Sport senza barriere, Rendina lancia la Fondazione Italiana per la Disabilità

Il pilota e manager romano ha ideato un'organizzazione per favorire l'inclusione sociale dei diversamente abili attraverso i motori ed in particolare il rally. A dicembre la presentazione, diverse le iniziative in cantiere

Alessandro Salines

Lo sport come passione

La missione potrebbe apparire quasi impossibile anche se nobile come poche. E proprio per questo Max Rendina è motivato a portarla a termine. D’altronde il pilota e manager romano con radici ciociare non è un tipo che si spaventa facilmente, le sfide più difficili sono il suo pane quotidiano ed è abituato a vincerle. Altrimenti non avrebbe conquistato un titolo mondiale di rally o portato il Rally di Roma Capitale ai vertici internazionali in una cornice a dir poco inedita come quella del monumento più importante del mondo qual è il Colosseo.

E così nasce la Fondazione Italiana per lo Sport, la Cultura e la Disabilità. Un’idea di Max Rendina diventata realtà e pronta a decollare. A dicembre si terrà la presentazione di un’organizzazione che coinvolgerà personaggi importanti della politica, dello sport e del mondo imprenditoriale. “Per adesso non posso svelare troppi dettagli – taglia corto Rendina Il nostro obiettivo in estrema sintesi è aiutare le persone disabili ad inserirsi nella società tramite lo sport ed in particolare i motori”.     

Il salto di qualità della Fondazione

Il Rally di Roma Capitale, creatura di Rendina

Ad onor del vero Max Rendina e la “Motorsport” hanno già aperto le porte ai diversamente abili. Al Rally di Roma Capitale ma anche in altre competizioni come la Parigi Dakar. Una scelta illuminata che forse non t’aspetti da un mondo molto competitivo e selettivo. Adesso la nascita della Fondazione Italiana per lo Sport, la Cultura e la Disabilità segna un salto di qualità. Saranno investite risorse e professionalità perché dietro c’è un lavoro complicato ed un percorso difficile da effettuare.

“Puntiamo ad abbattere le barriere e favorire l’inclusione attraverso lo sport e la cultura – si legge in una nota – La fondazione è orgogliosa di affiancare importanti realtà sportive e culturali, contribuendo attivamente a creare un ambiente più accessibile per le persone con disabilità. Sosteniamo con passione diverse iniziative, collaborando con partner strategici per promuovere una maggiore partecipazione e consapevolezza nella società”. Tra i progetti a breve termine della fondazione ci sarà quello di lanciare dei piloti nella prossima stagione rallistica.  

Cruciale la comunicazione

La Fondazione lavorerà a 360 gradi sulla comunicazione per trasmettere all’esterno gli obiettivi dell’organizzazione. Una campagna promozionale fondamentale per coinvolgere istituzioni, imprenditori, esponenti del mondo dello sport e semplici cittadini in un progetto d’inclusione molto ambizioso e di grande respiro.   

“Il nostro impegno è quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di uno sport senza limiti, dove tutti possono avere accesso a opportunità di crescita personale e professionale, senza distinzioni – ha sottolineato RendinaGuardiamo con ambizione al futuro, continuando a rafforzare la nostra rete di collaborazioni e a sviluppare progetti innovativi che contribuiscano a un mondo più inclusivo e equo”.

“Give back” e punto di riferimento

Max Rendina

Rendina è un pilota iridato e plurititolato, manager ed imprenditore di successo. Il Rally di Roma Capitale aspira a diventare prova mondiale dopo essere stata continentale, la sua società ha varcato i confini fino a Dubai col progetto Academy, diversi i progetti in cantiere.

Ora però vuole restituire parte di quanto ricevuto. Il famoso “give back” un concetto anglosassone sempre più adottato anche in Italia nell’ambito della cosiddetta “corporate social responsibility”, la responsabilità sociale d’impresa. Lo strumento sarà la Fondazione Italiana per lo Sport, la Cultura e la Disabilità che “si pone come pilastro fondamentale per l’inclusione, impegnandosi a costruire una società che celebri la diversità e permetta a tutti di eccellere”, chiosa Rendina.