La volata entra nel vivo a 360’ dalla fine. Il Lecce è ormai in porto, quasi spacciato il Sassuolo. Bagarre tra Cagliari, Verona, Frosinone ed Empoli. In forte affanno l’Udinese. Decisivi gli scontri diretti come quello tra Nicola e Di Francesco. Oggi la quota è 39 ma alla fine serviranno meno punti
Si salvi chi può. Nel week-end scattano le 4 giornate più importanti della stagione per le 7 ”sorelle” in corsa per non retrocedere. In ballo blasone, futuro tecnico e non solo dei club in questione. Non è una novità che tra Serie A e B ci passi un mare di milioni di euro. Restare in Serie A fa tutta la differenza del mondo. Per questo sarà battaglia fino all’ultimo secondo dell’ultimo turno. Il quadro è ingarbugliato: retrocessa la Salernitana, restano 2 posti e le combinazioni sono tantissime. Di sicuro il Lecce è in pole mentre il Sassuolo ha un piede nella fossa. In totale 7 squadre in 10 punti.
La matematica lascia aperta ogni soluzione: ad oggi la quota-salvezza sarebbe a 39 perché la terz’ultima può arrivare al massimo a 38 assegnando alle 6 (Lecce esclusa) in lotta per la permanenza la vittoria contro avversarie fuori dalla volata-salvezza e considerando tutte le 2187 combinazioni negli scontri diretti da giocare. Alla fine la quota sarà più bassa. Tutto aperto insomma e non è esclusa la coda di uno spareggio come è successo la scorsa stagione. Vediamo cosa ci aspetta in questo mese di fuoco.
Il Lecce (36 punti) ad un passo dal traguardo
I salentini sono vicini alla salvezza. Con 8 punti nelle ultime 5 Luca Gotti ha sistemato la classifica tanto che in molti considerano il Lecce ormai fuori dalla corsa. Manca il sigillo finale da mettere nelle prossime 4 che vedranno il Lecce affrontare il Cagliari in trasferta, l’Udinese e l’Atalanta in casa ed il Napoli al “Maradona”.
ASPETTO POSITIVO.
Il Lecce ha la forza della tranquillità di una classifica che sorride. L’avvento di Gotti al posto di D’Aversa ha regalato tanto equilibrio in campo e fuori. L’entusiasmo della tifoseria è un valore aggiunto. A Reggio Emilia contro il Sassuolo erano in 4000.
ASPETTO NEGATIVO.
I 2 scontri diretti di fila a Cagliari e con l’Udinese potrebbero diventare una trappola per il Lecce. E per questo sono da evitare cali di tensione fisiologici vista la classifica rassicurante.
Cagliari (32), decisiva la sfida con i salentini
La scoppola rimediata al “Ferraris” col Genoa ha fatto suonare l’allarme dopo 6 punti in 4 partite. I rossoblu sono stati troppo arrendevoli e per una pericolante è un brutto segnale. Per Ranieri decisivo il match interno col Lecce: la salvezza girerà intorno a quella partita. Poi trasferte a San Siro col Milan ed in casa del Sassuolo. Epilogo con la Fiorentina in casa.
ASPETTO POSITIVO.
Il Cagliari punta sul fattore-campo spesso decisivo in questo campionato. Per questo la gara è col Lecce è cruciale. L’esperienza di Ranieri e la capacità di reazione dei sardi possono essere le armi in più.
ASPETTO NEGATIVO.
La sconfitta col Genoa potrebbe avere un contraccolpo psicologico su un gruppo che rincorre dall’inizio della stagione. Qualche giocatore inoltre non è in perfette condizioni fisiche e preoccupa l’allenatore romano.
Verona (31), la salvezza passerà per il “Bentegodi”
I gialloblu sono reduci dal ko (il secondo nelle ultime 4) con la Lazio all’Olimpico dove comunque hanno dimostrato di essere vivi. A +2 dalla zona retrocessione non si dormono sonni tranquilli. Il calendario prevede 3 gare in casa (Fiorentina, Torino ed Inter). L’unica trasferta a Salerno: una partita-bonus?
ASPETTO POSITIVO.
Le 3 partite interne su 4 sono un vantaggio (domenica con la Fiorentina sarà sold out) anche se le avversarie non regaleranno nulla. Ma il tecnico Marco Baroni confiderà soprattutto su una squadra che ha un’identità chiara e tanta voglia di lottare dopo una stagione difficile per le note vicende societarie. Leader negli scontri diretti: 22 punti su 31.
ASPETTO NEGATIVO.
La squalifica di Cabal e l’infortunio di Vinagre sono grattacapi per Baroni in vista della sfida con la Viola. Da recuperare la condizione di Duda e Suslov, elementi di spicco per il Verona. Inoltre c’è l’incognita-pressione: i tanti giovani potrebbero pagare il peso di una corsa che si sta rivelando a dir poco stressante.
