Piccoli piloti, grandi lezioni: Aci accende i motori della sicurezza stradale

L'evento "Karting in piazza" a Frosinone ha coinvolto 330 bambini in un'esperienza educativa sulla sicurezza stradale. Attraverso corsi pratici e interazioni con le autorità, i giovani hanno appreso l'importanza della responsabilità stradale in un ambiente sicuro e controllato.

Antonella Iafrate

Se è scritto chiaro si capisce

Quando un bambino indossa il casco e sale su un kart elettrico nel cuore della città, non è solo gioco: è futuro che prende velocità. A Frosinone oggi non si è semplicemente corso. Si è imparato a vivere la strada con rispetto, attenzione e consapevolezza.

È partito con il rombo – silenzioso ma potente – dei kart elettrici l’evento nazionale “Karting in piazza”, approdato oggi a Frosinone grazie all’impegno dell’Automobile Club d’Italia e di ACI Frosinone, con il patrocinio della FIA, del Ministero dell’Istruzione, del Comune e della ASL locale.

Nulla è stato lasciato al caso: organizzazione, sicurezza al primo posto e un solo messaggio chiaro per tutti i presenti, dai bambini ai genitori, dalle istituzioni ai curiosi in piazza: la sicurezza stradale inizia da piccoli.

330 bambini, una sola missione

Il circuito per i bambini

Sette scuole primarie, oltre 300 alunni dai 7 ai 9 anni, due giornate di formazione e divertimento controllato: i numeri parlano chiaro, ma a fare la differenza oggi sono stati i volti dei bambini, che hanno prima imparato le “Dieci regole d’oro della sicurezza stradale” e poi messo in pratica le nozioni con i kart su pista, in uno spazio sicuro, controllato e 100% educativo.

Tutti con il casco, tutti sotto l’occhio attento degli istruttori ACI Sport, in una perfetta sinergia tra gioco e responsabilità.

Ad accendere l’interesse dei piccoli – e dei grandi – anche una serie di stand tematici: i Carabinieri, la Polizia Stradale, l’associazione Avess Emergency con la musica del primo soccorso, le autoscuole Ready2Go, le splendide vetture storiche del Mac Valle del Liri. Un vero e proprio villaggio della prevenzione, dove ogni gazebo raccontava una parte di quella che dovrebbe diventare una cultura condivisa: vivere la strada in sicurezza è un dovere quotidiano.

Le istituzioni ci mettono la faccia – e il cuore

Le autorità presenti

Alle 11.30 il momento istituzionale ha raccolto attorno ai bambini un parterre di ospiti d’eccezione. Dal presidente ACI Frosinone Maurizio Federico alla direttrice Celestina Arduini, passando per il questore Pietro Morelli, il sindaco Riccardo Mastrangeli con l’assessore Mario Grieco, il comandante provinciale dei Carabinieri Gabriele Mattioli, il comandante della Polizia Stradale Davide Michelazzo, il delegato provinciale Coni Emanuele De Vita ed il campione di rally Max Rendina.

Un fronte unito per dire, senza retorica: la sicurezza è una responsabilità collettiva. Il sindaco ha puntato dritto sul coinvolgimento emotivo: “Diventate ambasciatori della sicurezza stradale. Rimproverate mamma e papà se fanno i furbi al volante.” E oggi, a vedere lo sguardo serio di chi normalmente pensa a giocare in cortile, sembra che il messaggio sia passato.

Prevenzione e primo soccorso, un binomio vincente

Il campione di rally Max Rendina

Non solo guida sicura, ma anche intervento tempestivo. I volontari di Avess Emergency hanno insegnato ai bambini, con leggerezza e musica, come reagire in caso di emergenza. Un seme prezioso, piantato in un terreno fertile. Perché insegnare il primo soccorso a un bambino oggi può significare salvare una vita domani.

Frosinone, oggi, non ha semplicemente ospitato una manifestazione. Ha costruito un modello. Un esempio di come si possa fare educazione vera, seria e coinvolgente, partendo dai più piccoli. Perché la sicurezza stradale non si impara leggendo un cartello.

Si impara vivendo, con il casco in testa e la consapevolezza nel cuore.