formazione ligure. Anche se i fondamentali dicono che le traiettorie all’altezza dell’area piccola debbono essere tutte dei portieri. E’ stato tratto in inganno dalla difesa schierata. La sufficienza c’è per quello che aveva fatto fino al 91′ anche di ordinaria amministrazione. Voto: 6

 

Brighenti: la spalla continua a dare problemi, stavolta Marino ha deciso che sarebbe stato meglio non fargli stringere i denti e così lascia il campo al 38′ del primo tempo e fino a quel momento aveva fatto il suo, giganteggiando sui pochi palloni circolanti nell’area davanti a Bardi. Voto: 6

 

(dal 38’ pt Pryyma): sarebbe ingeneroso puntualizzare che la rete del 2-1 è scaturita da un contrasto aereo perso con Troiano al limite. E che in quella dell’1-1 il pallone di Tremolada ha scavalcato tutti e quindi anche lui, rimasto alle spalle sul terzo tempo del ligure. Ma purtroppo è tutto vero: la sconfitta è figlia di quella maledetta palla, poi infilata da Caputo in gol dopo il tocco del centrocampista. L’ucraino ha giocato una partita senza sbavature fino a… quella unica sbavatura, decisiva. L’Entella aveva cozzato per 91′ contro un muro. Che alla fine ha ceduto di schianto. Non è un momento fortunato per il ragazzo. Voto: 5

 

Ariaduo: comanda il reparto in maniera positiva fino alla doppia topica finale. Comanda il reparto anche con una discreta autorità. Prendendo qualche rischio ma è normale. Mettendo l’Entella nella condizione di provare quasi sempre soluzioni da fuori area. E’ chiaro che con la squadra ridotta in 10 è stato costretto ad un lavoro massacrante, fatto di chiusure preventive e anticipi. Tutto bene. O quasi. Ed è quel ‘quasi’ che è costato carissimo. Ma se il Frosinone prende 5 degli ultimi 6 gol incassati – tra quello di Lucioni con il Benevento e poi Vercelli e Chiavari – bucato costantemente in mezzo, forse c’è da rivedere qualcosa nei meccanismi. A tre, a quattro o a cinque bisogna lavorare duro. E non sperare che al posto tuo ci sia sempre un compagno. Voto: 5,5

 

Krajnc: si potrebbe fare il classico ‘copia e incolla’ dal giudizio dei compagni di reparto. Ma non è così. Gestisce l’esordio nel migliore dei modi. Elegante negli interventi. Puntuale. Attento. L’Entella da dentro l’area non la struscia praticamente mai. Fino a quando non si aprono due varchi al centro, nelle uniche due occasioni in cui i giallazzurri si erano schiacciati addosso a Bardi. L’ex doriano sul pareggio perde la marcatura ma era in allegra compagnia per effetto domino. Voto: 5,5

 

Ciofani: gioca titolare e nemmeno troppo a sorpresa sia perché Marino lo considera tatticamente diligente e sia perché evidentemente il neo acquisto Fiamozzi, potenziale titolare in prospettiva tra i cinque di centrocampo, deve prendere il ritmo e l’intensità giuste. Matteo non spinge mai dalla sua posizione di esterno alto a destra ma quella mancanza di spinta è stata indubbiamente forzata dopo il 40′ vista l’espulsione di Maiello. Costantemente preso dalla progressione di Baraje ma con un occhio attento anche a Palermo. Se la cava bene, anzi benino. Marino nel secondo tempo lo fa abbassare a turno con il suo omologo di sinistra. Sul 2-1 fa invece male perché su quel buco al centro non chiude nemmeno lui. Voto: 5,5

 

Sammarco: Tremolada fa il comodo suo per tutta la partita, libero da qualsiasi affronto da parte di un avversario in maglia gialla. Ma a parziale scusante del metronomo comasco c’è da dire che si è visto costretto a snaturare il suo compito a causa dell’espulsione di Maiello. La mediana ha sofferto maledettamente l’assenza di un cagnaccio come Gori eppure aveva retto l’onda d’urto dei liguri. Costruendo poco, anzi quasi niente. Fino al doppio pastrocchio finale.  Voto: 5,5

