Il dolce ritorno di Longo a Vercelli (di A.Salines)

Alessandro Salines

Lo sport come passione

di Alessandro SALINES
Giornalista
in zona Cesarini

 

 

Grande personalità del Frosinone che passa nonostante l’inferiorità numerica dal 12′ della ripresa
Il dolce ritorno di Longo a Vercelli:
i canarini espugnano il ‘Silvio Piola’
e lanciano un segnale forte al campionato

Decidono le reti di Dionisi (poi espulso) al 16′ del primo tempo e Paganini nel finale di gara

 

 

PRO VERCELLI (3-5-1-1): Nobile; Legati, Jidayi, Konate; Berra (23′ st Bifulco), Germano (17′ st Polidori), Vives, Altobelli (39′ st Rovini), Mammarella; Firenze; Morra. A disposizione: Gilardi, Ghiglione, Barlocco, Grossi, Bergamelli, Bruno, Castiglia, Pugliese. Allenatore: Fusco (Grassadonia squalificato).

FROSINONE (3-4-2-1): Bardi; Terranova, Ariaudo, Krajnc; Paganini (44′ st M. Ciofani), Gori (39′ st Frara), Sammarco, Crivello; Ciano (22′ st Citro), Dionisi; D. Ciofani. A disposizione: Vigorito, Palombo, Russo, Beghetto, M. Ciofani, Volpe, Besea, Errico, Maiello.

Allenatore: Longo
Arbitro: Illuzzi di Molfetta
Assistenti: Robilotta di Sala Consilina (Salerno) e Vecchi di Lamezia Terme.
Quarto uomo: Annaloro di Collegno (Torino).
Marcatore: 16′ pt Dionisi, 38′ st Paganini
Note: spettatori 2718. Espulso Dionisi al 12′ st per fallo di reazione. Ammoniti Morra, Konate. Allontanato al 4′ Varini (direttore sportivo della Pro) per proteste. Recuperi 2′ pt.

 

VERCELLI – L’amarcord di Longo è dolce come i ‘bicciolani’, biscotti tipici di questo spicchio di Piemonte che il tecnico giallazzurro avrà gustato chissà quante volte. Il ritorno dell’allenatore a Vercelli, la famosa capitale del riso, è trionfale. Il suo Frosinone vince al ‘Silvio Piola’ e comincia il campionato col botto. Tre punti pesanti in un catino tra i più pericolosi del torneo dove la stagione scorsa i canarini aveva rimediato due schiaffi. Tre punti d’oro in trasferta che valgono doppio in un avvio di stagione che vedrà i canarini esibirsi per oltre un mese lontano dalla Ciociaria (il nuovo stadio ‘Stirpe’ dovrebbe aprire il 30 settembre). Una prova di forza di Ciofani e soci che s’impongono giocando addirittura in inferiorità numerica per quasi tutta la ripresa. I naviganti della serie B sono avvisati.

 

PIANO PARTITA. Il primo Frosinone del campionato non riserva sorprese. Moreno Longo s’affida ai 3 ‘tenori’ sperando nell’acuto vincente e prova il colpaccio con il 3-4-2-1 che durante il precampionato ha ben impressionato. Terranova, Ariaudo (su di lui voci di mercato da Verona sponda Chievo) e Krajnc sono le 3 ‘sentinelle’ davanti al portiere Bardi. A centrocampo Longo non rischia Maiello che va in panchina dopo le noie muscolari accusate nelle settimane scorse. Le mezzali quindi sono Gori e Sammarco che uniscono benissimo quantità e qualità, gioventù ed esperienza. Sulle fasce Paganini e Crivello, rigenerato dalla cura-Longo ed ormai passato avanti nelle gerarchie rispetto al neo acquisto Beghetto. In attacco Dionisi e Ciano alle spalle di Daniel Ciofani in un tridente che promette faville. Assenti gli squalificati Zappino e Soddimo e Brighenti che sta recuperando dopo i noti problemi fisici.

 

LA PRO VERCELLI QUASI A SPECCHIO. Gianluca Grassadonia (squalificato, al suo posto in panca va il collaboratore tecnico Fusco) sfida Longo sul suo terreno e disegna la squadra piemontese con un 3-5-1-1. Vigilia agitata per il tecnico salernitano che lascia a casa il bomber Bianchi e Vajushi per scelta tecnica. Entrambi sono sul mercato. Ce la fa Vives, centrocampista di grande mestiere. Nobile difende i pali con Legati, Jidayi e Konate sulla linea difensiva. Densità in mediana. Germano, Vives e l’ex Altobelli formano il pacchetto centrale. Berra e l’esperto Mammarella sulle corsie laterali. Firenze è la mezzapunta dietro l’unico attaccante, il baby Morra, proveniente dal vivaio del Torino.

