Buon compleanno Baggio, il campione con cui voleva giocare Guardiola

 

di MARCO GABRIELE
già Arbitro Can Serie A
Commentatore sportivo

 

 

Buon compleanno Campione.

Non tutti sanno che Pep Guardiola, a 30 anni, chiamò il Brescia dicendo «Voglio giocare con Roberto Baggio». Ho avuto la fortuna di arbitrare quel Brescia nel quale a centrocampo spaziava anche Andrea Pirlo e in attacco Luca Toni.

La cosa più difficile da fare, quando si era al limite dell’area e Baggio aveva il pallone tra i piedi, era riuscire a trovare una posizione che non doveva essere distante ma neanche d’intralcio, per come si muoveva il Codino. Le due cose contemporaneamente erano pressoché impossibili.

In tante occasioni ho apprezzato il Campione. A Lecce invece, ho conosciuto l’Uomo. Ho arbitrato una partita iniziata in un clima surreale, qualche giorno prima era morto per un incidente stradale Vittorio Mero un compagno di squadra dei giocatori del Brescia. Mentre eravamo nel tunnel che portava al campo, prima del fischio d’inizio, Baggio mi ha chiesto se gli concedevo dopo il minuto di raccoglimento, trenta secondi. Non sapevo cosa aveva intenzione di fare: aveva in mano la maglietta di Mero. Ho acconsentito senza pormi il problema. Prima di iniziare la partita l’ha messa a terra, ha chiamato tutta la squadra allenatore e panchina compresa, si sono abbracci e messi in cerchio intorno alla maglia. Hanno pregato e a loro ci siamo uniti tutti, tifosi del Lecce compresi, abbiamo iniziato la partita in clima surreale tutti con una lacrima.

Sulla panchina del Brescia c’era Carletto Mazzone, Baggio aveva fatto una partita superlativa. A 10 minuti dalla fine sul 3 a 1 per il Brescia lo ha sostituito. Aveva percepito quello che voleva il pubblico. Nonostante il risultato, il Codino è uscito con tutto lo stadio i piedi ad applaudirlo.

È stato un piacere conoscere il Campione ancor più l’Uomo.

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