 

Maiello: il giudizio e il voto non sono condizionati dall’espulsione. Il rosso non c’era (rischia già due giornate), nella misura in cui c’era invece il giallo comminato al neo giallazzurro qualche minuto prima. L’arbitro, sbagliando nella seconda occasione, era stato irretito dalla prima ed ha punito oltremisura il giocatore nell’immediato e il Frosinone alla lunga. Ecco, quelle situazioni fanno parte della famosa gestione della partita. Fino all’espulsione non aveva dato il meglio, però. Perché inevitabilmente costretto a pagare dazio alla voce ‘ritmo partita’. Anche se alcune giocate di prima intenzione hanno fatto intravedere la stoffa del giocatore. Da razionalizzare, da centellinare. Voto: 5

 

Mazzotta: qualcosa di molto interessante in parità numerica, quando mette in difficoltà Moscati e Iacoponi. Poi tira l’’ancora pure lui, arretrando il baricentro per causa di forza maggiore ma senza mai prendere grandi rischi se non su qualche invenzione di Tremolada che agiva senza marcatura fissa. L’ingresso di Ammari ha cominciato a creargli qualche problema ma non più di tanto. Voto: 6

 

Soddimo: sua l’invenzione del vantaggio, clone perfetto del gol-partita al Benevento. Poi inevitabilmente si vede ‘anchilosato’ nelle sue caratteristiche perché con la squadra in 10 deve fare un lavoro sporco che non gli si addice. Cerca soluzioni rapide, mordi e fuggi, come nel secondo tempo quando rompe l’assedio dell’Entella ma non trova assistenza e varco giusto. Il problema è che il 3-5-2 per lui è già una forzatura perché ha bisogno di coperture per il suo tipo di gioco, figuriamoci quando viene e mancare una pedina in mezzo al campo e lui non ha più una sostegno. Voto: 5,5

 

(dal 25′ st Frara): entra per dare esperienza e quantità nel traffico fino al limite dell’area giallazzurra. E’ il suo lavoro, là in mezzo al campo, che svolge anche con pulizia e attenzione. Diverso quando deve farsi sentire nell’area di rigore. Sul gol del pari quando si vede perso alza la mano nel tentativo di indurre l’assistente a sventolare un fuorigioco che non si percepito dalla tribuna. Voto: 5,5

 

Dionisi: un gran gol, il nono della stagione. Un gol che lui manda in replica con Soddimo. Poi tanto cuore. Tanto lavoro di cucitura. Tante sportellate. Un’ammonizione che avrebbe potuto risparmiarsi e che lo tira fuori dalla contesa con il Brescia. E un paio di palle che avrebbero potuto mettere sotto ghiaccio la partita. Sulla prima Iacobucci respinge alla meno peggio, sulla seconda a 15′ dalla fine l’ex portiere scuola-Parma compie il miracolo. Dionisi entra suo malgrado anche nell’azione del pareggio dell’Entella ma si fa rubare il tempo. Peccato. Voto: 6

 

Ciofani: braccato costantemente. Non riesce ad esplodere nemmeno un colpo. Viene depotenziato dai cerberi della difesa ligure ma anche dalla mancanza di rifornimenti. Voto: 5,5

 

Mokulu: i suoi primi 10′ con il Frosinone non sono stati fortunati. Lascia la linea della palla e commette un fallo mentre rincorre alle spalle Tremolada in mezzo al campo al 91′, da là nasce la punizione del pareggio. Come se non bastasse sulla traiettoria si fa scavalcare nella posizione di primo difensore. Atteso da prestazioni migliori e forse anche da qualcosa di più di 10’. Voto: ng

 

Leggi qui la cronaca della partita Frosinone dalla vetta al terzo posto in 3 minuti

 

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