Primo tempo-shock, il Frosinone crolla e sotto l’albero ritrova il baratro

Natale triste per la squadra di Greco che a Mantova incassa la seconda sconfitta di fila maturata prima dell'intervallo. Non bastano 2 legni e la rete nella ripresa di Begic. La classifica peggiora: canarini tornano all'ultimo posto

Alessandro Salines

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TABELLINO

MANTOVA-FROSINONE 3-1 (PRIMO TEMPO 3-0)

MANTOVA (4-2-3-1)
Festa; Maggioni, Brignani (dal 24’ s.t. De Maio), Redolfi, Bani (dal 33’ s.t. Panizzi); Artioli, Trimboli; Bragantini (dal 9’ s.t. Galuppini), Aramu (dal 24’ s.t. Wieser) Fiori; Mensah (dal 33’ s.t. Mancuso)
PANCHINA Sonzogni, Botti, Solini, Cella, Muroni, Fedel, Debenedetti
ALLENATORE Possanzini

FROSINONE (3-5-2)
Cerofolini: Biraschi (dal 17’ s.t. Pecorino), Monterisi, Bracaglia; J. Oyono, Barcella (dal 37’ s.t. Vural), Darboe (dal 1’ s.t. Gelli), Begic (dal 29’ s.t. Tsadjout), Marchizza; Ambrosino, Ghedjemis (dal 1’ s.t. Partipilo)
PANCHINA Sorrentino, Lusuardi, Szyminski, A. Oyono, Garritano, Cichella, Canotto, Kvernadze
ALLENATORE Greco

MARCATORI Bragantini (M) al 23’, Trimboli (M) al 38’, Aramu (M) al 45’ p.t.; Begic (F) al 10’ s.t.

ARBITRO Collu di Cagliari
ASSISTENTI Ceolin-Pressato

AMMONITI Darboe (F), Brignani (M), Fiori (M), Wieser (M), Begic (F), Bracaglia (F), Tsadjout per gioco scorretto; Festa (M) per comportamento non regolamentare; Monterisi (F) per proteste

NOTE paganti 1.074, incasso di 9.722 euro; abbonati 5.619, quota di 62.256 euro. Tiri in porta 7-5 (con una traversa e un palo). Tiri fuori 6-6. In fuorigioco 2-2. Angoli 1-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’

La “nuttata” non è passata. Parafrasando la celebre frase pronunciata nella commedia “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo. Se le 2 vittorie di fila con Cesena e Cosenza avevano illuso, il doppio stop contro Sassuolo e Mantova fa calare nuovamente il buio nel Frosinone. D’altronde il tecnico Leandro Greco alla vigilia era stato quasi profetico: “La nostra situazione resta critica, il percorso è lungo, serve pazienza”. Al “Martelli” il Frosinone paga un primo tempo all’acqua di rosa con errori ed una lettura tattica della sfida che lascia a desiderare.

Il Mantova (davvero tosto in casa con 18 punti su 22) gioca al gatto col topo sfruttando i contropiedi e la qualità tecnica di giocatori come Aramu, Mensah e Bragantini. I ciociari, meglio nella ripresa, possono recriminare per i 2 pali colpiti ma è innegabile che il dopo il primo gol siano emersi tutti i limiti di una stagione finora disgraziata. La classifica peggiora dopo le vittorie di Sudtirol e Cittadella: il Frosinone torna all’ultimo posto appaiato a 16 col Cosenza.

ANALISI E MOMENTI SALIENTI

Le mosse di Possanzini e Greco

Le squadre in campo

Il Mantova ruota le pedine in vista anche del trittico di gare ravvicinate. Il tecnico Davide Possanzini evidentemente vuole gestire le energie psico-fisiche. Nel 4-2-3-1 ben 5 le novità rispetto al match pareggiato a Bolzano. In difesa dentro Brignani e Redolfi per Solini e Cella. Bani e Maggioni completano la linea arretrata. I mediani sono Artioli e Trimboli che regalano tanto dinamismo ed equilibrio. Ben 3 volti nuovi dalla cintola in su: Bragantini, Aramu e Fiori al posto di Wieser, Mancuso e Galuppini. La certezza (che certezza) è Mensah che guiderà l’attacco.

