Serie A senza il Frosinone, nostalgia canaglia

Oggi comincia il campionato di serie A. Dodici mesi fa c’era il Frosinone. Inevitabile la nostalgia, anche se non per forza canaglia. La squadra di Maurizio Stirpe si è fatta onore nel massimo campionato, lasciando un segno di serietà, di sportività e di affidabilità che tutti hanno notato.

I canarini ricominciano dalla serie B, traguardo irraggiungibile per decenni e che adesso viene vissuto come un trampolino.

Non è mai facile ripetersi e comunque va detto che il Frosinone calcio a questi livelli è un miracolo che vale in maniera incommensurabile. Soprattutto se inquadrato in un contesto di estrema difficoltà: una provincia che arranca, dove le grandi opere viarie del terzo millennio non ci sono, dove non c’è una classe imprenditoriale che scommette sul futuro e che si assume il “rischio” di un’impresa.

Il Frosinone è un’eccezione, l’unica. Il tessuto industriale di questa provincia è stato fiaccato dalla crisi, la politica si accontenta di rimanere seduta a corte (quella di Roma) senza farsi troppo notare.
 Manca una visione, manca il coraggio.

Steve Jobs, quando iniziò a montare dei transistors nel garage di casa, diceva ai suoi compagni che soltanto chi è disposto a fallire può raggiungere traguardi insperati. “Siate affamati, siate folli”. Dalle nostre parti sono tutti sazi e… savi.
 Sono proprio le persone che non penseresti mai in grado di fare qualcosa, a fare qualcosa che tutti gli altri non potevano neppure immaginare.

In provincia di Frosinone non ci sono quasi più eccellenze: non sulla sanità, non nei servizi, non sui trasporti, non sull’occupazione. Neppure sull’ambiente. Tutti preoccupati di difendere poltrone e posizioni.

Ma il territorio così non cresce.

Il Frosinone calcio è un lampo nel buio.
 A proposito: nessuno ha avuto il pensiero di ricordare che quest’anno la serie A si giocherà senza il Frosinone. Perché tutti danno tutto per scontato. Invece non lo è.


“Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti quello che tu puoi fare per il tuo Paese”, diceva John Kennedy.
 Cercasi qualcuno in grado di fare qualcosa per la provincia di Frosinone. Maurizio Stirpe escluso ovviamente.
 Chi fa un passo avanti?

Perché abbiamo l’impressione di non vedere nessuno?