Pensieri & Parole * Il meraviglioso 2017 da buttare del Frosinone (di A. Biagi)

Un 2017 strepitoso sotto il profilo dei numeri per il Frosinone. Ma proprio per questo un anno da buttare: perché ha lasciato i canarini su un palcoscenico che non è il loro.

Alessandro Biagi

Pensieri & Parole a palla lontana dal campo

Tempo di Capodanno, tempo di bilanci, di considerazioni, di valutazioni ed a questa logica non scappa il nostroFrosinone.

Che anno è stato il 2017 per i canarini ed i loro tifosi? A vedere dai numeri dovrebbe essere un anno da incorniciare.

Il Frosinone è la squadra che nell’anno solare ha fatto più punti in serie B, ben 73 in 42 partite disputate, vincendo 19 volte, più di tutte le avversarie, subendo meno sconfitte (7) e con la migliore differenza reti (+18).

Certo il dato non tiene conto delle squadre che la serie B l’hanno più o meno meritatamente salutata. Sicuramente con merito la Spal che nelle sue 21 partite in B del 2017 ha sommato 42 punti, in proporzione molto meglio dei canarini.
È però pensando a chi è salito che il bicchiere diventa mezzo vuoto e sale la rabbia ed il rimpianto per il Frosinone intesa come squadra.

E si perché con questi numeri e con quelli degli avversari, stare qui a parlare di classifiche e statistiche “da serie B” fa male ai tifosi giallazzurri, molto male.

Il Frosinone con questi numeri poteva e doveva stare nell’Olimpo del calcio, la serie A. Invece con lo sciagurato finale di stagione 2016-’17 in serie A c’ha mandato le altre, compreso il Benevento (con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti).

 

Nel 2017 si è perso un treno importante, che la società con meticolosità e professionalità aveva “prenotato”. Forse alla stessa società è mancato solo un po di tempismo e cinismo nel prendere quelle decisioni che avrebbero potuto dare un senso diverso a tutto.

Ma con i se ed i ma non si fa la storia. La storia del 2017 ha sancito che il Frosinone doveva rimanere in Serie B pur meritando altri destini, e noi questo 2017, in maniera provocatoria, lo gettiamo dalla finestra con le cose vecchie e rotte, come simbolo di abbandono per un futuro migliore.

P.S. E’ vero, il 2017 ci ha regalato anche il gioiellino del “Benito Stirpe”, vanto a livello nazionale della operosità e programmazione ciociara. Meriterebbe per questo di essere salvato.

Lo faremo a posteriori, nel 2018, quando la bellissima opera sarà (si spera) completata con le previste infrastrutture e i parcheggi anche per i tifosi, non meno indispensabili degli altri.

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