[RIVOLUZIONE] Dopo sette giornate, al comando 4 delle 12 squadre che in estate hanno cambiato allenatore. Sottil, Inzaghi Alvini e Stroppa decisivi per le sorti di Modena, Palermo, Frosinone e Venezia. Premiate le scelte delle società che hanno voltato pagina per riscattare stagioni poco fortunate
La rivoluzione delle panchine finora ha pagato moneta pesante. Dopo la settima giornata e la seconda sosta stagionale comandano 4 delle 12 squadre che in estate hanno cambiato allenatore e quindi progetto tecnico. Ed allargando il discorso la zona playoff conta ben 6 formazioni con mister nuovi.
Insomma almeno finora la discontinuità in panchina si è rivelata vincente a dispetto della vulgata che asserisce il contrario. Tra l’altro gli ultimi 2 posti sono occupati da Mantova e Spezia che invece hanno confermato i tecnici del campionato scorso Davide Possanzini e Luca D’Angelo. Molto probabilmente il cambio di allenatore ha portato idee nuove ed entusiasmo che si sono tradotti in vittorie e punti.
Il Modena sogna con Sottil
La capolista emiliana si è affidata ad Andrea Sottil dopo aver archiviato la parentesi-Mandelli. Un allenatore d’esperienza e di carattere per provare l’assalto alla Serie A. Scelta finora indovinata: il Modena è in testa imbattuto con 17 punti (5 vittorie e 2 pareggi), miglior attacco (13 gol come il Frosinone) e difesa (3 reti incassate al pari del Palermo).

L’ìmpatto di Sottil sul Modena è stato a dir poco importante. C’è un dato che la dice lunga. Solo una volta i gialli hanno avuto un rendimento migliore e si deve tornare al 1934-1935, quando con l’ungherese Richard Klug in panchina avevano 6 vittorie perdendo solo alla 6ª, in casa della Comense. Con 17 punti Sottil si piazza al 2º posto davanti ai 15 di Alfredo Notti nel 1940-41 e a Gianni De Biasi, tecnico nel 2001-2002, dell’ultima promozione in Serie A. “La forza di questo gruppo è la coesione e sentirsi tutti coinvolti – ha rivelato il tecnico – Come nell’ultima partita vinta con l’Entella creiamo tanto e subiamo poco”.
Lo specialista Inzaghi per il Palermo
Il club rosanero, a caccia di rilancio dopo 3 campionati sull’altalena, è andato sul sicuro affidandosi ad uno specialista qual è Pippo Inzaghi. Reduce dalla promozione col Pisa (la seconda dopo quella al Benevento), l’ex bomber ha rinunciato alla Serie A per sposare il progetto del Palermo. Imbattuto, secondo a 2 punti dal Modena che sfiderà alla ripresa, Inzaghi ha saputo toccare le corde giuste al gruppo ed ha riacceso l’entusiasmo tra i tifosi.

“Ho trovato grande cultura del lavoro e poi sono arrivati i rinforzi giusti. La fiducia che ho dato alla squadra è stata ripagata. Il pubblico (col Modena già sono 22 mila gli spettatori ndr) ci sta seguendo a scatola chiusa e quindi non dobbiamo deluderlo”, ha chiosato Inzaghi che ha costruito una squadra solida (miglior difesa con 3 gol subiti), tosta con tante individualità di spicco come il bomber Pohjanpalo (già 4 reti).
Podio a sorpresa per Alvini e il Frosinone
Dopo una stagione tormentata con i playout evitati per un soffio, i giallazzurri si sono rilanciati come meglio non potessero. Il Frosinone, terzo a quota 14, è la grande rivelazione della Serie B. E non solo per i risultati ma anche e soprattutto per il gioco. In pochi alla vigilia avrebbero scommesso sui canarini. E’ innegabile che l’avvento del tecnico Massimiliano Alvini (leggi qui Max Alvini e l’elisir di Frosinone) abbia dato una svolta alla squadra ciociara reduce da un campionato con ben 3 allenatori.

