Serie B ancora al buio, assemblea di fuoco sui diritti tv

Mercoledì riunione cruciale in Lega per discutere sulla spinosa querelle che sta creando apprensione tra le società ed i tifosi. Al ribasso le offerte di Sky e DAZN, nessuno scenario è da escludere

Alessandro Salines

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Se non è un redde rationem poco ci manca. Di sicuro è un appuntamento cruciale per la Serie B. Altrimenti la Lega non avrebbe raccomandato la partecipazione in presenza all’assemblea ordinaria convocata per mercoledì mattina alle 13.30 nella storica sede di via Rossellini a Milano. Sul tavolo delle 20 società la questione caldissima dei diritti tv ancora non assegnati quando mancano solo 11 giorni dall’inizio del campionato.

I club ed i vertici della Lega faranno il punto della situazione e poi dovranno assumere le decisiomi del caso come recita il terzo punto all’ordine del giorno: “Diritti audiovisivi: aggiornamenti, valutazioni e determinazioni conseguenti”. Insomma la Lega sarà chiamata a prendere una posizione: il tempo è quasi scaduto, società e tifosi hanno bisogno di risposte.

L’assemblea più delicata

Il presidente Mauro Balata durante la presentazione del calendario

La riunione, convocata dal presidente Mauro Balata, è importantissima per il futuro della prossima Serie B e non solo tenendo presente che in ballo ci sono i diritti tv dei prossimi 3 anni. Le società sono preoccupate anche se finora hanno tenuto un profilo molto basso. Ad oggi la Serie B è al buio, senza tv, e le indiscrezioni parlano di una situazione di stallo. Sky e DAZN, le uniche emittenti interessate, non sarebbero disposte ad andare oltre i 12 milioni ciascuno all’anno. Una cifra insufficiente secondo la Lega che rivendica un’audience in crescita (23,57 milioni nell’ultima stagione) e numeri importanti.

Un’offerta nettamente inferiore rispetto ai 48 milioni l’anno incassati nell’ultimo triennio: la perdita sarebbe di quasi 3 milioni per ogni società senza calcolare il danno d’immagine ed il calo della mutualità dalla Serie A (da 78 a 60 milioni). E non sono previsti rilanci delle tv. Balata illustrerà lo stato delle trattative che vanno avanti dalla primavera scorsa quando è andata deserta la prima asta. La Lega ha cambiato anche le modalità del bando ma senza risultati positivi.

La governance di via Rossellini in una recente assemblea aveva posto l’accento “sull’allargamento delle competizioni internazionali che, senza alcun riequilibrio di sistema, hanno e stanno contraendo gli investimenti dei broadcaster sulle competizioni domestiche di tutte le categorie e di tutti i Paesi europei”. Insomma colpa della super-Champions e del Mondiale per club se le tv hanno stretto i cordoni della borsa. Ma è chiaro che è un’analisi corretta deve tenere conto delle dinamiche interne alle emittenti e di altre variabili proprie del campionato stesso.

Scenari indecifrabili

Una telecamera allo “Stirpe”

Cosa accadrà? Difficile fare previsioni. Nelle ultime settimane si è parlato poco della vicenda da parte degli attori protagonisti. Un silenzio strategico per non disturbare le trattative ormai arrivate ad un punto decisivo? Solo qualche articolo che ha sottolineato lo stallo della contrattazione ed il rischio di non vedere in tv le partite.

Da registrare inoltre una nota della Lega per smentire le voci di un possibile slittamento del campionato a causa del mancato accordo sui diritti. Mercoledì in assemblea si conoscerà la linea delle società e a questo punto non si può escludere nulla. A meno che la Lega non si presenti con l’offerta giusta.

E sarebbe un colpo di scena.