
A Bari ennesima sconfitta dei giallazzurri che pagano errori e lo scarso cinismo in zona-gol. Classifica sempre più difficile con l'obiettivo distante 6 punti, A segno Favilli su rigore, Bonfanti e Kvernadze
TABELLINO
BARI-FROSINONE 2-0 (PRIMO TEMPO 1-0)
MARCATORI Favilli (B) su rigore al 49’ p.t.; Bonfanti (B) al 28′, Kvernadze (F) al 50′ s.t.
BARI (3-4-2-1)
Radunovic; Pucino (dal 16′ s.t. Vicari), Mantovani, Obaretin; Favasuli, Maita, Benali (dal 29′ s.t. Maiello), Dorval; Bellomo (dal 14′ s.t. Saco), Falletti (dal 14′ s.t. Bonfanti); Favilli (dal 29′ s.t. Gaston Pereiro)
PANCHINA Pissardo, Marfella, Simic, Tripaldelli, Manzari
ALLENATORE Longo
FROSINONE (3-5-2)
Cerofolini; Bettella (dal 1′ s.t. Cichella), Monterisi, Bracaglia; J. Oyono, Koutsoupias (dal 17′ s.t. Tsadjout), Darboe (dal 40′ s.t. Pecorino), Begic (dal 1′ s.t. Kvernadze), A. Oyono; Partipilo, Ambrosino (dal 29′ s.t. Barcella)
PANCHINA Sorrentino, Frattali, Szyminski, Lusuardi, Vural, Ghedjemis
ALLENATORE Greco
ARBITRO Cosso di Reggio Calabria
ASSISTENTI Vecchi-Arace
ESPULSI il collaboratore tecnico Dessena (F) al 50’ s.t. per proteste
AMMONITI Partipilo (F), Benali (B), Bettella (F), Ambrosino (F), J. Oyono (B), Maita (B) per gioco scorretto; per comportamento non regolamentare; per proteste
NOTE paganti 4.951, incasso non comunicato; abbonati 7.154, quota non comunicata. Tiri in porta 3-7. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’+4′, s.t. 5’
ANALISI E MOMENTI CHIAVE
Niente di nuovo sul fronte-Frosinone. Anzi sempre peggio guardando la classifica. Un’altra domenica bestiale (nell’accezione più negativa) per la squadra di Greco battuta al “San Nicola” dal Bari dell’ex Longo. Terza sconfitta (undicesima stagionale) nelle ultime 5 per i giallazzurri che nel 2025 hanno racimolato soltanto la miseria di 2 punti. Penultimo posto a -4 dai playout e -6 dalla salvezza diretta. Un Frosinone punito dagli episodi e da un Bari cinico ed esperto. E in piena corsa per i playoff. Ma come al solito i ciociari si sono rivelati fragili e soprattutto poco concreti in zona-gol. Tanti tiri (20) rispetto agli avversari (9) ma solo la rete a tempo scaduto di Kvernadze che non è servita. Così facendo la salvezza diventa una chimera.
Ora il doppio turno interno con Catanzaro e Reggiana che potrebbe restituire speranze ma servirà il massimo. Altrimenti sarà difficile guardare avanti con fiducia. “Meritavamo di più soprattutto nella ripresa ma dobbiamo migliorare in fase realizzativa – ha commentato Greco – La squadra ha prodotto tanto e non posso dire nulla. In classifica siamo messi male ma dobbiamo ragionare su come restare agganciati al treno e poi crescere per raggiungere l’obiettivo che si può conquistare. Io sono fiducioso”. Il tecnico poi sembra lanciare un appello. “Non stiamo ottenendo quello che vogliamo – ha aggiunto – A questo punto abbiamo due strade: o ci compattiamo tutti e diamo una mano alla squadra consapevoli del momento critico oppure si continua ad attaccare i ragazzi e non crederci più”.
Le scelte degli allenatori

Sperando che sia profeta in patria, Greco rilancia in attacco Partipilo, barese doc ed uno dei tanti ex, accanto ad Ambrosino. Il tecnico rinuncia ad una prima punta (Tsadjout e Pecorino) e confida nell’imprevedibilità e nelle giocate del trequartista per risolvere il problema del gol. Greco inoltre ridisegna la difesa con Bettella al posto di Biraschi (squalificato) e Bracaglia che torna nel reparto arretrato al posto di Lusuardi. Confermato invece Monterisi, altro della ex della serie. A centrocampo le altre novità: Begic per Gelli ed A. Oyono sulla sinistra dopo aver scontato la squalifica. J. Oyono, Darboe e Koutsoupias completano la linea a 5. E’ un 3-5-2 di partenza ma molto dipenderà anche dai movimenti di Begic che potrebbe trasformare il modulo in 3-4-2-1. Assenti i vari Marchizza, Cittadini, Kalaj, Gelli, Distefano oltre Canotto per motivi di mercato.

