Le Pagelle * Bardi, la mano ‘de Dios’ ma quel giallo fa arrabbiare

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Mokulu procura il rigore, Daniel Ciofani lo sbaglia ma entrambi si dannano l’anima con pochi rifornimenti
Bardi, la mano ‘de Dios’ ma quel giallo fa arrabbiare
Ariaudo, terzo gol in giallazzurro e poi stringe i denti. Matteo Ciofani, Mazzotta e Fiamozzi soffrono troppo

 

Bardi: merita un 10 in pagella. Senza lode perché sennò si monta la testa e siamo ancora lontani dalla meta. L’ammonizione annunciata che gli farà saltare il derby di Latina perché in diffida purtroppo gli costa due voti. E’ strepitoso. Portentoso. Miracoloso. E divinamente fantastico a tarpare le ali alle rondinelle al punto di non ritorno. Ma tanto, troppo ingenuo. Qualcuno alla panchina gli avrebbe dovuto ricordare che era in diffida e soprattutto che Chiffi lo aveva messo sott’occhio già da un pezzo. Qualcuno avrebbe dovuto tirare quella punizione al posto suo. Un calciatore della sua stoffa ed esperienza anche internazionale non può entrare in campo dimenticando i suoi ‘carichi pendenti’. Peccato.
Voto: 8

 

Ciofani: sicuramente più a suo agio là in mezzo anche se nel primo tempo il Brescia combina davvero poco. I guai iniziano ad arrivare nella ripresa perché la squadra di Brocchi sposta verso l’area giallazzurra la densità che aveva a metà campo e tutto il pacchetto arretrato giallazzurro soffre. Palla bassa o palla alta sono dolori anche per Ciofani jr. Perché Bonazzoli gli ruba il tempo e colpisce la traversa dopo quella colpita da Fontanesi sempre in posizione centrale. Con l’ingresso di Caracciolo i problemi aumentano per tutti, anche per lui perché l’Airone si va a piazzare dove ci sono meno centimetri in altezza. Alla fine va bene ma solo perché Bardi ha tolto sue palloni dal fuoco. C’è tempo per rivedere tutto il meccanismo, compreso il suo.
Voto: 5,5

 

Ariaudo: infila il suo terzo gol in maglia giallazzurra ed è già un record per un difensore che con la rete non aveva un grande feeling. Il Brescia del primo tempo crea solo un pericolo con Mauri ed un paio di palloni sui generis che non impensieriscono nessuno. Il Brescia della ripresa dà l’impressione di essere una squadra seconda in classifica e invece è una banda di ragazzini sostenuti da un paio di eccellenze in declino del calcio italiano. E questo fa pensare ancora di più che qualcosa nella difesa giallazzurra non funziona come dovrebbe. Ariaudo è bravo a stringere i denti quando sembra che non riesca nemmeno a stare più in campo. Se ne accorge prima Bonazzoli che senza l’opposizione di difensori centrali costringe al fallo Sammarco al limite dell’area e poi Caracciolo che negli scampoli finali rischia di provocare sconquassi di testa dopo averci provato su punizione.
Voto: 6

 

Krajnc: tanta fisicità che deve essere messa a frutto meglio. Si vede che il giocatore c’è. E si vede anche che la partita gli manca da troppo tempo. Suo il merito di entrare nell’azione che ha portato al gol di Ariaudo. Ha ampi margini di miglioramento perché è innegabile che passare da una manciata di minuti con la Sampdoria in 6 mesi a 180’ con il Frosinone nel giro di 7 giorni è come saltare da un trampolino senza saper nuotare.
Voto: 6

 

Fiamozzi: l’esordio dell’ex genoano va preso per buono solo perché ha tenuto il campo per 96’. Non è sembrato nella migliore condizione e c’era da aspettarselo. Condizione che potrà acquisire solo lavorando e giocando con continuità ma anche provando a fare le cose semplici che spesso aiutano a superare le difficoltà. E’ rimasto sempre a mezza costa: ha spinto poco e male, ha difeso in un modo che in genere… si può fare meglio. Dalla sua parte c’era Coly, non un muro. Eppure il ’95 del Brescia non gli ha dato spazio, prendendolo sempre sul tempo aiutato anche da Martinelli in fase di ripiego. In occasione della prima traversa del Brescia non salta nel traffico dell’area di rigore mettendo Fontanesi nella condizione di anticipare Matteo Ciofani.
Voto: 5

 