 

LA PARTITA. Il giuramento letto da Mammarella, capitano della Pro, ed un minuto di silenzio per le vittime del terremoto di Ischia rendono il prologo della gara ricco di emozioni. Non c’è il pienone al ‘Piola’. Il Frosinone è scortato da un centinaio di fedelissimi. Primi minuti di studio, schermaglie tattiche tra due squadre che si sono studiate a vicenda. Sulle fasce c’è battaglia con Berra e Crivello da una parte, Mammarella e Paganini dall’altra. La Pro Vercelli con una punta sola confida nelle incursioni di Firenze ma anche di Altobelli e Germano. Vives è in cabina di regia. Dopo 12′ il primo sussulto: Ciano segna ma l’arbitro annulla per un fuorigioco alquanto dubbio.

 

Il Frosinone prende campo, cambia passo ed un minuto dopo Daniel Ciofani calcia centrale una sorta di rigore in movimento dopo una sortita dell’intraprendente Crivello. Il centravanti vicino al gol al 15′ con un gran colpo di testa su cross di Ciano dalla destra. La risposta subito dopo di Morra che dal limite tenta la conclusione a giro. Il tanto decantato tridente giallazzurro inizia a girare con Ciano suggeritore della coppia Ciofani-Dionisi che fa soffrire non poco Legati e Jidayi. Il Frosinone corona la sua supremazia ed al 16′ passa. Errore di Mammarella che sbaglia l’appoggio all’indietro, Jidayi riesce soltanto a toccare, alle sue spalle è in agguato Dionisi che con una botta in diagonale fulmina Nobile. Ciociari addirittura vicini al raddoppio al 18′. Crivello sfonda di nuovo a sinistra, traversone per Ciofani, zuccata e traversa ma l’arbitro aveva fermato il gioco per un fallo d’attacco. Al 22′ colpo dello scorpione di Sammarco su delizioso assist di esterno di Ciano.

 

La Pro Vercelli a metà tempo cerca di scuotersi ed alza il baricentro pur non essendo pericolosa ad eccezione della chance capitata alla mezzora a Germano che non riesce a deviare il cross di Morra dalla sinistra dopo un lancio millimetrico di Vives. Nella circostanza i bianchi protestano per una presunta trattenuta di Krajnc e arriva pure il primo cartellino sventolato in faccia a Morra. Il Frosinone controlla con buona personalità. Nel finale gli animi si scaldano. Konate, piuttosto nervoso e falloso, colpisce due volte Paganini dopo un duello aereo. Seconda ammonizione per la Pro. Allo scadere del secondo minuto di recupero lampo di Dionisi, Nobile stavolta non si fa sorprendere.

 

SECONDO TEMPO. La ripresa si apre con la Pro Vercelli che sfiora il pari dopo appena 2′. Ariaudo e Krajnc si fanno sorprendere sul tracciante in profondità di Berra. Morra leggermente defilato a destra non trova la porta in diagonale. Firenze in spaccata è in ritardo ma comunque era finito in offside. Come da copione la Pro Vercelli cerca di spingere per trovare il pari.

Il Frosinone però non sembra perdere l’equilibrio ed anzi al 6′ è pericoloso con una conclusione di Ciano dalla distanza. Gioco spezzettato, diversi i falli da una parte e dall’altra. Nervosismo. A farne le spese al 12′ è Dionisi che viene espulso dopo un incontro ravvicinato con Legati. Frosinone in dieci e con il 3-4-2. I canarini cercano di addormentare il gioco con un buon possesso palla. Al 16′ comunque ottimo riflesso di Bardi sul tiro di Berra sporcato da Sammarco.

Grassadonia al 17′ si gioca la carta della seconda punta. Polidori sostituisce Germano. Anche Longo inserisce forze fresche: dentro Citro, fuori Ciano. Spazio pure a Bifulco che rileva Berra. Nonostante l’inferiorità numerica il Frosinone tiene bene il campo, affacciandosi spesso nelle trequarti avversaria come al 34′ con Gori che spara alto invece di servire Daniel Ciofani in area. Non sbaglia la mira Paganini al 38′ che raddoppia e chiude i conti. Gol bellissimo. L’esterno giallazzurro recupera palla sulla trequarti, doppio passo e gran botta vincente.

 

L’amarcord di Longo è davvero dolce.

 

 

Foto: copyright Frosinone Calcio, tutti i diritti riservati

 

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