[L’ANALISI] Dopo 15 giornate, solo 6 punti dividono l’ultimo posto dai playoff. Non era mai successo da quando il campionato è tornato a 20 squadre. Tredici formazioni ballano tra la zona retrocessione e le posizioni nobili della classifica. Per il Frosinone un'occasione per risalire la china
Equilibrata ed incerta come non mai. E’ una Serie B apertissima dopo 15 giornate. Per certi versi indecifrabile. Che lascia il campo libero ad ogni possibilità per tante formazioni. I 6 punti tra l’ultimo posto ed i playoff sono il dato emblematico di un torneo livellato all’ennesima potenza. Un distacco così minimo infatti non ha precedenti negli ultimi 5 campionati, ovvero da quando la B è tornata a 20 squadre. Insomma una classifica cortissima dove almeno 13 formazioni ballano tra la zona retrocessione ed i playoff. Ed il Frosinone, fanalino di coda insieme a Cittadella e Sudtirol, appartiene a questo gruppone.
Mucchio selvaggio
Leggendo la classifica, si può notare che nel giro di 6 punti c’è il traffico dell’ora di punta. Un vero ingorgo di squadre. Ben 13 che ad oggi sono in corsa per tutti gli obiettivi. Si va dal terzetto di ultime a quota 13 fino all’ottavo posto occupato da Juve Stabia e Brescia a 19. In mezzo strette strette le altre 8 formazioni divise da 1 punto o addirittura appaiate: Reggiana (15), Carrarese (16), Salernitana (16), Modena (16), Cosenza (16), Sampdoria (17), Catanzaro (17), Mantova (18). La zona retrocessione come detto è a 6 lunghezze dai playoff e a 3 dalla salvezza diretta. Tra playout e spareggi promozione ci sono appena 3 punti.
E non è tutto. Tra l’ottava e la quarta posizione della Cremonese a 24 ci sono 5 punti. In mezzo Palermo e Bari a 21 e Cesena a 22. Ad oggi solo le prime 3 sembrano avere un altro passo con lo Spezia (30), il Pisa (31) ed il Sassuolo (34). Un torneo quindi che vivrà alla giornata e ogni settimana la classifica potrebbe subire ribaltamenti. A questo punto soltanto a primavera i valori potrebbero definirsi ma molto probabilmente tanti verdetti si scriveranno nelle ultimissime giornate rendendo il finale ricco di pathos.
I precedenti
Un campionato così equilibrato, dopo 15 giornate, è un inedito per la Serie B a 20 squadre degli ultimi anni. Nelle 5 stagioni passate la classifica non è stata mai così corta. I distacchi tra l’ultimo posto ed i playoff sono stati sempre a doppia cifra. Un anno fa tra il fanalino di coda Feralpi Salò e il Palermo (ottavo) c’erano addirittura 17 punti.
Nel ‘22-23 invece 10 lunghezze dividevano il Perugia (12) ed il quartetto Parma-Ternana-Sudtirol-Genoa (22). Sedici lunghezze il margine nel ’21-22 (Vicenza e Pordenone 7, Cremonese 23) e nel ’20-21 (Entella 8, Chievo e Lecce 24). Nel ’19-20 invece 11 punti hanno separato Trapani-Livorno (11) e Entella-Crotone (22).
Frosinone, che occasione
Il successo di domenica con il Cesena ha riaperto tutto per i giallazzurri. Una vittoria che ha contribuito non poco ad accorciare la classifica a livello generale. A questo punto il Frosinone, pur restando in fondo con Cittadella e Sudtirol, può rilanciarsi. Basterà trovare la giusta continuità. Non a caso il tecnico Leandro Greco nel post-Cesena è stato molto chiaro: “Festeggiamo ora ma da domani testa al Cosenza”. L’allenatore si è reso conto che il Frosinone può dare la svolta ad un campionato finora di sofferenza totale ma che sta aspettando tutti. Con la prospettiva di recuperare gli infortunati e di un mercato di gennaio che potrebbe regalare rinforzi importanti.
Inoltre il calendario da qui alla fine dell’andata aiuterà almeno sulla carta. Quattro partite, di cui 2 in casa ed altrettante in trasferta. Cosenza, Mantova (entrambe fuori) e Salernitana (in casa) sono avversarie temibili ma alla portata. La capolista Sassuolo dell’ex Grosso sembra essere di un’altra categoria però nel calcio mai dire mai. E poi il fattore-“Stirpe” potrebbe essere decisivo.