Marino spinge il Frosinone al massimo (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Il tecnico presenta la sfida attingendo anche alla memoria: “Se solo ricordiamo l’andata…”
Marino spinge il Frosinone al massimo
“Il Verona è forte, tante le incognite. I ragazzi sanno che ci vuole massima attenzione”

 

FROSINONE – Appuntamento alle 12, l’orario deputato per la conferenza stampa di Pasquale Marino. E non è un mezzogiorno di fuoco, al contrario. Marino con l’orecchio a terra come gli indiani sente che l’avversario si avvicina ma è tranquillissimo. O almeno è bravissimo a far trasparire grande tranquillità ed ottimismo: «Gli allenatori debbono essere sempre ottimisti. Io sono comunque fiducioso anche per il lavoro dei ragazzi durante la settimana, per l’attenzione che hanno messo come sempre negli allenamenti. E’ chiaro che in partite contro avversari di spessore ci sono tante incognite. E quindi non mi sento di fare pronostici».

 

Le motivazioni di fronte ad un Verona è praticamente inutile andarsele a cercare. Un Verona che il tecnico giallazzurro preferisce non giudicare: «Mi piace giudicare il lavoro che facciamo noi in relazione alla gara che andiamo a giocare. L’avversario è di valore e la partita è da affrontare con tutte le attenzioni del caso, curando i minimi dettagli. E poi – qui Marino riesuma la gara di andata – quella con il Verona dell’andata è una gara difficile da dimenticare. Ci ha lasciato dentro un po’ di rabbia. Per fare un paragone, come è stato con l’Entella (con la differenza che contro i liguri non c’è più confronto, ndr). Abbiamo l’obbligo di fare il massimo, come abbiamo fatto sempre».

 

Meglio incontrare il Verona di oggi o quello che aveva aperto un varco di prepotenza in testa alla classifica? Delle due correnti di pensiero, Marino sceglie la condizione attuale dei veneti. Con opportuni distinguo: «Se il calendario ci avesse messo di fronte un Verona che non aveva perso terreno, oggi si sarebbero trovati davanti a noi. E allora è preferibile incontrarlo adesso, in questa loro condizione attuale. Ma al di là di questo discorso, il valore della squadra avversaria c’è. E momenti di pausa durante una stagione ci sono sempre. Come è accaduto lo scorso anno per il Crotone e per il Cagliari ad esempio, che hanno dominato il campionato. Il Verona ha vissuto un momento di flessione, hanno abbassato la media punti in questa fase della stagione mentre a noi è capitato in avvio. Non bisogna cullarci che hanno fatto meno punti di noi. E’ importante fare più punti possibili a prescindere dall’avversario che incontriamo».

 

Marino gioca chiaramente a non svelare mosse e segreti. «Come li affrontiamo? Loro hanno questa predisposizione all’aggressività anche sulla trequarti, vedremo come opporci. Non mi piace dare questo vantaggio, credo sia normale non dire cosa faremo, dove e quando…».

 

La solidità difensiva del Frosinone è un punto di ripartenza nel ritorno. «Noi siamo contenti certamente, grazie anche a qualche modifica nell’assetto tattico e in qualche singolo senza però dimenticare che alla fine dell’andata noi eravamo secondi. Poi ci sono stati degli infortuni che ci hanno portato a modificare qualcosa.

 

«Quanto alla difesa – prosegue Marino – in questo girone di ritorno abbiamo preso 2 gol con l’Entella quando eravamo in 10 uomini (ed era uscito Daniel Ciofani, ndr). Da quel momento abbiamo preferito dare più solidità in mezzo al campo ma quella solidità ci deriva anche dal lavoro degli attaccanti. Nelle ultime partite abbiamo rischiato sempre meno, a parte con il Brescia quando abbiamo corso dei pericoli ma su calci piazzati. C’è stata una crescita importante esperiamo sia utile anche domani. Loro hanno un attacco forte, un parco giocatori straordinario. E’ fondamentale ci sia la massima attenzione. Contro quei giocatori non puoi distrarti».

 

Quattro squadre di vertice, discorso promozione racchiuso a loro? «Presto per dirlo, per fare queste valutazioni. La B ha una caratteristica: possono venire fuori altre squadre che nel frattempo hanno trovato una solidità migliore. Io penso al Bari, allo Spezia che hanno dato segnali importanti. Bisogna che ci sia una continuità di prestazioni per arrivare fino in fondo. E l’obiettivo delle squadre che sono in alto e di quelle che vogliono accelerare per rientrare nel giro».

 

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