La Pro Vercelli vince 2-0, sfuma il titolo d’’inverno (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

La Pro Vercelli vince 2-0, sfuma il titolo d’’inverno. Canarini svogliati, regalato un tempo
Frosinone ‘annebbiato’ dall’’ex La Mantia
Una rete per tempo chiude i giochi. Paura per Dionisi, problemi alla vista dopo un contrasto

 

PRO VERCELLI (3-5-2): Provedel; Legati, Bani, Luperto; Berra, Emmanuello (32’ st Germano), Palazzi, Altobelli (15’ st Ardizzone), Mammarella; Morra, La Mantia (91’ st Baldini).

A disposizione: Zaccagno, Budel, Egualfi, Konate, Castellano, Goury.

Allenatore: Longo.

FROSINONE (3-5-2): Bardi; M. Ciofani, Brighenti, Pryyma; Soddimo; Gori, Sammarco, Kragl (37’ st Csurko), Mazzotta (32’ st Crivello); Dionisi (23’ st Cocco), D. Ciofani.

A disposizione: Zappino, Belvisi, Russo, Frara, Gucher, Volpe.

Allenatore: Marino.

Arbitro: Marco Serra di Torino; assistenti Giuseppe Borzomì di Lecco e Alfonso D’Apice di La Spezia; quarto uomo Francesco Paolo Saia di Palermo.

Marcatore: 14’ pt e 19’ st La Mantia.

Note: spettatori: 3.000 circa di cui un centinaio da Frosinone; angoli: 6-1 per il Frosinone; ammoniti: al 23′ pt Kragl, 26′ pt Emmanuello, 33′ pt Palazzi, 42′ st Cocco, 44′ st Mammarella, 48′ st Pryyma; espulso: al 49’’ st Crivello; recuperi: 0’ pt; 5’ st.

VERCELLI – Cade, perde e si fa anche male. Scende la nebbia sul Frosinone che gioca la peggiore gara della stagione. Tutto nella serata in cui probabilmente c’’era da attendersi ben altro. Ad esempio: il 2016 che si chiudeva. Il titolo di campione d’’inverno a portata di vittoria. I 17 punti di differenza in classifica. La qualità sparsa sul piatto. Niente di tutto questo è servito. Il Frosinone perde 2-0 a Vercelli contro una squadra falcidiata dalle assenze, colpito due volte dall’ex La Mantia.

E così torna dalla trasferta piemontese dopo aver regalato almeno 40’’ ad una squadra volenterosa, affamata e cattiva quel tanto che è servito ad aver ragione di un avversario apparso per lunghi tratti scollegato dal resto della partita. Salvo poi rinsavire quando la coperta è passata dal 3-5-2 al 4-4-2. Beninteso, niente di che. Solo fuoco di paglia e pure un pizzico di jella. Il 3-5-2 di Longo alla fine ha avuto la meglio sul 3-5-2 di Marino che, ponendosi a specchio, pensava di imbrigliare i bianchi di casa. Al giro di boa, il Benevento torna sotto a -2 dal Frosinone, a pari punti con la Spal.

 

AI NASTRI DI PARTENZA – I piemontesi contano quasi più assenti che disponibili. Lista sostanziosa che comprende Mussmann, Sprocati, Ebagua, Budel, Castiglia, Mustacchio (ultimi due squalificati) e Malonga. Poche alternative soprattutto in attacco. E così davanti al portiere Provedel, scuola-Chievo, ci sono il rientrante Legati con Bani e Luperto, scuola-Napoli. Difesa a tre, anzi a cinque. In mezzo al campo l’ex Altobelli al fianco di Palazzi ed Emmanuello, con Mammarella e Berra esterni ma di fatto terzini spostati a centrocampo. Il baby Morra – gol a grappoli nella Primavera del Torino del suo ‘vate’ di ieri e di oggi – alle spalle del’’altro ex di serata, La Mantia.

Nel Frosinone assenti l’infortunato di lungo corso Paganini e lo squalificato Ariaudo al centro della difesa, Marino parte con un 3-5-2 che diventa anche 3-4-1-2 salvo poi cambiare e cambiare ancora. La strana coppia Mazzotta-Soddimo si piazza alta, il primo a sinistra e il secondo a destra. Brighenti va a comandare la difesa al fianco di Pryyma e Matteo Ciofani davanti a Bardi. In mezzo al campo Gori e Sammarco continuano a tenere la maglia titolare, la posizione Kragl è ibrida: parte interno ma va a giostrare anche da trequartista. In attacco non ci sono rivali in partenza per Dionisi e Daniel Ciofani. Una girandola di posizioni che nel primo tempo farà girare la testa anche ai giocatori in maglia gialla e nel secondo idem.