Il tecnico toscano ha regalato al Frosinone identità ed una mentalità nuova. Oggi è una squadra solida che crea tanto. Inoltre ha valorizzato giovani come Palmisani (fresco debuttante nell’Under 21), Bracaglia e Grosso. Ed ha rigenerato elementi che finora avevano faticato ad imporsi (su tutti Ghedjemis). La sconfitta col Venezia ha frenato la corsa dei ciociari ma non ha sicuamente inficiato il percorso sostenuto finora. Sabato prossimo col Monza un test fondamentale.
Stroppa per rilanciare il Venezia

Come il Palermo anche il Venezia ha scelto uno specialista in promozioni per ritornare subito in Serie A. Giovanni Stroppa è sbarcato in laguna dopo la vittoria dei playoff con la Cremonese. E’ stata la terza promozione dopo quelle a Crotone e Monza. Il suo Venezia ha un organico di altissimo livello che il tecnico sta plasmando a sua immagine e somiglianza. Il successo col Frosinone ha regalato grandi certezze (terzo clean sheet di fila) dopo un avvio con qualche titubanza. Il Venezia è quarto a quota 12 a pari merito con l’Avellino.
I pronostici sono tutti o quasi per il Venezia data tra le favorite alla promozione diretta. “Siamo in crescita sia dal punto di visto fisico che della qualità di gioco – ha sottolineato Stroppa – Il campionato di Serie B è difficile, forse potremo compiere dei passi falsi e quindi bisognerà essere ancora più bravi nel cercare i dettaglia per poter migliorare”.
Bianco ed Abate in zona playoff
Nonostante le critiche, le attese diverse e le difficoltà di vario genere il Monza di Bianco è settimo a 11. L’ex tecnico giallazzurro, sotto esame dall’inizio della stagione anche a causa del cambio di proprietà, pian piano sembra aver trovato la strada maestra. L’ultima vittoria col Catanzaro ha confermato una certa crescita.

Sabato prossimo a Frosinone sarà una partita fondamentale per saggiare le reali ambizioni dei brianzoli. “Per quanto creato meritavamo di avere più punti a questo punto del torneo – ha detto Bianco – Comunque dobbiamo cercare di restare dentro la zona playoff”.
Ignazio Abate ha raccolto la pesante eredità di Guido Pagliuca (esonerato in queste ore ad Empoli) che in due anni ha condotto la Juve Stabia in Serie B e poi ai playoff. L’ex difensore del Milan, nonostante un organico ridisegnato, non sta facendo rimpiangere il suo predecessore. La Juve Stabia è in zona playoff a quota 10 appaiata alla Carrarese. I campani hanno perso l’imbattibilità solo nell’ultimo turno e giocano un calcio efficace.
Quando i neo tecnici non incidono

Ma la rivoluzione delle panchine non è stata tutta rosa e fiori. L’Empoli ad esempio è in grande difficoltà. Guido Pagliuca, arrivato con grandi aspettative, è stato esonerato in queste ore dopo un avvio deludente con soli 7 punti. Al suo posto tornerà Alessio Dionisi. Inizio deludente per Alberto Aquilani, scelto dal Catanzaro per sostituire Fabio Caserta. I calabresi ancora non hanno vinto e sono fermi a quota 6. Scontato dire che Aquilani sia in bilico se la sua squadra non cambierà passo.

Problemi pure per la neopromossa Entella: il passaggio del testimone da Fabio Gallo a Giuseppe Chiappella non è stato facile con i liguri inchiodati a 6 in zona playout. Difficoltà e playout per Bari e Pescara, guidate quest’anno da Fabio Caserta e Vincenzo Vivarini. I pugliesi comunque nell’ultimo turno hanno battuto il Padova aprendo spiragli di luce. Stesso discorso per la Sampdoria: Massimo Donati (successo di Alberico Evani) ha trovato la prima vittoria e spera che sia la svolta.



