Nesta vuol dare scacco alla… Reggina per ritrovare la via maestra

Sabato allo “Stirpe” sfida contro gli amaranto allenati dall’ex Baroni. I canarini non vincono da 5 turni e puntano ad invertire la rotta per risalire la classifica. Il tecnico giallazzurro rilancerà alcuni titolarissimi che erano stati fermati dal covid e suona la carica

Alessandro Salines

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Tre punti in 5 gare, 2 gol  segnati e 4 subiti. Senza vittorie da 5 turni (l’ultimo successo a Reggio Emilia il 15 dicembre), nono posto a quota 26, 5 posizioni perse in altrettante partite. I numeri sono freddi, spietati e non guardano in faccia nessuno. Neppure in tempi di covid. Il Frosinone, colpito duro le settimane scorse dal virus, ha pagato un conto salato. Basta un dato: prima dell’esplosione del focolaio (14 giocatori positivi) i giallazzurri erano quarti a 2 lunghezze dalla vetta, ora sono noni e fuori dalla zona playoff con la promozione diretta lontana 7 punti. Rientrata l’emergenza, bisogna ripartire per iniziare a recuperare il terreno perduto. Allo “Stirpe” sabato pomeriggio per l’ultima giornata di ritorno sale la Reggina, allenata dall’ex Marco Baroni e reduce da 2 sconfitte di fila.

Alessandro Nesta (Foto: Emiliano Grillotti)

Il Frosinone deve ritrovare la strada maestra e soprattutto il successo. “Ci siamo staccati nell’ultimo mese, abbiamo perso dei punti e dobbiamo recuperare una gara (a Pisa si giocherà martedì 2 febbraio alle 14 ndr) – ha ammesso Alessandro Nesta durante la conferenza stampa pre-partita – Adesso dobbiamo fare uno sforzo per tirarci su. Sappiamo di avere delle responsabilità per aver sbagliato qualche partita ma ci sono state anche gare condizionate da una situazione anomala. Se vogliamo fare un certo tipo di campionato è necessario tornare a fare punti e rimetterci in carreggiata”.

Cuore ed orgoglio non sono bastati

Durante l’emergenza-covid la squadra di Nesta non ha abbassato la testa. Con gli uomini contati ha continuato a giocare senza piangersi addosso rispettando il protocollo e conquistandosi l’apprezzamento di tutti. Ma alla resa dei conti cuore, orgoglio e coraggio non sono bastati. Mancano diversi punti come ha sottolineato lo stesso allenatore. (Leggi anche Frosinone, l’ultimo dribbling al Covid).

Tuttavia c’è da anche rimarcare che Nesta potrebbe migliorare il punteggio conseguito la stagione scorsa al giro di boa. Un anno fa i canarini chiusero l’andata a 27. E quindi con 2 partite da disputare si può sicuramente superare tale quota e riguadagnare posizioni.

I problemi derivanti dal covid sono stati un fattore – sottolinea il tecnico – Se ti mancano 14 giocatori tutti insieme o sono assenti 3 cambia molto. Senza 14 elementi va considerato il tempo che non sono a disposizione e poi c’è un periodo nel quale bisogna far riprendere la condizione. Anche se quel giocatore svolge una piccola attività fisica a casa, c’è comunque un ritardo che è determinante. E se uno lo vuol vedere, lo vede…”.

Le insidie della Reggina

Il Frosinone deve recuperare in attacco

Nesta è consapevole del momento delicato. La partita è difficile e nasconde diverse trappole.

L’allenatore ha grande considerazione degli avversari. “In Serie B tutte le squadre hanno qualcosa o qualche giocatore che insieme possono metterti in difficoltà – sostiene Nesta – La Reggina ha le sue armi, è una squadra fastidiosa che anche al Lecce ha creato problemi. Ha investito molto, ha elementi di esperienza. Sarà una partita con un denominatore comune alle altre: è difficile. Servirà quindi una grande prestazione. Noi dobbiamo ricominciare a fare punti per riprendere il giusto ritmo-campionato”.

Sarà fondamentale in primis ritrovare la via del gol: 2 reti nelle ultime 5 gare è un bottino davvero misero per una squadra che punta in alto. Alessandro Nesta prova a dare una spiegazione. “

In fase offensiva abbiamo degli elementi molto importanti, che collegano i reparti ed hanno un impatto specifico differente rispetto ad altri – osserva – Dobbiamo recuperarli, metterli nelle condizioni giuste e poi credo che faremo qualcosa in più in termini di risultati. E comunque dall’anno scorso è emerso che questa è una squadra che difende meglio e che non farà mai 3-4 gol a partita. Questa è una caratteristica”.

