
Il club, presentato allo stadio “Stirpe”, ha come obiettivo la promozione dell’etica e della cultura sportiva. Il neo presidente Marco Gabriele punta a stimolare un vero e proprio “rinascimento” delle attività e di conseguenza degli impianti. Maurizio Stirpe tra i soci onorari
Etica, valori e cultura dello sport: Frosinone finalmente batte un colpo. Ed in una città e provincia, relegate nei bassifondi della classifica sull’indice di sportività stilata da Il Sole 24 Ore, c’era bisogno di una scossa. La nascita del club frusinate del Panathlon International – riconosciuto ufficialmente dal Cio dal 1982 – potrà regalare un contributo concreto ed importante per la crescita dello sport e di conseguenza delle strutture sempre più carenti negli ultimi tempi.
Le prime parole del presidente Marco Gabriele, ex arbitro di Serie A e dirigente di Frosinone e Lazio, non lasciano spazio ad interpretazioni sull’impegno dell’associazione: “Negli anni ’70 quando noi eravamo ragazzini e ci avvicinavamo allo sport, a Frosinone c’erano una decina di campi di calcio sparsi per la città. Oggi l’unico impianto è quello che ci sta ospitando, il “Benito Stirpe”. E’ importante stimolare anche questa vera e propria ‘rinascita’. Perché se il sindaco di Frosinone arriva a firmare un’ordinanza che pone il divieto di giocare a pallone in una piazza, questa richiesta c’è e non va sottovalutata”.
Il battesimo allo “Stirpe” e non è un caso

Il neonato club è stato presentato nella sala conferenze nella sala conferenze dello Stadio “Benito Stirpe”. Location tutt’altro che casuale con un suo significato intrinseco: tra i soci onorari c’è Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone calcio da oltre 20 anni. Il Panathlon International Club è un’organizzazione benemerita e riunisce sotto la bandiera della cultura e dell’etica dello sport ben 26 nazioni di tutto il mondo, in rappresentanza di 4 continenti, con 260 club sparsi sull’intero emisfero e con circa 9.000 soci a spingere sempre più in profondità un messaggio che si tramanda da circa 70 anni in Italia.
Il presidente è come detto Marco Gabriele, consulente finanziario per il Gruppo Santander e per Banca Progetto, ma legato al mondo dello sport da sempre a cui ha dedicato una vita. L’excursus è ben conosciuto e di grande rilievo nazionale: è stato arbitro fino alla massima serie partendo dalla gavetta dei polverosi campi di provincia ed è stato dirigente addetto alle relazioni con gli arbitri per il Frosinone e successivamente per 4 stagioni nella Lazio.
Chi c’era e chi no

A conferma dell’importanza dell’evento un parterre di assoluto prestigio. Gremita la hall conference dello stadio cittadino. Presente il sindaco del capoluogo, Riccardo Mastrangeli, che ha portato i saluti personali e della Città al neonato club che incarna i più alti valori dello sport. “Mi unisce la grande passione per lo sport e l’amicizia con Marco Gabriele, esempio di competenza e passione che dopo una brillante carriera da arbitro e dirigente sportivo, si prepara a guidare questo nuovo cammino con entusiasmo e visione”, ha sottolineato il primo cittadino.
Invitati anche i sindaci di Alatri e Ferentino Maurizio Cianfrocca e Piergianni Fiorletta. Altre presenze significative quelle di Maurizio Federico, presidente dell’ACI e figura storica dello sport ciociaro, e del delegato provinciale della Figc, Pietrino Tagliaferri, una sorta d’istituzione per il calcio ciociaro e non solo.
A tenere battesimo il Panathlon Frosinone inoltre c’erano tutti i presidenti dei club delle altre 4 province laziali. Al fianco di Marco Gabriele, il governatore dell’Area Distretto Lazio, Cesare Sagrestani – fresco di rielezione per il quinquennio 2024-’28 – e il vice presidente del Panathlon Italia professor Francesco Schillirò, a sua volta governatore dell’Area 11 Campania, che rappresentava il presidente nazionale Giorgio Costa. Presenze certificano il peso già acquisito dall’associazione frusinate nello scacchiere del Panathlon.
Il discorso della “corona”

Marco Gabriele ha parlato con passione ed emozione: Frosinone reclama sport, spazi ed il Panathlon è pronto a fare la sua parte per contribuire ad una svolta che prima o poi dovrà arrivare. I dati sono sconfortanti e pure peggiorati. L’indice di sportività fotografa i problemi. Centesimo posto per le strutture sportive, 85° negli sport individuali e 86° in sport e società. Si salva nelle discipline di squadra: 44° su 107 grazie al Frosinone in Serie A e per questo la retrocessione è ancor più dolorosa.
“La presenza del sindaco di Frosinone, del vice presidente del Distretto Italia Francesco Schillirò, di Cesare Sagrestani governatore dell’Area Lazio, del governatore Abruzzo e Molise, dei presidenti dei club del Lazio, di Liberato Esposito, presidente del Club Costiera Sorrentina e Vesuvio, dei presidenti provinciali Aci, Ansmes, Libertas e tantissimi sportivi del territorio ha testimoniato l’interesse e la soddisfazione per la rinascita del club Frosinone”, ha detto orgoglioso Gabriele.
Il presidente non si è nascosto. A tratti anche commosso quando ha voluto ricordare la figura dell’ex arbitro Tullio Lanese (scomparso il 1 marzo), una sorta di padre putativo sua e di Fabrizio D’Agostini (anche lui ex arbitro, assistente fino alla serie A e socio fondatore del Panathlon Frosinone) nella lunga esperienza arbitrale. “Da oggi – rivolto ai presenti in sala – ci tufferemo nel lavoro capillare che ci attende con quella passione, dedizione e sacrificio che ci accompagna da sempre”.
Il vice presidente del Distretto Italia, professor Schillirò, secondo un rituale ben definito, ha aperto e chiuso la mattinata di lavori con il classico suono della campanella. Nel bel mezzo ci sono state le parole pacate e significative del governatore dell’Area Lazio, Sagrestani.
Etica, valori e cultura dello sport: Frosinone finalmente batte un colpo.