Il Frosinone (31) in crescita
Il ritorno alla vittoria (mancava da oltre 3 mesi) contro la Salernitana ha proiettato i giallazzurri fuori dalla zona retrocessione ed ha regalato tanto entusiasmo. Il Frosinone (un anno fa esatto la promozione in Serie A) è imbattuto da 5 turni con 7 punti e 3 clean sheet. Sono dati significativi che confermano una solidità finalmente acquisita. In calendario gli scontri diretti ad Empoli (domenica) ed Udinese all’ultima giornata. In mezzo Inter e Monza che ormai non hanno più nulla da chiedere.
ASPETTO POSITIVO.
I canarini sono tornati padroni del proprio destino ed attraversano un buon momento di forma. I tifosi seguiranno in massa (annunciati in 2 mila) la squadra ad Empoli dove il Frosinone si giocherà tanto. Conforta il ritorno al gol di Soulé come l’ottimo periodo di Brescianini.
ASPETTO NEGATIVO.
L’infortunio del portiere Turati è un’autentica tegola. Un’assenza pesante per uno dei giocatori più importanti della rosa. Mentre tengono col fiato sospeso le condizioni di Okoli. Inoltre c’è il tabù-trasferta: il Frosinone è l’unica formazione in Serie A a non aver mai vinto fuori casa e da questo punto di vista servirà uno scatto. Magari a partire dal match di Empoli.
Empoli (31), poca continuità e mal di gol
“Mago” Nicola ha avuto il merito di rimettere in carreggiata i toscani dopo le gestioni Zanetti ed Andreazzoli. Tuttavia l’Empoli resta una squadra indecifrabile. Tre sconfitte e 2 vittorie nelle ultime 5. Gli scontri diretti con Empoli e Udinese sposteranno gli equilibri. Lazio e Roma gli altri 2 impegni.
ASPETTO POSITIVO.
Davide Nicola è uno specialista in salvezze e sa come districarsi. In casa l’Empoli è reduce da 2 vittorie di fila con Torino e Napoli: segno di una compagine che ha personalità malgrado l’incostanza. Alcune individualità come Luperto, Fazzini, Cambiaghi e Niang possono dare quel quid in più.
ASPETTO NEGATIVO.
L’Empoli ha il peggior attacco della Serie A (26 gol segnati come la Salernitana). Un limite che alla lunga potrebbe rivelarsi fatale. A complicare i piani anche l’infortunio del centravanti Cerri (rete-vittoria col Napoli). Inoltre le noie muscolari di Walukiewicz creano un buco in difesa.
Udinese (29), tutto negli scontri diretti
Terz’ultima a quota 29, senza vittorie dall’11 marzo e prende sempre gol dal 18 febbraio. Situazione difficilissima per l’Udinese, scivolata al terz’ultimo posto, a -2 dalla salvezza. La società ha cambiato il terzo allenatore (Fabio Cannavaro ha sostituito Gabriele Cioffi) per cercare l’impresa. Il pari a Bologna ha dato timidi segnali di risveglio ma non basta. Gli scontri diretti con Lecce, Empoli e Frosinone saranno vitali. Lunedì c’è il Napoli e non si potrà sbagliare per non staccarsi.
ASPETTO POSITIVO.
Cannavaro sembra aver restituito un po’ di fiducia. L’organico ha qualità (Samardzic, Pereyra, Wallace e Lucca per fare qualche nome) e prima o poi dovrà emergere. Come detto giocherà 3 scontri diretti e può essere un vantaggio per i bianconeri. Vincendoli salirebbe a 38.
ASPETTO NEGATIVO.
L’Udinese non è abituata a lottare per la salvezza e si è ritrovata in fondo alla classifica quasi senza accorgersene. Ed è un problema non di poco conto. Le assenze inoltre pesano. Oltre a Thauvin e Lovric, lunedì mancheranno per squalifica Perez e Payero.
Sassuolo (26), servirebbe un “miracolo”
Gli emiliani sono quasi spacciati. La cura-Ballardini non ha funzionato. Le 5 lunghezze dalla salvezza sembrano una montagna troppo alta da scalare soprattutto perché i neroverdi non hanno dato segnali di ripresa. Tre punti in 5 gare sono troppo pochi. Inter, Genoa, Cagliari e Lazio gli impegni in calendario.
ASPETTO POSITIVO.
Il Sassuolo ormai non ha più nulla da perdere e quindi potrà scendere in campo senza fare calcoli. E soprattutto senza paura. Contro l’Inter recupera l’attaccante Laurienté.
ASPETTO NEGATIVO.
Il grave infortunio di Berardi è stata una mazzata. Con l’attaccante azzurro 19 punti in 17 giornate, senza 7 in 17 partite. Nelle ultime uscite Ferrari e compagni hanno mostrato una totale assenza di carattere.