Lento, prevedibile, sconfitto: Frosinone-Venezia è 1-2

(Foto: Mario Salati)

Arriva a nove la striscia di gare senza vittoria per la squadra di Nesta. Che paga due disattenzioni madornali tra il 47' del primo tempo e il 10' della ripresa. Pesa però un altro rigore netto negato al 25' su Novakovich

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Frosinone-Venezia 1-2 Tabellini

FROSINONE (4-3-3): Bardi; Salvi, Szyminski, Capuano, Zampano; Boloca, Carraro, Kastanos; Brignola, Novakovich, Rodhen.

A disposizione: Vettorel, Curado, Gori, Maiello, Millico, Iemmello, Ariaudo, D’Elia, Tribuzzi, Vitale M., Parzyszek, Vitale L.

Allenatore: Nesta.

VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini (25’ pt Pomini); Mazzocchi, Modolo, Ceccaroni, Felicioli; Crnigoj, Taugourdeau, Maleh; Di Mariano; Forte, Johnsen

A disposizione: Carotenuto, Molinaro, Cremonesi, Dezi, Aramu, Fiordilino, St. Clair, Bocalon, Svoboda, Ricci, S. Esposito.

Allenatore: P. Zanetti.

Arbitro: Signor Daniel Amabile della sezione di Vicenza; assistenti Sigg. Alberto Tegoni di Milano e Luigi Lanotte di Barletta; Quarto Uomo Signor Ivan Robilotta della sezione di Sala Consilina (Sa).

Marcatore: 47’ pt Forte, 10’ st Di Mariano, 17’ st Salvi.

Note: partita a porte chiuse; angoli: 3-3; ammoniti: 36’ pt Zampano; recuperi: 4’ pt; 3’ st; in tribuna il presidente della Lega di serie B, avvocato Mauro Balata, il tecnico Gigi Di Biagio e l’osservatore per la Under 21, Roberto Venturin; prima della gara Marco Capuano ha deposto una corona di fiori nel posto occupato in Curva Nord dal giovane supertifoso giallazzurro Matteo Chianta, scomparso nella giornata di ieri.

Vince il Venezia 2-1 (ed è la prima volta dei lagunari contro i canarini) e il Frosinone deve cospargersi il capo di cenere. Giallazzurri poveri di idee e mordente, timorosi fino al limite delle vittime sacrificali. Uno-due dei lagunari tra il 47’ del primo tempo e il 10’ della ripresa con Forte e Di Mariano con la complicità della difesa giallazzurra, poi Salvi riaccende le speranze mai suffragate però da un vero assalto all’arma bianca.

Sull’economia del finale ha comunque il suo peso specifico la mancata concessione al Frosinone di un calcio di rigore al 25’ per fallo di Lezzerini (poi uscito per infortunio) su Novakovich. Nemmeno l’ingresso dei nuovi arrivi è riuscito a produrre quella scintilla attesa. E ora sarà anche necessario dare un’occhiata con attenzione a quanto accade alle spalle..

SQUADRE QUASI SPECULARI
Squadre speculari all’inizio (Foto: Mario Salati)

Il Frosinone in campo con il 4-3-3, ormai diventato assetto di riferimento principale. Difesa a 4 con 2 avvicendamenti rispetto alla gara di Pisa. Salvi si riprende l’out basso di destra, Zampano va a sinistra, in mezzo torna Capuano (assente dalla gara casalinga con la Cremonese del 1 novembre scorso, ndr) in coppia con Szyminski. Centrocampo con Carraro play, Boloca e Kastanos interni: due new-entry su tre rispetto all’uscita all’Arena Garibaldi. Quindi in attacco il tridente, con Novakovich terminale centrale, il neo acquisto Brignola a sinistra e Rohden a destra. Tutti in panchina gli altri acquisti, compreso il rientrante Millico. In tribuna Brighenti e il portiere Trovato per un affaticamento.

Zanetti si presenta con il 4-3-1-2. Lezzerini tra i pali, Mazzocchi e Felicioli in terzineria, Modolo e Ceccaroni centrali di difesa. A centrocampo l’ex del Trapani, Taugourdeau è il regista con Maleh e Crnigoj interni, quindi Di Mariano vertice alto del rombo agisce alle spalle delle punte Forte e Johnsen.

Giallazzurri in attacco (Foto: Mario Salati)

Il primo pallone della gara lo tocca proprio il neo arrivato Brignola, in copertura. E’ il Venezia che si salva in fallo laterale sull’attacco di Novakovich al 1’. Sul ‘Benito Stirpe’ un gran vento ma anche un bel sole. Il Frosinone sceglie il palleggio, al 3’ qualcosa si inceppa dalle parti di Carraro che commette fallo. Venezia in avanti con Johnsen al 4, pallone dalle parti di Mazzocchi che crolla a terra, i giallazzurri mettono la sfera fuori per mettere le cure al terzino dei lagunari.

Partita ancora sonnacchiosa, il Venezia abbozza qualche geometria, nel Frosinone per ora solo controllo, contenimento e ricerca di un palleggio dal basso – un abbozzo di ‘salida lavolpiana’ – che però a fatica permette di uscire dalla propria metà campo. Si combatte in un fazzoletto di campo sotto la tribuna centrale, il Frosinone esce bene col pallone ma il cambio di campo termina sulla testa di Ceccaroni che rimette in moto il Venezia che all’11 va al tiro dal limite, alto.

