Marchizza si riprende il Frosinone

La stagione scorsa è stato uno dei pilastri dell’ottimo girone d’andata dei giallazzurri. Il suo infortunio ha coinciso con la flessione della squadra. A Fiuggi ha firmato il primo gol stagionale dei canarini: quasi un segno del destino dopo uno stop di 8 mesi. Vivarini ritrova un elemento d’esperienza, qualità e duttilità. Destinato a diventare di nuovo un punto fermo

Alessandro Salines

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Secondo la teoria della sincronicità di Jung le coincidenze non esistono o meglio non sono casuali. A rileggere la breve storia di Riccardo Marchizza al Frosinone non si può dare torto al noto psicanalista svizzero. Il terzino romano, arrivato un anno fa dal Sassuolo, è stato uno dei punti di forza della squadra di Di Francesco nel girone d’andata. Poi quel maledetto infortunio ha coinciso guarda caso con l’inizio della flessione del Frosinone. Il rientro solo in panchina, la retrocessione.

“Continuo a credere che dalle grandi delusioni nascono i più grandi successi”, ha sottolineato subito dopo la sconfitta con l’Udnese. Ora Marchizza è tornato e si è ripreso il Frosinone firmando il primo gol stagionale nel test d’esordio col Mondragone. Il tecnico Vincenzo Vivarini ritrova un giocatore importante in vista di una stagione che si preannuncia complicata.

A proposito di concidenze

Marchizza in azione (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Marchizza è rientrato mercoledì nella prima amichevole fiuggina contro il Mondragone. In pratica non giocava una partita vera dal 26 novembre col Genoa (2-1 per i ciociari) quando si è infortunato al retto femorale sinistro con conseguente intervento chirurgico eseguito dal professor Lasse Lempainen, chirurgo ortopedico dell’ospedale Pihlajalinna a Turku in Finlandia. Un’ assenza pesantissima che ha penalizzato non poco il cammino del Frosinone. Solo una coincidenza? Difficile dirlo, un giocatore non fa una squadra ma di sicuro l’impatto di Marchizza è stato sin da subito positivo. Il terzino ex Sassuolo e Roma è diventato un titolarissimo contribuendo al grande avvio dei giallazzurri. Padrone della fascia sinistra, puntuale in difesa e arrembante nella metà campo avversaria. Specialista negli assist (4 a referto). Con lui in campo 18 punti in 13 giornate, un ottimo decimo posto davanti a Lazio e Torino e a 2 lunghezze dall’Europa. In un gruppo giovane ed inesperto la sua defezione ha spostato tanto.

Marchizza ed i suoi compagni la scorsa stagione

“Peccato per il lungo stop, fin dal primo giorno ho capito che quest’anno ci saremmo divertiti – ha scritto Marchizza in un recente post pubblicato su instagram – È iniziato questo campionato e nulla sembrava potesse fermarci. Era tutto così magico, il ruggito dello stadio all’ingresso, il boato della curva ad ogni gol, gli assist. Tutto troppo bello. Poi a dicembre quel maledetto infortunio. Voglio ringraziare soprattutto i miei compagni, il mister e il suo staff. Grazie al direttore Angelozzi e al presidente Stirpe. Grazie ai tifosi per il sostegno. Siamo stati a 180 secondi dalla storia, sarebbe stato il punto più alto di questo club. Abbiamo sognato tanto, ma non sempre i sogni si realizzano e hanno il lieto fine. Solo chi vive tutto questo può capire cosa si prova. Continuo a credere che dalle grandi delusioni nascono i più grandi successi”.

Un pilastro nel nuovo Frosinone

Vincenzo Vivarini

Al netto del mercato che può sempre riservare sorprese (Marchizza potrebbe liberarsi tramite clausola rescissoria), il terzino è destinato a diventare un punto fermo anche nel Frosinone di Vivarini. Un leader in campo e fuori dove la sua esperienza sarà preziosa in una squadra che si preannuncia ancora una volta molto giovane. Marchizza ha mostrato grande senso d’appartenenza: non a caso nel finale di campionato è andato sempre in panchina (pur non giocando mai) per stare vicino ai compagni ed incitarli.

Dal punto di vista tecnico, l’allenatore potrà contare su un terzino di grande qualità. Marchizza potrà essere utilizzato anche in un’eventuale difesa a 3 sul centrosinistra o addirittura da quinto di centrocampo. Insomma la famosa duttilità che nel calcio moderno rappresenta il valore aggiunto per un giocatore.

Già nell’amichevole col Mondragone, Riccardo ha lanciato segnali incoraggianti. Schierato da terzino sinistro nel 4-3-3 disegnato da Vivarini, ha disputato un primo tempo di spessore. Segnando anche 2 reti che regalano morale. Il primo con un ottimo inserimento sulla fascia sinistra ed un diagonale chirurgico. Il secondo grazie ad un perentorio colpo di testa su corner.

Forse è proprio vero: le coincidenze non esistono.