Solo un cambio invece nel Frosinone com’era nell’aria. Greco rilancia Darboe (reduce dalla squalifica) al posto di Cichella che va in tribuna. L’intento è quello di garantire al centrocampo maggiore corsa e presenza fisica. Confermati gli altri dieci a partire dal portiere Cerofolini protetto dal trio Biraschi-Monterisi-Bracaglia. Sulle fasce Jeremy Oyono vince ancora una volta il ballottaggio con il gemello Anthony. In mezzo dunque Barcella e Begic oltre Darboe. Seconda la gara di fila per la coppia d’attacco Ghedjemis-Ambrosino. Come anticipato Greco recupera i vari Gelli, Canotto, Tsadjout e Pecorino. Pronti a subentrare in corso d’opera.

Oyono sbaglia, Bragantini no

J. Oyono in azione

Mantova micidiale in contropiede, Frosinone fragile come non mai. Sta tutto qui il primo tempo shock del Martelli con i giallazzurri che incassano 3 reti su altrettante ripartenze dei virgiliani. La batteria d’attacco del Mantova, trascinata da un super-Aramu, ha creato sconquassi nella difesa ciociara spesso e volentieri in ritardo sulle chiusure e scoperta grazie anche ad un centrocampo troppo leggero.

Eppure il Frosinone parte con un discreto piglio, pressando gli avversari sin nella loro area. Ed infatti il Mantova in qualche occasione fa venire i brividi ai propri tifosi con errori nella costruzione dal basso non sfruttati dalla truppa di Greco. Il primo squillo comunque è dal Mantova di rimessa. Preludio a quello che sarà il refrain del match. Al 2’ combinazione Fiori-Aramu e conclusione pericolosa di Bragantini. Il Frosinone però c’è, risponde e colleziona un’occasionissima con J. Oyono: il suo colpo di testa in piena area è troppo centrale e viene parato da Festa. Il Mantova però è cinico e alla prima occasione colpisce duro. Complice l’errore di Biraschi, Aramu e Mensah confezionano il contropiede finalizzato da Bragantini.

Il Frosinone crolla

La gioia dei virgiliani

La formazione ciociara sembra essere in partita con il palo di Bracaglia al 32’ su corner di Marchizza. Ma il Mantova quando ribalta il gioco fa male. Tanto male. E così arriva il raddoppio: sul tiro di Fiori, Trimboli trova la deviazione vincente. La squadra di Greco è alle corde e rischia subito dopo il tris. Cerofolini ribatte la conclusione di Fiori servito da Trimboli. Poi al 44’ Aramu spedisce alto. Il fantasista sardo si riscatta un minuto dopo siglando il tris dopo il contropiede imbastito da Artioli e dall’onnipresente Mensah.

Begic riaccende la speranza

Il gol di Begic

Nella ripresa rientra un Frosinone diverso che prova a mettere sotto gli avversari. Gli innesti di Gelli e Partipilo per Darboe (nervoso e gravato da un giallo dopo 12’) e Ghedjemis regalano maggiore verve. Inoltre il Mantova arretra il baricentro e pare voglia accettare di difendersi molto basso. Al 10’ Begic sigla il 3-1 con un tiro a giro dopo un’azione insistita da Partipilo. Sulle ali del gol Partipilo al 13’ impegna Festa. Il Frosinone spinge, tiene palla (40-60 % alla fine il possesso) però non riesce a sfondare. Dall’altra parte il Mantova è sempre temibile e nel giro di 1’ (18-19’) Fiori ed Aramu vanno vicini al poker.

Greco getta dentro l’artiglieria pesante: Pecorino prima e Tsadjout poi, reduci da un’assenza di 3 mesi. Malgrado le 4 punte e con il passare dei minuti, il Frosinone non pare avere la lucidità per ribaltare il risultato. Servirebbe un episodio come il palo timbrato da Ambrosino su punizione al 40’. Niente da fare. Titoli di coda con il tentativo di Partipilo che non inquadra la porta.

Bragantini e Darboe

Dopo il primo gol siamo usciti mentalmente dalla partita – commenta Greco Mi dispiace, probabilmente non sono riuscito a trasmettere equilibrio e tranquillità. Dobbiamo continuare a lavorare, 20 minuti non spostano il pensiero su questa squadra. Il momento è difficile e lo era anche quando abbiamo fatto 2 vittorie consecutive. Mi meraviglio di chi non si rende conto. So dove siamo partiti e dove dobbiamo arrivare”.