
[LA PARTITA] Il Frosinone non centra il pokerissimo di vittorie pur allungando la striscia positiva (8 risultati). Il 2-2 contro l'ultima della classe non consente lo strappo decisivo verso la salvezza. Calabresi 2 volte in vantaggio con Artistico e Rizzo Penna. Darboe e l'attaccante siciliano firmano le reti giallazzurre
TABELLINO
FROSINONE-COSENZA 2-2
PRIMO TEMPO 1-2
MARCATORI Artistico (C) al 24’, Darboe (F) al 38′, Rizzo Pinna (C) al 44′ p.t.; Pecorino (F) al 52′ s.t.
FROSINONE (4-3-3)
Cerofolini 6,5; A. Oyono 6 (12′ s.t. J. Oyono 6), Monterisi 6, Bettella 6, Marchizza 6 (dal 44′ s.t. Pecorino 7); Vural 5,5 (dal 1′ s.t. Barcella 6,5), Bohinen 6, Darboe 7; Ghedjemis 6, Distefano 5,5 (dal 12′ s.t. Tsadjout 5,5), Kvernadze 7 (dal 23′ s.t. Ambrosino 6)
PANCHINA Sorrentino, Szyminski, Cittadini, Lucioni, Bracaglia, Cichella, Begic
ALLENATORE Bianco 6
COSENZA (3-4-2-1)
Micai 6; Hristov 6, Dalle Mura 6, Venturi 6; Cimino 6 (dal 24′ s.t. Ricciardi 6), Gargiulo 6,5, Florenzi 6,5 (dal 36′ s.t. Ciervo s.v.), Ricci 6,5; Cruz 6,5 (dal 32′ s.t. Kourfalidis 4,5), Rizzo Pinna 7 (dal 24′ s.t. Charlys 6); Artistico 6,5
PANCHINA Vettorel, Baldi, Fumagalli, D’Orazio, Ciervo, Zilli, Kouan, Mazzocchi, Novello
ALLENATORE Alvini 6,5
ARBITRO Cosso di Reggio Calabria 5
ASSISTENTI Bindoni 6-Emmanuele 6
ESPULSI Kourfalidis (C) al 35’ s.t. per gioco scorretto
AMMONITI Florenzi (C), Bohinen (F), Ricci (C), Ricciardi (C) per gioco scorretto; Pecorino (F) per comportamento non regolamentare; Monterisi (F), Lucioni (F) per proteste
NOTE paganti 3.541, incasso di 34.191,00 euro; abbonati 8.168, quota di 76.971,53 euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 0-0. Angoli 6-0. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’
Il calcio lo ha inventato il diavolo. E la partita tra Frosinone-Cosenza dello “Stirpe” è un esempio emblematico. Una gara rocambolesca dove il fanalino di coda rischia di vincere in inferiorità numerica sul campo della squadra più in forma del campionato. Questa invece all’ultimo tuffo riesce a pareggiare grazie al primo gol in campionato di Pecorino, attaccante finora sfortunato e reduce da una stagione tribolata a causa di un infortunio serio.
Insomma il diavolo ci ha messo le corna nella sesta sfida-salvezza di fila del Frosinone di Bianco che non centra il pokerissimo di vittorie ma allunga la striscia positiva (8 risultati). Il 2-2 sposta poco per entrambe: il Frosinone non dà lo strappo decisivo verso la salvezza, il Cosenza resta lontano dai playout malgrado il ritorno in panchina di Massimiliano Alvini abbia dato una scossa. Ora per il Frosinone due trasferte di fila difficili a Cesena e Sassuolo.
ANALISI E MOMENTI CHIAVE
Lo scacchiere della sfida
Bianco con il “falso nove” Distefano al posto di Ambrosino che parte dalla panchina. Nel tridente a sinistra rientra Kvernadze, confermatissimo a destra Ghedjemis (2 gol nelle ultime 2 gare). A centrocampo Darboe è il sostituto di Kone (infortunato) con Bohinen regista e Vural mezzala destra. In difesa il solito quartetto: A. Oyono, Monterisi, Bettella e Marchizza. In tribuna Canotto, Partipilo, Di Chiara, Frattali e Palmisani. Oltre Kone, assenti i soliti Kalaj e Koutsoupias. Non convocati per scelta tecnica Biraschi e Lusuardi.

