Otto squadre in 4 punti: la salvezza è sempre più un rebus

A 4 giornate dalla fine, la lotta per non retrocedere diventa ancor più ingarbuglliata. Ben 5 formazioni ferme a 35. Il Frosinone, imbattuto da 10 gare, compie un altro piccolo tanto importante step verso il traguardo. I numeri della sfida con lo Spezia

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Soffrendo fino alla fine, il Frosinone guadagna un punto d’oro contro uno Spezia impegnato nella lotta promozione e allunga in classifica sulle inseguitrici: ora la salvezza è sempre più vicina. Il mattatore del match Bohinen porta due volte in vantaggio i ciociari che, però, si fanno recuperare prima da una gran botta da fuori area di Bandinelli (al primo gol stagionale) e poi, in un secondo tempo di estrema sofferenza, dal colpo di testa di Pio Esposito.

Gli uomini di Bianco raggiungono la doppia cifra nelle partite senza sconfitta, consolidando il dodicesimo posto e raggiungendo quota 39 in classifica. Uno step tanto piccolo quanto importante verso una soglia salvezza che, considerando i risultati delle altre pericolanti, ora, è sempre più vicina.

I giallazzurri resistono all’arrembaggio

Cerofolini ed Ambrosino (Foto © Mario Salati)

Nella prima frazione regna l’equilibrio nei numeri, con il Frosinone che per due volte passa in vantaggio grazie alla doppietta di Bohinen, la prima in carriera in partite ufficiali. Per il resto 5 tiri a testa e un possesso palla favorevole allo Spezia con il 67%. Nel secondo tempo rientrano meglio gli ospiti che, nei 45′ di gioco, riescono a concludere per ben 16 volte verso lo specchio della porta ma, nonostante un Cerofolini attento in almeno tre occasioni, riescono a trovare il pari con il colpo di testa di Pio Esposito, al 15º gol stagionale.

Predominio territoriale ospite anche sotto il punto di vista dei passaggi riusciti, con lo Spezia che sfiora quasi la perfezione con 432 scambi sui 499 tentati contro i 163 messi a segno dai ciociari su 229. A favore degli uomini di Bianco, considerato soprattutto il secondo tempo di apnea a livello difensivo, le voci riguardanti i contrasti vinti (pari al 70%) e i rinvii difensivi (32 contro gli 11 dello Spezia).

La difesa regge bene, Lucioni paga l’unico errore

Il difensore Lucioni

Nonostante l’enorme mole di attacchi dello Spezia nella seconda frazione, la difesa ciociara non rischia quasi mai, facendosi trovare quasi sempre attenta. L’unica disattenzione, se così si può chiamare, viene pagata a caro prezzo, con Lucioni che si fa anticipare sul tempo da Esposito in occasione del gol del definitivo 2-2. Partita di sacrificio anche per i due esterni, Oyono e Marchizza, quasi mai pericolosi in zona offensiva in termini di cross e occasioni create. 

Bohinen “man of the match”: 2 gol pesantissimi

Emil Bohinen (Foto © Mario Salati)

Il norvegese si trasforma in bomber, realizzando la sua prima doppietta in un match ufficiale. Prima raccoglie il preciso cross di Ghedjemis e insacca alle spalle di Gori con un preciso colpo di testa, poi si esibisce in uno splendido tiro dalla distanza che toglie le ragnatele dal sette. Un match arricchito anche dalla solita presenza e costanza sia in fase di costruzione che di supporto alla linea difensiva con, rispettivamente, 7 palloni recuperati e un buon (seppur ampiamente sotto la propria media stagionale) 78% di passaggi riusciti. Continua a non brillare Vural, mai dentro il match nei 67′ minuti giocati. Il turco, con i suoi 16 tocchi del pallone, è il giocatore dell’undici iniziale meno cercato dai compagni.

L’attacco non brilla, Kvernadze spreca il gol-vittoria

Dopo i due gol consecutivi contro Brescia e Sampdoria, Ghedjemis trova anche il suo primo assist stagionale, disegnando una traiettoria perfetta per la testa di Bohinen. Oltre a quello, però, poco o nulla nella sua partita che non verrà ricordata di certo come una delle sue migliori prestazioni in maglia giallazzurra. Da matita rossa, invece, l’errore di Kvernadze che, a 10 minuti dalla fine, sfrutta un errore della retroguardia spezzina e si trova a tu per tu con Gori che esce bene sul georgiano costringendolo ad alzare troppo la traiettoria che si spegne oltre la traversa.

Di Stefano, entrato nella ripresa

Un’occasione gigante non sfruttata che avrebbe regalato quasi sicuramente tre punti pesantissimi al Frosinone. Leggermente sotto la sufficienza anche la prova di Ambrosino, al ritorno da titolare dopo tre subentri a gara in corso. L’ex Napoli chiude il match con appena un tiro tentato che, subito dopo il vantaggio di Bohinen, lambisce il palo difeso da Gori.

A 4 turni dalla fine il rebus salvezza sempre più fitto

Le vittorie di Salernitana e Reggiana, in attesa del match di domani che vedrà impegnato il Sudtirol in casa contro la Juve Stabia, accorciano ancora di più la classifica nelle retrovie. Il Frosinone, al momento, è in pole position nel mini-campionato tra le squadre in corsa per la salvezza. Dietro i canarini, dodicesimi e a 39 punti, il più classico traffico dell’ora di punta, con ben 8 formazioni (Frosinone compreso) in appena 4 punti e addirittura 5 appaiate a 35 punti. Insomma, un rebus ancora difficile da risolvere.

Il tecnico Bianco

La strada che divide le squadre dal traguardo finale dista ormai quattro tornanti, con dei match che cominceranno a pesare come macigni sul bilancio complessivo. Il prossimo appuntamento per gli uomini di Bianco sarà contro il Pisa, con un piede e mezzo in Serie A dopo la vittoria a domicilio contro il Brescia. In ogni caso però, visti i 9 punti di vantaggio sullo Spezia, terzo, ma gli scontri diretti a sfavore, non sarà facile festeggiare già la promozione già giovedì.