Le sberle sono servite: Vivarini ritrova i numeri vincenti sulla ruota di Cittadella

Oltre la vittoria, la squadra giallazzurra ha mostrato miglioramenti in tutti i reparti. Gli aggiustamenti hanno sortito gli effetti sperati. I ciociari prevalgono nel computo dei tiri, nel possesso palla e nella precisione dei passaggi

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Le pesanti sconfitte contro il Brescia ed il Bari sembrano aver fatto effetto: il Frosinone cambia ancora, questa volta in positivo, con degli evidenti passi avanti sia nella forma che nell’atteggiamento, con gli uomini di Vivarini che offrono una buona prestazione e superano di misura, per 2-1 un Cittadella, a dir la verità, quasi mai pericoloso.

Statistiche inequivocabili

Vincenzo Vivarini

I dati del match sono lo specchio della partita, con i ciociari che si impongono sugli avversari soprattutto in fase offensiva, chiudendo il match con 18 tiri tentati contro i 12 degli avversari, pareggiando per 3 a 3 quelli diretti in porta. Possesso palla bilanciato: primo tempo a tinte giallazzurre e secondo a favore del Cittadella, con un bilancio finale che dà ragione agli uomini di Vivarini che chiudono con il 51%, contro il 49% della formazione veneta.

Passi avanti anche nella costruzione del gioco, con il Frosinone che si impone anche nel rapporto passaggi tentati (368) e passaggi riusciti (307), chiudendo il match con un ottimo 83% di precisione passaggi contro il 72% degli avversari.

Il rientro di Cerofolini regala sicurezza

Una parata di Cerofolini (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Dopo due partite di assenza per infortunio, Cerofolini torna a difendere i pali dei canarini. Un ritorno pesante, che si fa sentire soprattutto nella gestione di una difesa che, nelle ultime due uscite, aveva lasciato a desiderare. L’estremo difensore giallazzurro chiude con 3 parate e 3 duelli vinti in uscita alta. Da rivedere l’atteggiamento sul gol dei padroni di casa che, per dinamica ricorda quello subito per opera di Dorval nel match contro il Bari con un pallone che attraversa tutta l’area, scavalca Oyono e trova Cassano pronto ad insaccare.

Prima dell’errore, però, il laterale gabonese è autore del gol del vantaggio con uno stacco imperioso di testa su azione da corner. Bene anche il solito Marchizza, che chiude il match con il più alto numero di passaggi tentati (63) e quelli riusciti (48) con 4 passaggi chiave, tra cui il corner per la testa di Oyono.

A centrocampo la chiave di volta

Il giovane Cichella

Vivarini interviene sul reparto centrale, sacrificando uno dei tre centrali difensivi e torna alla difesa a quattro, infoltendo così il centrocampo affidato al trio Cichella, Garritano e Gelli che supera pienamente la prova in entrambe le fasi. Il migliore per statistiche è Gelli, autore del cross decisivo per il rigore conquistato da Ambrosino. Bene anche Cichella, che chiude il match con l’89% di passaggi riusciti e 6 contrasti vinti su 8, dimostrando grande personalità, nonostante la carta d’identità dica “18 anni”.

A riprova del fatto che, forse, Vivarini abbia trovato il centrocampo ideale, dotato di dinamismo e intensità, è anche dimostrato dal fatto che è l’unico reparto che non subisce variazioni per tutto il match, con il terzetto titolare che termina in campo il match.

Attacco, questa è la strada giusta

Distefano in azione

La personalità e il coraggio ritrovato è nel mancino di Partipilo che, sul punteggio di 1-0, raddoppia dal dischetto con un cucchiaio perfetto, che accarezza la traversa prima di insaccarsi in porta. Il numero 70 gialloazzurro, alla terza partita titolare consecutiva, riesce quindi a trovare il suo primo gol stagionale. Bene anche Distefano che si accende tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo quando, prima si vede annullare sul gong un gol per chiara posizione di off-side e poi, al rientro in campo, si ritrova sui piedi la prima occasione del raddoppio, chiudendo però troppo il tiro sul primo palo e non trovando lo specchio della porta. Sarà l’ultimo dei 4 tiri verso lo specchio tentati dall’estero scuola Fiorentina (più di ogni altro in campo).

Ancora un po’ impacciato Tsadjout che offre tanto “lavoro sporco” alla squadra con 3 duelli aerei vinti. Il suo match, però, dura solo 45′ a causa di un infortunio con Ambrosino che entra al suo posto all’inizio del secondo tempo. Il 10 scuola Napoli si conquista il rigore decisivo per la vittoria ma fa poco altro, con 1 tiro tentato e 7 possessi persi in un secondo tempo che, penalty a parte, rimane fin troppo anonimo per uno con la sua tecnica.

Una vittoria non basta, ora serve continuità 

Garritano e Kalaj festeggiano Oyono dopo lo 0-1

Ora sarà il turno della Carrarese, che arriverà al “Benito Stirpe” sabato pomeriggio, data in cui Vivarini e il Frosinone avranno l’occasione di dare continuità di risultati dopo la prima vittoria stagionale e chiudere il secondo ciclo di match, che si fermerà per fare spazio alla seconda pausa stagionale per gli impegni delle nazionali, un po’ più tranquilli.