Riforme e cambio di format: venerdì gli stati generali

Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha convocato le componenti federali per discutere la riorganizzazione del sistema professionistico minato da una crisi economica senza precedenti ed acuita dalla pandemia. Ma la Serie A non sembra favorevole ad una riduzione delle squadre da 20 a 18. La Lega di B invece sposa la linea della Federazione e chiede il riequilibrio tra promozioni (3) e retrocessioni (4). Proposto un tavolo permanente.

Alessandro Salines

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La riforma non scalda la Serie A dove i conservatori sembrano essere sempre in maggioranza. Buona parte delle società sono fredde rispetto al cambio di format (da 20 a 18 squadre o addirittura 16 con playoff e playout), al centro del programma del presidente Gabriele Gravina.

È la solita storia: a parole tutti invocano le riforme ma poi quando si deve passare ai fatti prevalgono gli interessi personali e l’ipocrisia. Una riforma che la Figc e la Lega ritiene necessaria per mettere in sicurezza il sistema (la Serie A nel 2020 ha accumulato debiti per 2,771 miliardi di euro) minato da una crisi economica che parte dal lontano ed è stata acuita dalla pandemia.

Una riforma molto importante perché ovviamente avrà una ricaduta sull’intero calcio professionistico. Insomma si parte dalla Serie A per cercare di cambiare l’intero panorama che non può più sostenere un’azienda che ha sofferto nell’ultimo anno perdite per 1,6 miliardi e debiti per 4,6.

VENERDI’ GLI STATI GENERALI

Foto SeppH / Pixbay

L’assemblea della Lega di Serie A ha confermato come il percorso delle riforme sia in salita. In via eccezionale ha partecipato il presidente Gabriele Gravina che ha invitato i club a fare sistema e a collaborare fattivamente al cambiamento.

Non vuole imporre la riforma (andrebbe a regime dal 2024-2025) ma ha ribadito come il momento sia segnato da una crisi economica senza precedenti. Gravina poi si è detto disponibile ad aprire un tavolo permanente con tutte le componenti affinché ciascuna possa esporre le criticità e proporre eventuali soluzioni.

Il numero uno della Figc ha dato appuntamento all’incontro di venerdì quando a Roma torneranno a riunirsi le Leghe ed i rappresentanti dei calciatori e degli allenatori. Un summit, voluto fortemente Gravina, per cercare di trovare una quadra anche se le premesse sono tutt’altro che incoraggianti.

Dopo la sortita di Gravina, è toccato alla società Deloitte. I consulenti, ingaggiati dalla Lega, hanno illustrato i pro e i contro di un’eventuale riforma, portando ad esempio la Bundesliga già con 18 squadre e la Ligue 1 in Francia che ha deliberato il taglio delle formazioni. Solo 5-6 società vedrebbero di buon occhio la riduzione del torneo: si tratta dei grandi club che con il nuovo format della Champions a partire dal 2024 avrebbero più partite da giocare. Il resto dei club è scettico: chiedono chiarezza sul paracadute in caso di retrocessione e temono che giocando meno gare le risorse possano contrarsi in un periodo di congiuntura segnata da una perdita stimata dalla Lega in un 1 miliardo e 200 milioni.

SERIE B: RIFORME MA EQUILIBRIO

Mauro Balata (Foto: Canio Romaniello / Imagoeconomica)

L’eventuale cambio di format in Serie A avrebbe ricadute dirette per la B. Mauro Balata, presidente dei cadetti, è da sempre favorevole ad una riforma del sistema-calcio e sostiene fermamente la politica di Gravina.

Secondo Balata, però, servono armonizzazione ed equilibrio. “La priorità per la Serie B è quella di risolvere l’anomalia delle 4 retrocesse a fronte delle 3 promozioni. – ha detto Balata in un’intervista all’Adn Kronos – Siamo l’unica Lega in Europa ad avere questa assurda illogica e irrazionale regolamentazione. Su questo abbiamo già fatto istanza scritta alla Figc. Si tratta di materia non più rinviabile. Da sempre la nostra Lega è fortemente impegnata a sostenere il processo di riforme non solo delle competizioni ma anche quelle necessarie ad attualizzare la governance federale. È l’unica strada per modernizzare il sistema calcio Italia e riportarlo ai vertici europei e mondiali, interrompendo una lunga fase di regresso”.

Ma la richiesta di Balata cozza con le ambizioni della Lega Pro che ora conta su 3 promozioni dirette e 1 tramite playoff. Venerdì se ne discuterà e sarà uno dei tanti nodi da sciogliere.