Stadi aperti al 75%: c’è l’ok del Governo. Ma già si pensa al 100%

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto che consentirà l’aumento del pubblico nelle manifestazioni sportive in zona bianca a partire da lunedì prossimo. Cosa significa per gli impianti sul territorio

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Lo sport corre verso la normalità dopo le restrizioni anti-covid che lo ha messo in ginocchio innanzitutto dal punto di vista economico. Certo sarà dura recuperare il tempo perduto ma è un primo segnale concreto di ripresa. Gli stadi infatti riaprono al 75 per cento della capienza in zona bianca a partire da lunedì prossimo. Gli impianti al chiuso invece al 60. Adesso è ufficiale: il Consiglio dei ministri ha dato il via libera con un nuovo decreto. La notizia, anticipata da alessioporcu.it lo scorso 28 settembre (“Meno Covid più stadio: allo “Stirpe” fino a 12.000 spettatori”), era nell’aria da alcuni giorni dopo il parere positivo del Comitato tecnico scientifico.

Ma si guarda già avanti. “Auspico che nell’arco di 15 giorni si possa arrivare al 100 per cento se la situazione epidemiologica e la vaccinazione continueranno così. E’ un piccolo segnale di vicinanza per il mondo dello sport.”, ha detto Valentina Vezzali, Sottosegretario con delega allo sport dal palco del Festival dello Sport a Trento.

RESPIRANO VOLLEY E BASKET

Foto © Markus Spiske / Pexels

Come detto allo stadio spalti pieni al 75 per cento. Allo “Stirpe” di Frosinone dalla prossima gara interna contro l’Ascoli potranno accedere fino a 12.000 spettatori sui 16.000 totali. In precedenza il limite massino era di 8.000. Finora comunque il pubblico non ha mai toccato le 6.000 unità ma la nuova apertura è un segnale importante e si spera che l’affluenza possa aumentare in parallelo con le riaperture.

Resta ovviamente l’obbligo di green pass e di mascherina. Come detto la capienza degli stadi è l’unica su cui governo e Comitato tecnico scientifico si sono trovati d’accordo.

Gli sport indoor riescono invece a strappare un 10 per cento di posti in più nei palazzetti dello sport e in tutti gli impianti che ospitano gare al chiuso: adesso le strutture potranno essere riempite al 60 per cento e non al 50 come voleva il Cts. Una boccata d’ossigeno per discipline come il basket ed il volley che tramite i presidenti federali e di lega avevano lanciato l’allarme sul tema-pubblico.

Una buona notizia per club come la Benacquista Latina, Stella Azzurra e Atlante Roma (A2 di basket), Virtus Cassino e Meta Formia (B di basket), Top Volley Cisterna (Superlega di volley) e Assitec Sant’Elia (A2 femminile di volley). Nelle Regioni che dovessero diventare gialle le capienze scenderanno al 50 per cento per gli stadi e al 35 per cento nei palazzetti. 

STADI APERTI, MERITO DEI VACCINI

Matteo Bassetti (Foto: Imagoeconomica)

Per Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova e grande appassionato di calcio, le nuove aperture sono state possibili grazie alla campagna vaccinale, “Il merito degli stadi aperti al 75 per cento della capienza è senza dubbio della campagna vaccinale che in Italia sta procedendo a passo spedito – ha detto il popolare professore, una delle “star” tv ai tempi del covid – Al momento, l’Italia è in una situazione di controllo sull’epidemia covid tra le migliori in Europa”.

Bassetti poi parla dell’eventuale prossima apertura al 100 per cento. L’infettivologo è laconico: “Si poteva arrivare a questa capienza già da qualche settimana”.

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