L’Alvini-bis riparte da ben 5 cambi rispetto alla partita persa in casa col Pisa. Un po’ per necessità ed un po’ per scelta tecnica. Il modulo comunque è sempre il 3-4-2-1. In difesa dentro Hristov e Dalle Mura per sostituire gli squalificati Sgarbi e Martino. Venturi invece è la certezza della retroguardia. Sulle fasce le novità Cimino e Ricci che rilevano Ricciardi e l’ex Ciervo. Gli interni sono Florenzi e Gargiulo alle spalle di Cruz e Rizzo Pinna che giostrano sulla trequarti. Terminale offensivo Artistico, nipote d’arte degli ex attaccanti canarini Mario ed Edoardo. Grande assente Garritano, fino a gennaio al Frosinone dove ha militato per 3 stagioni e mezzo vincendo il campionato di B nel 2023, Alvini deve rinunciare anche a Caporale. Al seguito del Cosenza ben 600 tifosi che nonostante l’ultimo posto vogliono spingere la squadra del cuore.
Equilibrio e lampi

Il primo tempo dimostra per l’ennesima volta che non esistono partite scontate. Soprattutto in un campionato incerto come la Serie B. Il Cosenza è vivo e nonostante l’ultimo posto vuole vendere cara la pelle. E mette in difficoltà il Frosinone, la squadra più in forma del momento. La gara comunque viaggia su un equilibrio sostanziale con lampi da una parte e dall’altra. La squadra ciociara soffre l’aggressività del Cosenza che alza il baricentro (il portiere Micai a volte fuori dall’area per palleggiare) intasando la zona centrale del campo.
Lo sfogo di conseguenza è sulle fasce ed il Frosinone può fare la differenza soprattutto a sinistra con Kvernadze che non viene mai raddoppiato ed ha un altro passo rispetto a Cimino e Hristov. E così al 5′ sfonda e serve un buon pallone a Distefano che stoppa male. Il georgiano si ripete all’11’: cross basso pericoloso respinto da Dalle Mura.
Botta, risposta e beffa-Rizzo Pinna
Al primo affondo comunque il Cosenza sblocca il risultato. Al 24′ azione corale partita da Florenzi con Artistico che sigla il vantaggio raccogliendo il cross basso di Cimino servito a sua volta da Rizzo Pinna. Quarto gol nel Cosenza per l’attaccante, sesto stagionale dopo le 2 reti con la Juve Stabia. La reazione del Frosinone non tarda: al 27′ ancora una percussione di Kvernadze a sinistra, scarico per Marchizza, cross su cui Distefano arriva con un attimo di ritardo. Il Frosinone insiste sempre a sinistra: Kvernadze è imprendibile, appoggio a Darboe che appena dentro l’area batte Micai. Seconda rete per il centrocampista gambiano.

Sulle ali del gol il Frosinone va vicino al raddoppio al 40′. Invenzione di Darboe che innesca Ghedjemis a destra. Il francese sprinta e regala un bel pallone a Distefano che spara alto. Capitan Marchizza al 43′ non inquadra la porta dopo una combinazione Ghedjemis-Kvernadze. Nel momento migliore del Frosinone segna il Cosenza. Rizzo Pinna s’incunea centralmente, un rimpallo diventa un assist e il trequartista realizza l’1-2.
Il Frosinone all’assalto, il Cosenza in contropiede
Nella ripresa subito una novità nel Frosinone: dentro Barcella, fuori Vural, mossa che si rivelerà decisiva. La formazione ciociara all’attacco per cercare il pari ma i calabresi non disdegnano di pungere come al 10′ con Florenzi che calcia di poco a lato. Kvernadze prima di essere sostituito impegna Micai. Al 16′ la grande chance sprecata da Tsadjout che calcia addosso a portiere avversario.

Ma il Cosenza è pericoloso e per 2 volte non chiude i conti con Artistico poco cinico sotto porta. Merito pure a Cerofolini bravo a respingere il secondo tentativo dell’attaccante rossoblu. Il Frosinone comunque non molla un centimetro. Tsadjout al 29′ di testa manda alto. Al 35′ il match svolta con l’espulsione di Barcella dopo consulto al Var da parte dell’arbitro Cosso.
Pecorino, mossa della disperazione ma vincente
Il Frosinone vuole approfittare della superiorità numerica e Monterisi al 43′ spara alto da ottima posizione. Bianco getta nella mischia anche Pecorino. Il centravanti siciliano entra con rabbia ed al 47′ conclude lambendo il palo. Ci prova di nuovo Darboe ma niente da fare. Nell’ultimo minuto di recupero però arriva il pari: bel cross di Barcella, Pecorino svetta e con una zuccata rimpallata trova il primo gol in maglia giallazzurra ed evita una sconfitta clamorosa con l’ultima della classe. Una liberazione dopo una stagione tribolata a causa di un serio infortunio al ginocchio.

Finisce 2-2, Bianco resta imbattuto. “Ci sono i nostri demeriti come sempre in questi casi ma i ragazzi sono stati bravi a pareggiarla. E alla fine avrebbero meritato anche di più. La vittoria avrebbe avvicinato all’obiettivo ma non posso rimproverare nulla ad una squadra che ha effettuato un percorso bellissimo”, ha sottolineato il tecnico.