Nostalgia canaglia, Frosinone riabbraccia mister promozione Grosso

Sabato allo “Stirpe” la sfida contro la capolista Sassuolo guidata dal tecnico della terza promozione in Serie A. Sarà una partita speciale: l’allenatore ha legato il suo nome ad una delle imprese più belle della storia giallazzurra. Due anni e mezzo, 86 panchine ed un crescendo rossiniano di emozioni. “Mi avete dato amore, occuperete sempre un posto speciale nel mio cuore”, ha scritto su un post il giorno del suo addio

Alessandro Salines

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E’ quel posto speciale che occuperà sempre un posto speciale nel suo cuore. Non è una filastrocca o un bisticcio di parole ma è quello che rappresenta Frosinone per Fabio Grosso, tecnico della capolista Sassuolo. L’ex campione del mondo 2006 sabato tornerà allo “Stirpe” per la prima volta da avversario e sarà molto di più del classico grande ex di giornata. Grosso ha legato il suo nome ad una delle imprese più belle del Frosinone. Ha scritto la storia e dipinto un capolavoro a forma di Serie A: è stato il tecnico della terza promozione in A a suon di record e primo posto in classifica. “Grazie, occuperete sempre un posto speciale nel mio cuore”, ha scritto sui social il giorno del suo addio.

E sabato le emozioni non mancheranno quando rimetterà piede sul manto dello “Stirpe” e chissà se non sbaglierà panchina. Di sicuro ritroverà amici, dirigenti (su tutti il suo “mentore” Guido Angelozzi), qualche giocatore del suo corso (Garritano, Canotto, Monterisi, Gelli, A. Oyono, Szyminski e Kalaj) ed il presidente Maurizio Stirpe (“Il pres che mi ha regalato tanta fiducia e serenità“). Soprattutto riabbraccerà i tifosi che gli tributeranno il giusto riconoscimento. Una partita del cuore, dai sentimenti forti.

Due anni e mezzo di emozioni.

Fabio Grosso è stato uno degli allenatori più importanti della storia del Frosinone. Non solo per la promozione in Serie A affiancando così Roberto Stellone e Moreno Longo. Il tecnico abruzzese è stato l’allenatore giallazzurro con più panchine (86) in Serie B e il secondo tecnico dell’era Stirpe, alle spalle di Roberto Stellone. In due anni e mezzo (da marzo 2021 a giugno 2023) ha conquistato 150 punti, 42 vittorie, 24 pareggi e 20 sconfitte con 141 gol fatti ed 89 subiti.

Il Frosinone di Grosso festeggia promozione e primo posto

Ma al di là dei numeri, Grosso ha saputo riaccendere in un momento delicato l’entusiasmo della tifoseria con cui ha creato un feeling speciale (“Mi hanno fatto sentire a casa, ho ricevuto amore”). Ha trasmesso orgoglio, senso d’appartenenza e determinazione. Ed ha regalato un gioco bello e coraggioso che ha infiammato i supporters. Un tecnico con grande cultura del lavoro, bravo ad incarnare la filosofia della società che punta ad un calcio sostenibile. Grosso comunque ha dato tanto ma ricevuto altrettanto: a Frosinone ha avuto massima fiducia e si è rilanciato dopo alcune esperienze poco fortunate.

Un crescendo rossiniano e l’addio

Fabio Grosso e Guido Angelozzi

E’ arrivato a Frosinone nel marzo del 2021 al posto di un altro ex campione del mondo come Alessandro Nesta. Voluto fortemente da Guido Angelozzi, suo scopritore quando giocava al Chieti in C. Squadra in difficoltà e in zona retrocessione. Accolto con diffidenza a causa di esperienze passate poco felici, Grosso ha fatto ricredere gli scettici: salvezza con 2 turni d’anticipo e 50 punti. Confermato, l’anno seguente ha sfiorato i playoff mettendo in mostra un gioco spumeggiante e lanciando diversi giovani come Gatti (ceduto alla Juve).

Il difensore Gatti, uno dei giovani valorizzati da Grosso al Frosinone

Il capolavoro la stagione 2022-2023: campionato dominato, promozione e primato. Dopo il trionfo, l’addio clamoroso malgrado l’offerta della società di un contratto biennale. Vedute differenti nella programmazione della Serie A. Grosso, dopo un periodo alla finestra, ha allenato in Francia al Lione dove aveva giocato. Prendendo il posto di Laurent Blanc. Parentesi breve, poco fortunata ed esonero il 23 novembre. Nell’estate scorsa la chiamata dal Sassuolo per rilanciare la squadra dopo la retrocessione. E finora missione più che compiuta.

Sabato il ritorno in Ciociaria

Fabio Grosso

Scenderà allo “Stirpe” da primo della classe. Il suo Sassuolo è al comando con 37 punti e reduce dal poker rifilato alla Sampdoria. Una formazione schiacciasassi capace di segnare 36 reti (miglior attacco del torneo), imbattuta in trasferta ed in serie positiva da 12 giornate con le ultime 5 vinte. Ma non sarà una passeggiata per la capolista che affronterà un Frosinone rigenerato dalla cura-Greco: 2 vittorie di fila, 10 punti in 7 partite.

Leandro Greco

“Sabato ci attende una partita difficile, conosco benissimo l’ambiente e la squadra che ci aspetta – ha osservato Grosso dopo la vittoria con la Sampdoria – Quindi dobbiamo essere bravi a mettere da parte quello che sta succedendo e prepararci al massimo per affrontare un’avversaria che sicuramente ci creerà delle difficoltà. Però abbiamo le qualità, se riusciamo a esprimerci al massimo, per superare anche questo scoglio”. E poi Grosso sa benissimo che a Frosinone il fattore-campo può diventare decisivo. Dulcis in fundo potrebbe incrociare il figlio Filippo, centrocampista della Primavera, nel giro della prima squadra (con la squalifica di Darboe è in odore di convocazione).

E’ quel posto speciale che occuperà sempre un posto speciale nel suo cuore.