Mira sballata e salvezza in bilico: per il Frosinone un finale thrilling

Contro il Cittadella la squadra giallazzurra prevale nei numeri ma non concretizza con soli 4 tiri nello specchio della porta su 22. Bianco e soci restano padroni del proprio destino però dovranno fare risultato a Palermo ed in casa del Sassuolo

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Il Frosinone, all’ultima in casa stagionale, ritrova l’undici titolare dopo l’ampio turnover di Pisa ma, contro un Cittadella in piena crisi di risultati non va oltre il pareggio, salutando lo Stirpe (play-out permettendo) che, a fine match, torna a a contestare. I ciociari passano in vantaggio nella prima frazione con Ambrosino, che prima si fa ipnotizzare dal dischetto da Kastrati e poi, sulla ribattuta, sblocca il match. Gli uomini di Bianco, però, non riescono a sfruttare l’inerzia di un match girato favorevolmente, non riuscendo praticamente quasi mai a rendersi realmente pericolosi per trovare il gol della sicurezza.

Nel secondo tempo i ritmi si abbassano ulteriormente con il Cittadella che, alla prima occasione utile, sfrutta una disattenzione difensiva di Monterisi trovando il gol del definitivo pareggio con Okwonkwo. A nulla serve il forcing finale dei giallazzurri che chiudono il match in avanti, non riuscendo a sfruttare, però, due buone occasioni da gol con Begic e Ghedjemis.vOra la situazione in classifica si complica e non poco, con i ciociari che si giocheranno tutto nelle ultime due sfide lontano dallo Stirpe contro Palermo e Sassuolo.

Il dominio nei numeri non basta

Nella prima frazione di gioco, dopo un breve exploit del Cittadella con l’occasione per Rabbi, il Frosinone prende in mano il pallino del gioco, chiudendo gli avversari nella propria metà campo e creando numerose occasioni da gol, fino all’occasione del vantaggio con Ambrosino. Nel secondo tempo i ritmi si abbassano e, nonostante il triplice cambio di metà frazione con cui Bianco cambia completamente il volto all’attacco, la storia non cambia.

Una mischia in area del Cittadella (Foto © Mario Salati)

Anzi il Cittadella si rifa avanti e, appena 9′ dopo, trova il gol del definitivo pareggio. I ciociari chiudono il match con più possesso e più tiri verso lo specchio, rispettivamente il 54% e 22 conclusioni, di cui, però, solamente 4 nello specchio della porta di Kastrati (compresa la ribattuta sul rigore). Una mancanza di cinismo e di precisione che continua ad essere uno dei maggiori problemi stagionali della formazione ciociara.

L’errore difensivo complica la questione salvezza

Il centrale Monterisi macchia una buona partita fatta di 8 contrasti vincenti, 2 tiri tentati e 2 tiri bloccati in fase difensiva, con un errore decisamente evitabile di lettura su Okwonkwo che, in una situazione di contropiede gli scappa alle spalle e raccoglie l’assist decisivo di Tessiore prima di incrociare con il destro alle spalle di Cerofolini.

J. Oyono (Foto © Mario Salati)

Partita attenta anche per Bettella, con ben 9 contrasti vinti, uno in meno del leader odierno in questa speciale classifica, Kone. Ottima la partita di Oyono, uno tra i migliori del Frosinone che, con l’uscita anticipata di Marchizza (altra nota negativa della giornata), si carica sulle spalle tutte le scorribande offensive. E chiudendo il match con 51 passaggi riusciti (più di qualsiasi altro giocatore giallazzurro) ma anche 8 duelli vinti e 3 contrasti riusciti.

Kone il più propositivo in zona offensiva

Il centrocampista Kone (Foto © Mario Salati)

L’ivoriano torna titolare dopo due giornate di assenza e prova fin da subito a caricarsi la squadra sulle spalle, sia tecnicamente che dal punto di vista della leadership. Il numero 92 chiude il match con 5 tiri all’attivo (nessuno di questi in porta), 10 uno contro uno vinti, 5 passaggi lunghi riusciti sui 5 tentati e 3 falli subiti.

Un match fatto sì di tanta intensità, ma anche di poca precisione in zona offensiva. Piccolo passo indietro per Bohinen e Vural sul piano dei numeri, con quest’ultimo che paga la marcatura asfissiante del reparto mediano del Cittadella, che bersaglia il turco con 5 falli.

Pesa sul bilancio finale un pizzico di egoismo

Ambrosino si fa parare il primo rigore da professionista (il terzo sbagliato su 9, se consideriamo anche i numeri in Primavera). Un errore che, per fortuna, non grava troppo sul match visto il tap-in vincente dopo la respinta di Kastrati. Dopo quel momento però, l’attaccante ciociaro sparisce un po’ dal campo, non riuscendo più ad incidere in termini di conclusioni verso la porta.

L’attaccante Pecorino (Foto © Mario Salati)

Quello che ci prova di più, tra tutti gli uomini impegnati nel reparto offensivo, è Ghedjemis (subentrato al 64′ ad uno spento Partipilo). Il francese ha sui piedi 4 grandi occasioni tra il 65′ e il 90′, tutte dalla stessa mattonella. Nella più importante, però, il numero 7 canarino pecca di egoismo, cercando la porta anziché servire al centro l’accorrente Pecorino, posizionato decisamente meglio e potenzialmente libero di calciare quasi a porta sguarnita.

Situazione classifica tutta da decifrare

La notizia positiva, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, è che il destino del Frosinone, a due giornate dalla fine del campionato, è ancora nelle mani dei ciociari che scendono in classifica al quindicesimo posto (l’ultimo utile per la salvezza diretta). Allo stesso tempo, risultati delle avversarie alla mano, rimane invariato il divario tra la zona play-out (con Brescia e Salernitana distanti un punto) e la zona retrocessione (con la Samp sotto di 3 lunghezze). I prossimi due match contro Palermo e Sassuolo saranno, quindi, più che mai decisivi per restare in Serie B anche il prossimo anno.

Frosinone-Palermo dell’andata: duello tra Le Douaron e Monterisi

Il match del Barbera quello più pericoloso, con i rosanero reduci da due sconfitte consecutive che hanno complicato la posizione play-off (con appena 1 punto di vantaggio dalle inseguitrici). Il sipario sul campionato, invece, calerà al Mapei Stadium, con i tifosi ciociari che sperano di trovare un Sassuolo sazio dopo la promozione. Insomma, un finale thriller che riporta alla mente i fantasmi della passata stagione, auspicando ovviamente, in un epilogo migliore.