La Spal pareggia e non supera il Frosinone (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Per gli emiliani 1-1 in casa col Pisa, aggancio ai canarini a 52 punti. Domenica Brescia-Verona e Benevento-Salernitana
La Spal pareggia e non supera il Frosinone
Si ferma il Bari a Chiavari. Avellino-choc: 0-5 col Perugia, effetto traumatico dopo i -7 chiesti dal Tnf

 

 

Il sabato della serie B in attesa della prima coda domenicale rema dalla parte del Frosinone che non si vede scavalcare dalla Spal. Un bel punto di partenza per Dionisi & soci per i quali lunedì sera non cambia di una virgola l’obbligo di battere il Cittadella. La squadra di Semplici infatti non sfrutta il turno casalingo. Pareggia (1-1) in casa con il Pisa e si attesta al primo posto a braccetto con i giallazzurri che giocheranno lunedi sera. Emiliani in vantaggio con l’attaccante Antenucci, bravo a raccogliere al volo un cross dalla destra di Lazzari, raggiunti poco prima della fine del primo tempo da un rigore firmato da Mannini dopo una ingenuità del difensore emiliano Cremonesi. Nel finale il Pisa sfiora il colpo grosso con Gatto.

L’Avellino sotto choc per le richieste del Tribunale Nazionale Federale sconfitto (0-5) in casa dal Perugia che – nonostante 4 assenze per squalifica – con tre gol di Di Carmine, un’autorete di Laverone e la prima rete stagionale di Terrani (all’andata l’ex attaccante del Frosinone aveva firmato una doppietta) blocca a 9 i risultati utili per gli irpini di Novellino e si attesta al quinto posto a quota 43.

Venerdi sulle teste del club campano e di diversi suoi ex tesserati (oltre all’attaccante Castaldo) deferiti per due partite (con Modena e Reggina) era arrivata una mazzata: 7 punti di penalizzazione per l’Avellino, se venissero confermati nella prosecuzione del processo sportivo, farebbero virtualmente sprofondare di nuovo in piena bagarre-salvezza e a più ampio raggio, i 6 anni con preclusione per il genoano Izzo (stessa richiesta anche per gli ex Millesi e Pini) sancirebbero la fine della carriera per il napoletano di Scampia in odore di maglia azzurra.

Ad Avellino ci si affida al miracolo legale. Vale a dire la doppia eccezione presentata dall’avvocato Chiacchio che potrebbe scompaginare i piani della Procura Federale (emergerebbe la improcedibilità e i deferimenti risulterebbero nulli) nel frattempo ha prodotto un effetto: ha spostato l’asticella del primo grado al prossimo 8 aprile. L’8 marzo prossimo il Collegio di Garanzia del Coni si esprimerà. Un guazzabuglio all’italiana. Ma l’Avellino trema e gli effetti si sono già sentiti con questo rovescio casalingo.

Il Bari dopo 6 risultati utili che lo avevano riproposto in alto non si sposta da quota 43. Rimane al 5° posto per effetto della sconfitta patita sul campo dell’Entella. Colantuono a fine gara si è lamentato del sintetico ma ha già messo nel mirino il Frosinone. A Chiavari l’ex Caputo confeziona l’assist del gol-partita nel primo tempo poi firmato a botta sicura da Ammari al centro dell’area. Nella ripresa il 2-0 di Diaw ancora ispirato da Caputo. Ma è la difesa barese ad andare di nuovo in tilt al centro con Moras nel pallone. La squadra di Breda – altro ex di turno, rientra nel lotto playoff.

Risale in zona playoff il Novara che passa 2-1 ad Ascoli. Gol di Lancini e pari di Cacia nel giro di 2′ nel primo tempo poi chiude il bulgaro Galabinov nella ripresa. I marchigiani sprecano di tutto e di più.

Al Carpi basta la rete più veloce del sabato, gol di Di Gaudio al 1′ sullo Spezia che resta sull’altalena. In zona retrocessione psicodramma per la Ternana che perde la sesta partita di fila e termina anche in 10 uomini la sfida salvezza con la Pro Vercelli. Dopo il vantaggio realizzato da Falletti che piega le mani a Provedel, la squadra di Longo trova il pari su rigore. E poi passa con il secondo gol stagionale di Rolando Bianchi bravo a seguire un tiro dalla distanza ed infilare alle spalle dell’incerto Aresti.

A Trapani i granata non riescono a vincere la sfida con il Latina e restano a -5 dalla salvezza diretta. Al vantaggio siciliano realizzato da Manconi al 12′ del primo tempo ha risposto il colpo di testa di Bonaiuto al 39′ innescato dal tocco di Insigne jr. Il Latina colleziona il secondo pari di fila che lo fa salire a 31 punti. Ma sulla testa dei neroazzurri pendono 4 punti di penalizzazione. Sempre nelle zone meno nobili, arresta l’emorragia di punti il Vicenza che va sotto a Cesena (gol di Ciano) e poi impatta con il baby Orlando. Il punto è un brodino per i biancorossi dell’ex Bisoli e non tira fuori dalla lotta i romagnoli di Camplone.

 

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