Con gli esoneri di Bisoli e Valente (sostituiti da Mandelli e Zaffaroni) sono 6 gli avvicendamenti. Cittadella, Cremonese e Frosinone hanno avuto segnali di ripresa ma per raggiungere i rispettivi obiettivi devono accelerare. Anche la Sampdoria finora non ha innescato il turbo malgrado Sottil sia subentrato a Pirlo dopo 3 giornate
Venghino, signori, venghino, la giostra delle panchine si è rimessa a girare. L’ultimo turno ha fatto scendere dalla ruota Pierpaolo Bisoli e Federico Valente, esonerati da Modena e Sudtirol. A bordo sono saliti Paolo Mandelli e Marco Zaffaroni. Sono 6 gli allenatori licenziati dopo 12 giornate. Come la stagione scorsa, 4 in meno rispetto a 2 campionati orsono quando erano stati 10 i tecnici sollevati dall’incarico alla dodicesima. Ma finora qual è stato l’effetto del cambio di allenatore?
Piccoli miglioramenti ci sono stati a Frosinone (Greco per Vivarini), Cittadella (Dal Canto per Gorini) e Cremonese (Corini per Stroppa). Discorso a parte per la Sampdoria. L’avvicendamento tra Andrea Pirlo e Andrea Sottil è avvenuto dopo 1 punto nelle prime 3 gare. I blucerchiati sono migliorati ma non hanno innescato il turbo. In sintesi si può affermare che finora nessun esonero ha impresso il vero cambio di passo ma bisogna tenere presente il numero delle gare avute a disposizione. Adesso si dovranno valutare gli effetti che si avranno a Modena e Sudtirol.
Gli ultimi esoneri
Nel giro di 2 giorni tra domenica e lunedì sono saltate le panchine di Modena e Sudtirol. A Pierpaolo Bisoli e Federico Valente fatali gli ultimi risultati negativi ed un gioco poco incisivo dopo un avvio di stagione positivo. Il Modena ha affidato la squadra a Paolo Mandelli, tecnico della Primavera che guiderà i gialli fino alla gara con la Carrarese. Poi si vedrà con la sosta che concederà un margine in più per riflettere. Si parla di Attilio Tesser (un ritorno evocato dalla piazza), Leonardo Semplici, Cristian Bucchi e Andrea Pirlo. Bisoli ha pagato il penultimo posto con tanto di peggior difesa (19 gol al passivo) del campionato. Il Modena non vince da 6 partite (3 sconfitte ed altrettanti pareggi).
Il Sudtirol invece ha scelto subito il sostituto di Valente: è Marco Zaffaroni, reduce dalla esperienza negativa alla Feralpi Salò culminata con la retrocessione. L’allenatore italo-svizzero ha scontato le 3 sconfitte nelle ultime 4 giornate ed una difesa colabrodo come il Modena. Zaffaroni esordirà in casa contro il lanciatissimo Sassuolo di Fabio Grosso, secondo a 2 punti dalla vetta.
Dal Canto, Corini e Greco hanno alzato la media
L’avvicendamento dei tecnici ha avuto effetti positivi al Cittadella, alla Cremonese e al Frosinone. Come certificano i dati. Anche se non si può definire un vero e proprio cambio di passo. Piccoli miglioramenti, pur sempre importanti, in attesa di un numero di partite più ampio. Il Cittadella ha ottenuto i benefici maggiori: Alessandro Dal Canto rispetto al suo predecessore Edoardo Gorini ha portato la media-punti da 0.80 a 1,25 grazie ad 1 vittoria, 2 pareggi ed 1 sconfitta. Segnali incoraggianti nella lotta-salvezza in cui sono impegnati i veneti (quart’ultimi a 12).
Anche Eugenio Corini ha fatto meglio di Giovanni Stroppa alla Cremonese che rincorre la zona promozione-diretta. I grigiorossi sono passati da 1,60 a 1,75 con 2 successi, 1 pari e 1 ko. La formazione lombarda è quinta a -7 dal secondo posto. Migliora il Frosinone con Leandro Greco malgrado sia ancora ultimo. I giallazzurri con 3 pareggi di fila hanno alzato la media da 0,80 di Vincenzo Vivarini a 1. Ancora però non basta per uscire dalle sabbie mobili. Serve uno scatto per la salvezza.
Pirlo ingiudicabile, Sottil non spicca il volo
La Sampdoria è stata la prima a cambiare allenatore. Andrea Pirlo è stato esonerato dopo 3 partite in cui ha racimolato solo 1 punto strappato all’esordio a Frosinone. Il club doriano non ha avuto pazienza di aspettarlo. Ma al di là dei risultati probabilmente si era rotto qualcosa e la conferma forse era stata una forzatura.
Tuttavia l’avvento di Andrea Sottil non ha regalato lo scatto sperato. I blucerchiati in 9 gare hanno conquistato 14 punti (1,55 di media; 4 vittorie, 3 sconfitte e 2 pareggi), sono noni fuori dai playoff e lontanissimi (-10) dalla promozione diretta.
Cambiare allenatore conviene?
Una risposta da un milione di dollari. Ogni situazione è diversa e non ci sono certezze. In Serie A ad esempio la tendenza è cambiata tanto che l’unico esonero è arrivato dalla Roma che ha licenziato Daniele De Rossi ed ingaggiato Ivan Juric già finito sulla graticola. Mentre le altre 19 “sorelle” continuano a dare fiducia agli allenatori ingaggiati ad inizio stagione.
Tornando in Serie B, la stagione scorsa solo 7 squadre su 20 (Reggiana, Parma, Venezia, Catanzaro, Pisa, Cittadella e Sampdoria) non hanno esonerato l’allenatore e alla fine 2 sono state promosse (Parma e Venezia), altrettante hanno disputato i playoff (Catanzaro e Samp) e le rimanenti 3 (Reggiana, Cittadella e Pisa) si sono salvate tranquillamente. Il Bari che ha cambiato 3 tecnici (Mignani, Marino e Giampaolo) ha evitato la C al playout contro la Ternana, mentre Lecco, Feralpi e Ascoli sono retrocesse direttamente. Insomma la sensazione è che l’esonero debba essere un’estrema ratio mentre la continuità resta sempre la strada migliore da percorrere.