Una grana per Longo nel riscaldamento. L’ex tecnico giallazzurro perde per infortunio Simic ed è costretto a schierare Pucino destinato alla panchina. E quindi in difesa il terzetto è composto dallo stesso Pucino, Mantovani dirottato al centro e Obaretin a sinistra. Senza Lella, Longo disegna una sorta di 3-4-2-1 con un centrocampo che vede Favasuli e Dorval larghi, Maita e Belani interni. Il duo Bellomo-Falletti a sostegno del centravanti Favilli (3 gol in 5 al Frosinone, compreso quello all’andata). Anche il Bari ha qualche defezione come Lasagna, Novakovich, Lella ed Oliveri.
Favilli di… rigore

Fino al rigore firmato da Favilli nel recupero, è un primo tempo bloccato, tattico e spezzettato da diversi falli (4 gli ammoniti). Senza contare la pioggia che rende il campo insidioso e condiziona la manovra. Il Bari come da copione prova a tenere il controllo della partita con la difesa alta ed un giro palla (66-44 % il possesso alla fine del primo tempo) troppo lento. Poco ritmo comunque. Inoltre c’è subito un intoppo: Pucino s’infortuna anche lui ed al 16′ entra Vicari. Il Frosinone tiene discretamente il campo, compatto ed attento. Ed in contropiede gli spazi ci sono tanto che i giallazzurri potrebbero creare pericoli alla difesa biancorossa. Ma non riescono ad incidere come vorrebbero. E così al 25′ Begic sporca i guanti a Radunovic con una conclusione centrale. Il Bari non calcia mai nello specchio (Favilli spara alto al 3′ ed al 13′).

Pochi sussulti sotto l’acquazzone e davanti a poco più di 12 mila spettatori di cui 69 impavidi tifosi ciociari. Dopo la mezzora Partipilo ha 2 chance per lasciare il segno a casa sua: prima tira centrale senza creare problemi a Radunovic e poi spara alta dopo la ripartenza condotto da Begic ed Ambrosino. Al 43′ conclude anche Darboe da fuori area, Radunovic è sempre piazzato. Proprio al 45′ l’episodio chiave: Dorval sprinta sulla sinistra, Bettella in scivolata lo stende proprio sulla linea dell’area. Dopo oltre 3′ di revisione al Var l’arbitro Cosso di Reggio Calabria assegna il rigore. Favilli dal dischetto spiazza Cerofolini, confermandosi bestia nera del Frosinone (quarto gol in 6 incroci).
Bonfanti chiude i conti, inutile il gol di Kvernadze

Nell’intervallo Greco muove le pedine sullo scacchiere. Dentro Cichella e Kvernadze, fuori Bettella e Begic. Modulo 4-3-3 e sicuramente più offensivo. Le mosse scuotono il Frosinone vicino al pari al 2′: Obaretin svirgola il rinvio, pallone a Partipilo che in area si fa ipnotizzare da Radunovic, sulla ribattuta Ambrosino spedisce verso la porta ma lo stesso Obaretin salva. Longo risponde cambiando i trequartisti Bellomo e Falletti con Bonfanti e Saco. Il Bari a 2 punte. Il Frosinone prova ad essere intraprendente con Kvernadze che sulla sinistra è vivace e chiama alla parata Radunovic.

Al 19′ altro episodio sbrogliato dal Var. L’arbitro Cosso espelle J. Oyono dopo un’entrata su Favilli a centrocampo. Il direttore di gara però cambia idea dopo una brevissima revisione al video. Greco si gioca anche la carta-Tsadjout ma al 28′ il Bari raddoppia con un contropiede da manuale. Anticipo di Mantovani su Ambrosino servito da Darboe. Il difensore lancia in profondità Favilli bravo con un esterno a servire Bonfanti che batte Cerofolini. Il Frosinone con la forza dei nervi cerca di rientrare in partita e per un soffio non ci riesce al 33′ con il neo entrato Barcella. Palla che finisce sul palo dopo la deviazione di Mantovani e di Radunovic. Nel finale A. Oyono con un tacco sfiora il 2-1. Idem Kvernadze con una staffilata da fuori area. Lo stesso attaccante georgiano realizza il gol (secondo stagionale) della bandiera raccogliendo il rinvio sbagliato di Radunovic. Una rete amarissima.