Bivio-Salernitana per il Frosinone

Foto © Emiliano Grillotti

Esordio da titolare per Marcus Rohden: torna l'incubo svedese per Ventura. Domani pomeriggio alle 15 all'Arechi partita fondamentale per i canarini reduci da una serie di risultati negativi. Serve una scossa per uscire dalla crisi ma i granata viaggiano nei piani alti e non vogliono fermarsi. Nesta: "Io primo responsabile dei brutti risultati. Per vincere ci manca quel pizzico di forza in più".

Alessandro Salines

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L’orgoglio del campione è un tatuaggio impresso nell’anima. E Alessandro Nesta è stato un campione vero che ha vinto tutto. Guarda caso (o forse no) in settimana sull’home page di YouTube girava un video con un mix delle gesta del tecnico del Frosinone che bloccava fuoriclasse del calibro di Totti, Del Piero, Cristiano Ronaldo, Messi e Weah oppure firmava uno splendido gol nella finale intercontinentale vinta dal Milan contro il Boca Jrs per 4-2.

Alessandro Nesta © Emiliano Grillotti

E alla vigilia della delicatissima partita di Salerno l’allenatore giallazzurro non abbassa lo sguardo e neppure si nasconde. Non vuole alibi. S’assume le responsabilità della crisi che sta attanagliando la sua squadra ma è convinto di poter rovesciare il corso degli eventi. La pressione ovviamente c’è (“Però siamo abituati“), si sente in discussione tuttavia non perde il sorriso, l’ironia e soprattutto la lucidità (“Noi dobbiamo rimanere freddi“). E lancia il guanto di sfida: “Non firmo per il pari, ogni gara va giocata per vincere“.

Il primo bivio della stagione

Inutile girarci attorno. Il match di domani pomeriggio (ore 15) rappresenta un vero e proprio crocevia per il Frosinone, partito col freno a mano a tirato (5 punti in 6 giornate). All’Arechi contro la Salernitana dell’ex ct azzurro Gian Piero Ventura serve uno scatto altrimenti la crisi si acuirebbe con conseguenze ad oggi inimmaginabili.

Per il Frosinone il peggior avversario che potesse incontrare. I granata viaggiano nei piani alti della classifica con 13 punti (4 vittorie, 1 pari e 1 ko) e domenica avranno alle spalle uno stadio molto caldo. 

Nesta è consapevole delle difficoltà e spende parole di elogio per l’ex ct, decano degli allenatori di serie B con i suoi 71 anni. “La Salernitana ha un’idea di calcio che Ventura propone da anni – sostiene il tecnico canarino in conferenza – Il suo non è un calcio improvvisato, ma ben organizzato. L’ha proposto ai giocatori, li ha convinti che è quello giusto e i risultati lo hanno aiutato. Se si vince l’idea è rafforzata, se non si vince si fa più fatica ad entrare nella testa dei calciatori».

Gian Piero Ventura

«Parliamo di un tecnico fortissimo, molti in A hanno preso spunto da lui. Ventura è un grande allenatore. Per cui sarà una partita dai forti connotati tattici oltre che agonistici. D’altronde non ci sono partite in cui prevalga la tattica sull’agonismo. E non dobbiamo dimenticare che la differenza in B la fa l’agonismo, la voglia di vincere i duelli».

Equilibrio, determinazione e quel quid in più

Per uscire dal tunnel, Nesta chiede maturità e fame ma soprattutto la squadra dovrà metterci quel pizzico di cattiveria che è mancato per vincere gare alla portata come contro l’Entella, il Venezia e il Cosenza.

Credo che l’equilibrio sia fondamentale – afferma il trainer – Sappiamo benissimo di andare a giocare in un ambiente molto caldo, contro una compagine forte. Ci saranno momenti particolari, in cui dovremo attendere ma anche quelli in cui saremo noi a dover fare gioco. La cosa più importante sarà mettere spirito e agonismo. E bisogna essere maturi con la voglia di raggiungere il risultato”.

Alessandro Nesta © Emiliano Grillotti

A preoccuparlo sono i risultati che latitano. Sfuggiti in alcune partite per un soffio. “Sono il primo responsabile di questa situazione – chiosa Nesta – Dovevamo avere qualche punto in più. Le partite che potevamo vincere non le abbiamo vinte perché è mancato quel pizzico di forza per andarcele a prendere. Ora bisogna tirarlo fuori altrimenti non vinciamo. Anche a Pordenone dove abbiamo perso 3-0 ci è mancato quel poco per indirizzarla diversamente”. 

Ventura e la maledizione svedese

Alessandro Nesta dovrebbe lanciare dal 1′ il centrocampista Marcus Rohden che sabato scorso aveva esordito dopo l’infortunio e il ritardo di condizione.

Marcus Rohden

La presenza dello svedese evocherà brutti ricordi a Gian Piero Ventura. Rohden infatti era a San Siro quel maledetto 13 novembre di due anni fa, quando la Svezia pareggiò 0-0 il ritorno dei playoff e tagliò fuori l’Italia di Ventura dai Mondiali. Era dal 1958 che gli azzurri non venivano esclusi dalla fase finale dei campionati iridati.

Una delusione storica e per Ventura un incubo che ancora si porta dentro. Entrato in campo al 27′ della ripresa al posto di Claesson, Rohden fu tra i protagonisti del drammatico finale di gara che condannò gli azzurri e promosse i gialloblu.

La speranza dei tifosi giallazzurri è che Rohden possa ancora una volta dare un dispiacere all’allenatore genovese. Di questi tempi bisogna attaccarsi a tutto.     

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