La Reggina a caccia di riscatto

La Reggina in festa

La matricola calabrese sbarca a Frosinone con 2 sconfitte di fila sul groppone ed una classifica (17 punti) che non lascia tranquilli.

La Reggina è partita con ambizioni playoff grazie pure ad un mercato importante (tra tutti l’acquisto del francese Menez, ex Roma). Ma le aspettative finora sono rimaste deluse tanto che la società dopo 12 giornate (10 punti racimolati) è stata costretta a sostituire l’allenatore della promozione Mimmo Toscano con l’ex giallazzurro Marco Baroni.

Con il tecnico fiorentino sono arrivati 7 punti in 5 partite. Ma adesso pesa il doppio ko con Ascoli e Lecce. Fuori casa solo 1 vittoria con 4 pareggi ed altrettante sconfitte. La Reggina segna poco (16 reti) e subisce tanto (25 reti). La formazione amaranto finora si è rivelata fragile e discontinua. Un dato la dice lunga.

È la squadra di Serie B che perde il maggior numero di punti nelle riprese rispetto ai risultati al 45’: -12 il deficit. Non a caso i calabresi sono i più vulnerabili nei 15’ finali, 9 reti subite tra 76’ e 90’, inclusi recuperi.  

Le scelte di Nesta

Alessandro Nesta. (Foto: Mario Salati / Alessioporcu)

Il Frosinone dovrebbe rilanciare nell’undici di partenza i titolarissimi Salvi, Maiello e Rohden.

Modulo 3-5-2 con la variante del 3-4-1-2 quando il centrocampista svedese andrà a ballare tra le linee. L’opzione 4-3-3 invece sembra esclusa anche perché il neo attaccante Millico è out a causa di noie muscolare. Rientrerà anche il portiere Bardi. La difesa dovrebbe essere la stessa di Vicenza con Brighenti, Ariaudo e Syzminski. A destra dunque giostrerà molto probabilmente Salvi mentre Zampano verrà dirottato sul fronte opposto. In ballottaggio pure Beghetto.

In mezzo al campo Maiello in cabina di regina con Rohden e Kastanos (o Gori) nel ruolo di mezzali. In attacco Novakovich e Parzyszek ma c’è anche l’ipotesi Tribuzzi da tenere in considerazione. Oltre a Millico, ancora out Ciano, Baroni e Volpe.

Torna tra i convocati Capuano

Baroni punta su Menez

Marco Baroni tirna allo Stirpe da ex

Marco Baroni torna per la prima volta da ex allo Stirpe: il tecnico ha guidato i ciociari dal dicembre 2018 al giugno 2019, in Serie A, non evitando la retrocessione. Per lui 4 vittorie, 5 pareggi e 13 sconfitte in 22 panchine ufficiali.

Per la sfida di Frosinone recupera il centrocampista Crisetig (altro ex) ma l’elenco degli assenti è sempre lungo (Gasparetto, Marcucci, Vasic, Charpentier, Rivas, Farroni e De Rose, quest’ultimi 2 dovrebbero essere ceduti). Aggregati i baby Rechichi e Domanico.

Baroni disegnerà un 4-2-3-1. Tra i pali il brasiliano Nicolas, uno dei rinforzi del mercato invernale. La linea difensiva dovrebbe annoverare Del Prato, Loiacono, Cionek e Di Chiara. In mediana la coppia Crisetig-Bianchi è quella più indicata. Sulla trequarti quasi sicuramente toccherà a Situm, Folorunsho e Micovschi. Davanti Menez sembra favorito su Denis. E proprio il francese sarà l’osservato speciale di Baroni dopo il rigore fallito col Lecce.

I rigori si sbagliano – dice Baroni – Jeremy deve dare un segnale alla squadra e a se stesso. Giocatori così hanno orgoglio personale, non serve neanche richiamarli. Tocca a lui e deve dimostrare di esserci”. L’allenatore è fiducioso. “Sappiamo  – chiosa il trainer – che tutti vogliamo fare un risultato importante, però non ci deve essere spazio a recriminazioni per il passato. Testa al lavoro”.