La squadra giallazzurra conferma i progressi però manca uno step fondamentale: ritrovare la via del gol. La difesa concede pochissimo, funziona il centrocampo-baby. Venerdì col Palermo per muovere la classifica
Terzo pareggio di fila per Greco (secondo per zero a zero) che regala ai ciociari una striscia di match senza sconfitte che non si vedeva addirittura dalla fine dello scorso anno. I passi avanti, però, sono evidenti, sia nel carattere ritrovato che nel gioco espresso durante novanta minuti su un campo difficile come quello di Catanzaro. Il prossimo step per il mister sarà lavorare per ritrovare cinismo e cattiveria sotto porta.
I numeri della sfida, ciociari più pericolosi
Lo diciamo sempre, i numeri di un match non sempre sono le specchio dell’andamento o dei meriti della partita, le statistiche vanno analizzate e interpretate. È proprio dall’interpretazione di quest’ultime che si vedono, ancora più nitidamente, gli aggiustamenti apportati dal nuovo corso-Greco che sì, verissimo, ancora stenta a segnare, ma crea e si rende pericolosa in maniera più omogenea nel corso di tutto il match, al contrario delle fiammate estemporanee della gestione Vivarini.
Il Catanzaro prevale per possesso palla (chiudendo il match con il 64%) e per tiri (17 a 9 in favore dei calabresi) ma non si rende quasi mai realmente pericolosa, trovando solamente 3 volte lo specchio della porta, al pari degli uomini di Greco. Meglio i padroni di casa anche sotto il punto di vista dei passaggi, con i ciociari che, ancora una volta, si fanno doppiare nel numero di fraseggi riusciti (467 a 227 nell’arco dei 90′ di gioco).
Un dominio territoriale che, come dicevamo, non si tramuta mai in occasioni nitide per passare in vantaggio con il Frosinone che, al contrario, crea meno ma si rende più pericolosa, chiudendo il match con 2 grandi occasioni mancate, contro le 0 del Catanzaro e il 30% di conversione tiri tentati-tiri in porta, contro il 17% del Catanzaro.
La difesa in crescita
Dobbiamo tornare indietro alla scorsa stagione tra aprile ed inizio maggio per trovare una striscia di risultati utili consecutivi più lunga. In quel caso furono 6 i match senza sconfitte, conditi da 3 porte inviolate di fila. Voti positivi per i difensori che, grazie anche alla costruzione dal basso, toccano più palloni tra tutti gli undici in campo, con Monterisi, Biraschi e Bracaglia che chiudono rispettivamente a 67, 65 e 52 tocchi, con una media di passaggi riusciti superiore al 75%. Bene anche Cerofolini, sempre attento e autore di tre parate decisamente più abbordabili e meno difficili di quella su Masiello nel match contro il Sudtirol.
Il centrocampo più giovane della Serie B funziona
Esordio dal 1′ per Barcella che, insieme al metronomo Cichella e Vural vanno a comporre un centrocampo inedito che rappresenta il reparto titolare più giovane di questo inizio Serie B con 18.33 anni di media tra i tre interni di Leandro Greco che, se ci fossero dubbi, sta facendo capire quale sia la sua volontà sul progetto giovani che, insieme ovviamente ai risultati, deve essere centrale per la ripartenza del Frosinone dopo la retrocessione.
Tornando al match, a livello di numeri, il migliore del reparto a livello di costruzione è, Cichella che chiude il match con l’85% di passaggi riusciti e soli 39 possessi, meno rispetto alle sue medie stagionali. Bene Barcella in interdizione con ben 5 contrasti riusciti, nessuno come lui nel corso del match. Prestazione da rivedere invece per Marchizza e Vural, con il primo che sbaglia un retropassaggio lasciando, forse, la chance più pericolosa agli avversari e il secondo che spreca, a due passi dalla porta, l’occasione più grande per passare in vantaggio, alzando troppo il colpo di testa su cross di Canotto.
Attacco, si vede la luce in fondo al tunnel?
Anche nel reparto offensivo Greco sorprende e lancia, per la prima volta dal primo minuto il classe ’94 Canotto, il più esperto in termini anagrafici dell’undici iniziale. E le occasioni più interessanti arrivano proprio dai suoi piedi, sia in fase di creazione, con l’assist sprecato da Vural, sia in termini di occasioni da gol personali, con un bel diagonale che si spegne di poco a lato.
Segnali di crescita anche da Kvernadze, che entra in campo con un atteggiamento diverso, sia a livello mentale che agonistico, con il georgiano che chiude il match con 2 passaggi chiave e 1 grande occasione creata, il migliore della squadra in questi termini. Insomma, l’astinenza da gol su azione del reparto offensivo, continua, ma la prestazione di Catanzaro lascia ben sperare.
Il Palermo prima della sosta, obiettivo-continuità
Nonostante il Frosinone occupi attualmente l’ultimo posto in classifica (con 2 punti che la dividono dal Modena) il divario dalla zona play-off, dista solo 7 punti, un aspetto emblematico di come il campionato cadetto sia sempre aperto a ribaltoni improvvisi. Il prossimo avversario dei giallazzurri sarà proprio quel Palermo, ottavo e padrone attualmente dell’ultimo posto utile per accedere agli spareggi per la promozione. I siciliani sono imbattuti da 5 trasferte consecutive in Serie B (3 vittorie e 2 pareggi) ma vengono da una scottante sconfitta in extremis contro il Cittadella che, con il Frosinone, ha condiviso l’ultimo posto fino a prima dell’ultima giornata.
Insomma, potrebbe essere un buon precedente da studiare e sfruttare per mister Greco che, per la prima volta da quando allena la prima squadra, avrà quasi una settimana intera (si giocherà in anticipo venerdì sera) per preparare minuziosamente un match importantissimo per chiudere nel migliore dei modi il primo mini campionato da quando è seduto sulla panchina del Frosinone. Ed arrivare alla terza sosta stagionale più sgombro mentalmente, in maniera tale da poter lavorare con gli uomini che non saranno impegnati in giro per il mondo e ripartire definitivamente con altre ambizioni al ritorno in campo.