Podio e contropodio di Pordenone – Frosinone 2-0

Podio e contropodio di Pordenone - Frosinone 2-0. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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Podio e contropodio di Pordenone – Frosinone 2-0. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara. (Leggi qui la cronaca della partita: Il Pordenone gioca 3 minuti: bastano per vincere 2-0)

PODIO

Kastanos

Porta la sua firma l’unica conclusione in porta del Frosinone al “Guido Tehil” di Lignano Sabbiadoro. Una conclusione al 6’ del primo tempo che impegna a terra il portiere Perisan. Nel 4-2-3-1 è una delle tre mezzepunte alle spalle di Iemmello. Parte a sinistra con licenza d’accentrarsi. Prova ad animare l’azione d’attacco ma non è aiutato da una squadra a dir poco spenta.

Nella battaglia non si risparmia al cospetto di avversari molto decisi e che corrono tanto. Nella ripresa Grosso ridisegna l’assetto e torna a metà campo. Una partita sufficiente nel grigiore generale ma ovviamente può fare molto di più.

Maiello

Macina chilometri confermando l’ottima condizione fisica. Nella formazione di partenza è uno dei 2 mediani nel 4-2-3-1. Si sbatte per cercare d’inventare qualcosa in una squadra in grande confusione. In verità non ci riesce ma almeno garantisce un minimo d’ordine.

La partita è aspra e complicata. I centrocampisti friulani hanno ritmo, grinta e disciplina. E spesso hanno la meglio. Nel secondo tempo agisce da regista nel trio di centrocampo ed è uno degli ultimi ad arrendersi.

Tribuzzi

Dopo la buona gara disputata contro il Cittadella, ci si aspettava una conferma nell’undici titolare ed invece parte di nuovo dalla panchina. Una scelta che ha lasciato perplessi. “A posteriori le scelte sono sbagliate quando le partite non vanno bene – si è giustificato Grosso – Il contrario quando le gare prendono un’altra piega. Avevo pensato di farlo iniziare ma era stato bravo a gara in corso ed avevo così puntato su altri giocatori”.

Entra nella ripresa, si piazza attaccante esterno a destra. Tenta di scuotere la squadra con qualche spunto, è autore di un paio di cross insidiosi. Lotta, litiga con gli avversari ma è chiaro che al Frosinone servirebbe maggiore qualità e pericolosità. Termina il match addirittura da terzino.

CONTROPODIO

Brighenti

Il calcio come sempre dà e toglie a breve giro di posta. Sabato scorso contro il Cittadella era stato il migliore in campo, segnando il gol del pareggio. A Lignano Sabbiadoro invece incappa in un sabato storto.

Il capitano torna al centro della difesa dopo le ultime 2 gare giocate da terzino. Mostra subito tanta incertezza, forse è anche stanchezza. Ed infatti spiana la strada al primo gol del Pordenone lisciando il pallone sul colpo di testa di Musiolik e consentendo così a Ciurria di battere Bardi. In occasione del raddoppio è in ritardo e non riesce a chiudere ancora su Ciurria lanciato in porta da Zammarini.

Finisce il match dolorante per una botta al costato.

Ciano

Grosso lo rilancia nell’undici titolare per cercare di fargli recuperare quella forma che ad oggi manca totalmente. Il fantasista giallazzurro giostra nella batteria di trequartisti ma non riesce a ritrovare un briciolo di smalto. Si distingue soprattutto per alcuni falli ai quali è costretto a ricorrere ogni qualvolta perde palla.

Resta in campo per 45’ e non combina un granché. Un altro giocatore rispetto a quello ammirato nelle stagioni precedenti. Nell’intervallo viene sostituito da Millico.

Carraro

A sorpresa viene schierato dall’inizio nella coppia di mediani dell’inedito 4-2-3-1 disegnato da Grosso. Ribadisce i limiti mostrati in altre partite. Troppo compassato in una partita dove bisogna viaggiare a tremila e mordere le caviglie. E non è un caso che sia lui a farsi anticipare in maniera banale da Zammarini nell’azione del 2-0.

Si presenta con 2 falli dopo 1’45” (quasi un record). Non osa mai nulla, piatto e lento come la manovra giallazzurra. Alla fine dei primi 45’ resta negli spogliatoi ed al suo posto entra Tribuzzi.