Al 13’ qualche licenza di troppo se la prende Boloca che porta a spasso il pallone in mezzo al campo e poi si espone alla ripartenza di Crnigoj, bravo a Zampano a chiudere i boccaporti. Lampo del Venezia al 15’ e per poco la squadra di Zanetti non passa: Felicioli è caparbio cercare l’out mancino, Salvi non è arcigno nella chiusura, cross basso e colpo di testa in tuffo di Forte che va fuori di un metro e mezzo.

Arbitraggio discusso (Foto: Mario Salati)
Lezzerini affonda Novakovich, Amabile non vede un rigore solare e Forte non perdona

Il Frosinone cerca spazi ma anche intensità e maggiore precisione. E qualche sbocco in avanti dove Novakovich spalle alla porta è francobollato senza appello. Il primo affondo giallazzurro cade al 19’, la difesa del Venezia si salva in angolo. Sul tiro dalla bandierina raccoglie Brignola a sinistra, ancora un pallone a campanile, spiovente sul quale si avventa Lezzerini che piomba alle spalle di Novakovich e lo ma per il signor Amabile è fallo dell’attaccante giallazzurro.

Per la cronaca è il quarto rigore negato in 3 gare al Frosinone. Si fa male proprio Lezzerini che deve uscire al 25’ per lasciare il posto all’ex Palermo, Pomini. Nel Frosinone gran partita di Zampano, a suo agio sull’intera catena di sinistra. Ma le note dolenti continuano quando c’è da costruire qualcosa nel cerchio del centrocampo. Lì dove i giallazzurri non cercano mai la verticalizzazione. E quando c’è da gestire il pallone nello spazio centrale del reparto offensivo, dove Novakovich è ancora in ritardo di condizione.

Brivido per la porta giallazzurra al 35’, pallone sporco dalla parte di Di Mariano che schizza sul destro di Johnsen, botta di poco fuori alla destra di Bardi. La caparbietà di Brignola – costretto a giocare pochi palloni fino a questo momento – costringe in angolo Felicioli. Ma sul tiro d’angolo il direttore di gara rileva un intervento irregolare nell’area del Venezia su Mazzocchi. C’è tempo anche per un lampo del Frosinone, è Brignola a trovare l’impatto di testa col pallone, Pomini blocca in due tempi al 41’.

Esultanza dopo il gol del Venezia (Foto: Mario Salati)

A 2’ dal 90’ il Venezia reclama un rigore ma il pallone sbatte sul corpo di Novakovich che ha comunque le braccia ben attaccate al corpo. Nel finale di tempo contropiede del Venezia, difesa del Frosinone piazzata male, Forte trova il tocco del vantaggio eludendo la marcatura morbida di Salvi. Venezia al riposo avanti di un gol, poche emozioni e un episodio in area dei lagunari che al Var avrebbe mandato i giallazzurri dal dischetto. Ma sul parziale dopo 45’ pesa ancora una disattenzione del pacchetto arretrato della squadra di Nesta.

Di Mariano Beffa tutti, Salvi riaccende le speranze

Nesta cambia al 1’, esordio di Iemmello che rileva Novakovich e dentro Tribuzzi per Boloca. Ma cambia poco in questo avvio l’atteggiamento dei giallazzurri: troppo dialogo per vie orizzontali, pallone portato a spasso per il campo dai centrocampisti. Rara la ricerca della profondità e delle catene. Al peggio non c’è mai fine e al 10’ il Venezia raddoppia: Di Mariano disegna una traiettoria morbida, Capuano finta di andarci ma si ferma, Bardi è già in ritardo e così quando si tuffa il pallone è già in rete. Venezia due, Frosinone zero. Montagna da scalare.

Il gol di Salvi (Foto: Mario Salati)

Al punto di non ritorno il Frosinone si rimette in partita: punizione di Tribuzzi, Salvi sale di testa in cielo e batte Pomini: uno-due al 17’. I giocatori del Venezia reclamano offisidse ma la posizione del terzino giallazzurro è regolare. Zanetti inserisce un giocatore di contenimento, entra Fiordilino al posto di Taugourdeau. Ma il Frosinone gioca esattamente in maniera speculare a tutto l’andamento della sua gara: senza geometrie.

Nesta allora manda dentro Maiello al 25’ per Carraro. Slalom speciale di Zampano al 27’ ma la difesa ospite si chiude a riccio attorno a Modolo. Il Venezia trova spazi, Maleh per Forte, pallone deviato in angolo da Capuano. Tre cambi alla mezz’ora: Parzyszek per Rohden nel Frosinone, Dezi per Crnjgoi e Bocalon per Di Mariano nel Venezia. Frosinone a 4 punte per l’assalto finale. E dentro anche Millico al 35’ per Brignola. Punte a castello nell’attacco giallazzurro ma ancora non è ben chiaro come e chi dovrebbe innestare l’attacco.

Allo Stirpe finisce 1 a 2 (Foto: Mario Salati)

Che al 36’ ha sui piedi il pallone del pareggio, ma sul tocco intelligente di Iemmello per Millico, l’ex Toro si fa rimpallare il tiro tra le braccia di Pomini. Dall’altra parte ci deve mettere tutta la sua lunghezza Bardi per andare a deviare in angolo un rasoterra di Dezi.

Ed è il Venezia che tiene saldamente tra i piedi il pallone fino allo scadere. Gioco facile al cospetto di un Frosinone apparso la brutta copia di tante, troppe partite giocate senza anima.