Dopo la sosta, ecco cosa cambierà nel campionato cadetto a partire dal prossimo week-end. Fattore-nazionali, allenatori nuovi (Corini e Dal Canto) e rientri importanti tra i temi della ripresa. In testa Pisa, Spezia e Sassuolo cercheranno conferme importanti. Le squadre-delusioni come Sampdoria e Frosinone non possono più sbagliare. L'analisi del monte ingaggi
Il secondo pit stop è scaduto. Da venerdì la ripartenza di un altro mini-gran premio fino alla prossima sosta di metà novembre. Cinque partite (compreso un turno infrasettimanale) in meno di un mese che delineeranno ancora di più la classifica e i valori del campionato. La Serie B dunque si rimette in moto con l’interessante anticipo di venerdì sera tra Bari e Catanzaro. Poi sabato altre 5 sfide e domenica le restanti 4,
Ma come ripartirà il torneo? Non mancheranno le certezze come anche le novità e le incognite che non saranno poche. Una sosta che per alcune squadre è stata una toccasana per recuperare energie ed infortunati. E magari per compattarsi se ci sono problemi. Per altre invece ha avuto l’effetto di spezzare un ritmo importante fatto di vittorie e risultati positivi. Forse per queste era meglio non fermarsi.
Top e flop
Si ripartirà sicuramente da una classifica e numeri incontrovertibili. Certezza assoluta. In testa il Pisa cercherà conferme già dalla ripresa di sabato a Bolzano contro il Sudtirol. Idem lo Spezia, unica squadra imbattuta. D’Angelo vuole allungare la serie utile anche se la ripartenza sarà tutt’altro che semplice all’Arechi di Salerno. Anche il Sassuolo vuole allungare il passo ma avrà un ritorno in campo da brividi nello scontro diretto di Brescia con i lombardi che puntano al sorpasso. E non vuole svegliarsi la Juve Stabia, quarta a quota 14. I campani mettono nel mirino un’altra vittoria (sarebbe la terza di fila) a spese di una Cremonese in crisi che si presenterà con il neo allenatore Eugenio Corini.
Se le prime della classe vogliono continuare a correre, in fondo alla graduatoria serve una scossa da parte di quelle squadre in forte affanno. Ad iniziare dal Frosinone, penultimo. A Reggio Emilia si giocherà tanto dopo il ko con la Carrarese e 2 settimane difficili. Stesso discorso per la Sampdoria, “regina” delle deluse ed impegnata in casa di un Cesena che medita l’impresa ed il salto in alto. Devono battere un colpo il fanalino di coda Cosenza che paga a caro il prezzo il -4 (sarebbe a 9 fuori dalla zona calda) ed il Cittadella del neo tecnico Alessandro Dal Canto: sabato sarà uno scontro diretto al calor bianco. Pure il Catanzaro è chiamato ad una reazione: non vince da 4 turni, Fabio Caserta è in discussione ed ora s’aggrappa al recupero del bomber Iemmello.
Fattore-nazionali
La sosta si porta dietro una serie d’incognite e notoriamente la ripresa è spesso una giornata che sfugge alla logica. Di sicuro il principale punti interrogativo è rappresentato dai giocatori impegnati nelle varie nazionali. Hanno saltato gli allenamenti, rientrano a ridosso della partita a volte dopo viaggi lunghi, va valutata la loro condizione e non è difficile che tornino infortunati. Come è capitato a Cichella, centrocampista del Frosinone, che si è fatto male con l’Under 20.
Vivarini ha fatto il pieno con ben 9 convocati: buone notizie da Machin (titolare nelle 2 gare vinte con la Guinea Equatoriale) e Vural (in gol con la Turchia). Seguono Palermo e Sassuolo (5), poi Cesena, Pisa, Salernitana e Cremonese (4), Spezia (3), Modena, Sampdoria e SudTirol (2). Un solo convocato per Brescia, Carrarese, Catanzaro, Cittadella, Cosenza e Juve Stabia. In totale sono stati 55 i calciatori dei 20 club di Serie B ad essere stati convocati nelle rispettive nazionali.
Le novità
Il campionato ripartirà con 2 tecnici nuovi. La Cremonese per tentare l’assalto alla Serie A si è affidata ad Eugenio Corini che ha sostituito Giovanni Stroppa, esonerato dopo gli ultimi risultati deludenti ed una squadra poco incisiva malgrado un organico di primissimo ordine. Per Corini un battesimo del fuoco sul campo della matricola Juve Stabia: il tecnico bresciano dovrebbe cambiare modulo passando dal 3-5-2 al 4-3-3 o al 4-2-3-1.
Cambio storico invece per il Cittadella che non esonerava un allenatore da 29 anni. La “bandiera” granata Edoardo Gorini è stata ammainata per far posto a Alessandro Dal Canto con la missione-salvezza. L’allenatore veneto finora in carriera ha raccolto meno di quanto meritasse ma in una società come il Cittadella e con un direttore del calibro di Marchetti potrebbe rilanciarsi. Anche per lui il debutto sarà durissimo nello scontro diretto col Cosenza.
Altre novità sono i rientri di alcuni giocatori. Su tutti Berardi del Sassuolo. Lo Spezia riabbraccia Kouda, importante alternativa per l’attacco. Tutti guariti al Pisa, il Modena recupera Caso, Gerli e Gliozzi. Mentre il Palermo potrà contare di nuovo su Pierozzi e Lucioni. Il SudTirol rispolvererà l’esperto difensore Masiello, il Catanzaro rilancerà Iemmello reduce da un infortunio muscolare, la Reggiana ha reintregato Kabashi e Pettinari. Alla Sampdoria prima convocazione per Pedrola.
Meno risorse ma ingaggi in aumento
La sosta ha dato modo anche di analizzare la fotografia del monte stipendi grazie al report della Lega. Il dato generale è sorprendente o preoccupante (a seconda della prospettiva): il monte ingaggi è in leggera crescita (+ 228.490 euro) rispetto alla stagione scorsa malgrado il calo degli introiti del 30 % a causa della querelle diritti tv. Insomma diversi club non hanno stretto la cinghia: la bontà o meno della scelta sarà valutata solo a fine stagione. Il Sassuolo (33.379.442) milioni è in cima alla classifica. Gli ingaggi della Serie A pesano. Ma la cifra spesa almeno finora sta pagando in termini di risultati. Al contrario invece di Sampdoria (24.658.344), Palermo (23.682.135), Cremonese (23.579.030) e Salernitana (20.512.078): nonostante stipendi alti la resa non quella è attesa.
, Si possono definire virtuose la capolista Pisa (18.718.012) e la “reginetta” Spezia (15.417.387) che con il sesto e settimo monte ingaggi guidano la graduatoria. Capitolo Frosinone: la società ciociara spende 13.589.002 (11.574.811 per i giocatori; 2.014.191 per tecnico e staff), ottavo budget, ma occupa il penultimo posto. Le potenzialità per fare meglio dunque ci sono tutte. Colpisce in positivo il dato della Juve Stabia: con soli 5.578.002 è quarta. Della serie si può spendere poco ma bene. Stesso discorso anche per il SudTirol con 4.745.986. Si conferma all’ultimo posto il Cittadella che ha ridotto gli ingaggi di 1 milione: da 4,5 a poco più di 3,5 (3.462.255).
Il secondo pit stop è scaduto.