Frara: ha risentito parecchio della mancanza di appoggio costante dalla sua parte. Se prova ad andare esterno fa più fatica ed è anche naturale. Quando giostra per vie centrali la sua prestazione cresce in maniera esponenziale. Bravo anche a non restare sulla sua posizione ma ad abbassarsi per cercare di dettare lui i tempi della manovra soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa resta a livelli accettabili anche se il giro-palla continuo del Brescia non è facile da gestire. Esce forse nel suo momento migliore.
Voto: 6

 

(dal 17’ st Gori): si era allenato una volta e mezza durante l’ultima settimana. E si nota che non è brillante e dinamico. Ringhia poco perché là in mezzo al campo il Brescia fa il comodo suo fino all’ultimo secondo.
Voto: 5

 

Sammarco: ci mette quello che può quando viene a mancare la sostanza alla quale ci ha abituato troppo bene, vale a dire che ci mette il cuore. Soffre maledettamente tutto il moto perpetuo della mediana di Brocchi e soffre anche gli inserimenti di Mauri, che non ha dimenticato che quel tipo di gioco lo ha portato anche in nazionale, pur trovandosi attualmente con una condizione al limite dell’accettabile. Quel fallo su Bonazzoli a tre centimetri dalla linea dell’area di rigore racchiude la sua importanza in questa squadra (era stranamente l’ultimo baluardo nella traiettoria davanti a Bardi) ma anche la difficoltà che ha avuto a contenere la maggiore brillantezza del numero 21 bresciano in quel frangente.
Voto: 6

 

Soddimo: genio e sregolatezza, nel bene o nel male lui c’è sempre. Becca un’ammonizione dettata dalla foga di fare la giocata ad effetto e poi si scontra con un avversario. Ma se c’è uno che tiene sempre il livello di tensione alto è lui e certe cose in campo servono. Ci prova ad alimentare l’azione un po’ farraginosa del Frosinone ma è intelligente anche ad abbassarsi a chiudere i varchi quando il meccanismo giallazzurro va in sofferenza. Una partita di sacrificio, prendiamola così. Oltre al solito assist-gol da calcio d’angolo.
Voto: 6

 

(dal 41’ st Kragl): perde un pallone sanguinoso in mezzo al campo per eccesso di fiducia nei propri mezzi con mezza squadra oltre la linea della palla. Al 90’ sul minimo vantaggio mai più una cosa del genere.
Voto: ng

 

Mazzotta: i due tempi sulla bilancia si possono soppesare così: nel primo molto attendista forse anche troppo perché Untersee è più che bravo, nel secondo gli subentra inconsciamente la paura anche quando Brocchi fa di tutto per perdere e inserisce Camara. Ma quando al 96’ Fontanesi a porta vuota manda fuori, là doveva stringere lui da quella parte.
Voto: 5,5

 

Mokulu: dimostra di poter dare tanto ma conferma che deve lavorare altrettanto per trovare una condizione adeguata che gli permetta di reggere un confronto così aspro per 90’ e passa. Il rigore lo procura con un’accelerazione non a Mac2 ma quel tanto che basta per mandare in difficoltà Pinzi. E’ bravo con i piedi, deve migliorare l’intesa con Daniel Ciofani sul pressing da fare sul portiere ed anche su chi dei due deve andare a prendere il difensore avversario che scende in area giallazzurra. Gli capita un gran pallone nel primo tempo ma svirgola la conclusione. Nel secondo tempo con la squadra allungata è tutto più difficile, anche cercare di tenere palla. Se ne va in contropiede nel tentativo di rompere l’assedio bresciano, intelligente il taglio dalla parte opposta per Fiamozzi ma l’ex genoano non raccoglie l’invito.
Voto: 6

 

Ciofani: l’errore dal dischetto lo condiziona, l’errore sulla ribattuta rischia di dargli il colpo di grazia. Riesce a tenersi a galla con la forza della volontà ma non è certo la sua partita migliore. Perché da quel momento in poi non avrà nessuna opportunità per mettere in difficoltà il quasi 40enne Arcari. Lasciato troppo solo per oltre un tempo ad andare in pressing sul retropassaggio al portiere, azione inutile se non c’è un ventaglio di giocatori che vanno a chiudere le linee di passaggio. E lui quel movimento lo compie senza soluzione di continuità. Ma senza frutti. E poi si danna l’anima pur senza grandi rifornimenti.
Voto: 6

 

La cronaca della partita Frosinone – Brescia

 

Le dichiarazioni nel dopogara
Foto: copyright Mario Salati per gentile concessione dell’autore