 

IL GOL DELL’’EX – Il Frosinone pare ben disposto in campo e subito propositivo. Al 3’’ Dionisi riceve palla sul vertice sinistro dell’area grande dei piemontesi, viene atterrato, punizione a giro di Soddimo ma Provedel blocca sicuro. Spinge sul proprio fronte destro d’attacco l’undici di Marino e su un’altra punizione battuta da Soddimo la difesa dei ‘bianchi’ si salva in angolo. Va Soddimo dalla bandierina, Provedel non si intende con i difensori ma la palla si spegne sull’esterno della rete. Le idee giallazzurre si esauriscono all’improvviso. Un attimo dopo è Bardi un po’ incerto sul lancio di Palazzi, la difesa canarina salva.

Pro Vercelli intraprendente con Morra all’8’’, scambio veloce con Altobelli e destro che Bardi para in tuffo al centro della porta. Al 10′ Dionisi e Daniel Ciofani non riescono a dialogare, è ancora Dionisi che serve nello spazio il gemello del gol ma il sinistro è strozzato ed è facile preda di Provedel. Il Frosinone giochicchia, la Pro ringhia. E al 14’’ passa: Soddimo scavalcato dal movimento di Mammarella, palla larga di prima intenzione ad incrociare sulla corsa di La Mantia che elude la marcatura di Pryyma, Mazzotta non stringe e così l’attaccante di destro infila Bardi sul palo opposto all’angolo di tiro.

Per la cronaca la Mantia ogni volta che vede il Frosinone fa gol: accadde anche il 26 gennaio 2014 in un famigerato Barletta-Frosinone 2-1 risolto proprio dall’’ariete di Monterotondo. Frosinone ancora nel pallone, al 19’’ Mazzotta prima concede una ripartenza a La Mantia e poi è bravo a lasciarlo scivolare sull’esterno prima di chiudere e ripartire. Al 20’’ ancora la squadra di casa protagonista, il Frosinone assiste: Palazzi serve un bel pallone nell’area, Bardi incerto ma Morra per fortuna non chiude.

 

NON C’’E’’ REAZIONE – Stenta a prendere il controllo delle operazioni la squadra di Marino che si lascia prendere anche dal nervosismo. A farne le spese è Kragl, ammonito per un fallo su Altobelli a metà campo (diffidato, prolungherà  lo stop fino alla fine di gennaio). Scintille sempre pronte a diventare fiamme tra Legati e Dionisi ma il Frosinone al di là di qualche timido tentativo di salire nella metà campo avversaria sospinto dallo stesso indomito Dionisi trova difficoltà ad imbastire due passaggi di fila. Tornando inspiegabilmente a giocare come nelle scorse stagioni, palla lunga e pedalare nella speranza di una sponda da parte di Daniel Ciofani.

Al 28’’ una dormita in area canarina che rischia di essere fatale, La Mantia non ci pensa due volte sulla respinta di Brighenti che gli ballonzola tra i piedi, il destro si spegne largo. Due flash giallazzurri tra il 32’’ e il 33’’ nel buio totale portano la firma entrambe le volte di Kragl: il tedesco prima su punizione (fallo sul solito Dionisi) da 40 metri impegna Provedel, poi va a raccogliere di testa un cross di Mazzotta dopo il rinvio corto di Berra, pallonetto che Provedel blocca in due tempi.

 

OCCASIONI FINALI – La Pro fa il suo. Ordinata. E pure pungente. Come a 6’ dalla fine del primo tempo. Palla ancora da Mammarella (Soddimo non pervenuto a destra fino a quel momento), cross per il colpo di testa di Morra, palla che si spegne ad un  metro dal palo alla sinistra di Bardi impietrito. I centrali difesa: vado, vai tu, non va nessuno.

A 5’’ dalla fine del primo tempo il Frosinone torna al primo amore, il 4-4-2. Con Soddimo che passa a sinistra, Kragl a destra, Mazzotta e Matteo Ciofani sulle corsie basse per chiudere la porta sugli spifferi che rischiano di diventare bufera. E il Frosinone forse nemmeno casualmente va vicino al pareggio. Tutto parte da un’’azione caparbia di Gori in mezzo al campo, Soddimo a sinistra si beve Berra, palla in mezzo che Dionisi non chiude, ci arriva Kragl ma Mammarella, ancora lui, devia in angolo sul tiro a botta sicura. Sul calcio d’’angolo Provedel in due tempi respinge ma nel traffico gli attaccanti canarini non si fanno valere.

 

FROSINONE DIVERSO – Al 2’’ il Frosinone reclama un rigore sulla punizione a giro di Kragl da destra ma il fallo di La Mantia sull’inserimento di Sammarco arriva qualche centimetro prima della linea bianca. Sulla botta del tedesco si salva la barriera con un tocco dell’ultimo uomo posizionato sulla sinistra della barriera. E’’ un Frosinone diverso del primo tempo: al 6’’ bella azione manovrata che parte da Mazzotta, prosegue per Soddimo, si accentra per Gori, Provedel devia in angolo con un balzo prodigioso. Ancora Frosinone all’’8’ dopo un rischio corso su azione di calcio d’angolo nell’area davanti a Bardi ma Dionisi sul capovolgimento eccede nel dribbling e la retroguardia di casa si salva. Al 10’’ sventagliata da sinistra a destra di Soddimo per Kragl, bel movimento del tedesco a rientrare, palla dentro, velo di Daniel Ciofani, Dionisi non arriva in allungo.

 

GAME OVER, PAURA DIONISI – Sembra un assedio del Frosinone che però non trova il varco giusto. La Pro Vercelli pare arroccatissima e in difficoltà ma al 16’’ prova a pungere ed è ancora La Mantia a sfiorare il 2-0 in contropiede, Bardi para in due tempi con Morra liberissimo al centro dell’area. Al 18’’ un fallo di mano di Matteo Ciofani al limite dell’area, sulla sinistra del fronte offensivo dei padroni di casa, permette all’inesauribile Mammarella di servire ancora a La Mantia il pallone del 2-0: basta spingere senza pressione alcuna, Pryyma è fermo, Bardi è battuto e il Frosinone adesso è alle corde. Nel frattempo esce Dionisi che lamenta problemi alla vista dopo uno scontro di gioco ed è costretto ad uscire in barella. Subito trasportato in ospedale.

Al suo posto entra Cocco. Ma la testa dei giocatori del Frosinone pare davvero altrove, in questo frangente più che mai dopo l’’uscita del compagno di squadra. Nel finale spazio anche a Crivello per Mazzotta e Csurko per Kragl che si becca con i tifosi della tribuna sotto lo sguardo del quarto uomo. A 3’’ dalla fine Cocco su punizione impegna Provedel, i canarini a testa bassa con l’’ultimo modulo della serata, il 4-2-4, ma i titoli di coda erano già passati anche quando Cocco prova una mezza girata che Provedel abbranca. Al 94’’ rosso per Crivello ed è troppo anche nel disastro totale.

 

MERCATO – Il mese di gennaio e la sessione invernale di mercato porteranno qualcosa di nuovo nell’organico canarino. I nomi fatti su questo spazio (leggi qui i precedenti) nei giorni scorsi, vale a dire il centrocampista Maiello (di proprietà del Napoli, in prestito all’Empoli), il laterale destro Sampirisi (ex Vicenza, ora al Crotone) e l’’attaccante Mokulu (dell’Avellino) sono sempre obiettivi sensibili. Ai quali vanno ad aggiungersi anche i nomi del laterale sinistro Faraoni (dell’Udinese) e di Fabbrini (riportato dalla Gazzetta), ex enfant prodige dell’’Empoli, oggi fuori rosa al Birmingham.

Fabbrini è un attaccante orbita Udinese che nelle ultime tre stagioni ha cambiato ben otto destinazioni. Al capitolo uscite Gucher sempre più vicino alla sua naturale destinazione, cioè l’’Avellino, dove potrebbe seguirlo anche Crivello. In uscita anche Bertoncini che attualmente è fuori rosa. Se dovesse arrivare Mokulu dall’Avellino, spazi ridotti per Cocco sul quale potrebbe manifestarsi l’’interesse (in prestito) di alcuni club di serie B.

Leggi qui le Pagelle di G.Lanzi su Pro Vercelli – Frosinone
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