L’impianto di viale Olympia a Frosinone sarà affidato per un anno dalla Bellator Frusino che si è aggiudicata la gara d'appalto. La struttura dovrebbe riaprire tra qualche settimana ma ora il Comune dovrà accelerare per il bando europeo e regalare alla piscina una gestione solida e pluriennale. La vicenda terreno di scontro tra maggioranza, partiti e consiglieri comunali
La spinosa vicenda dello Stadio del Nuoto di Frosinone ha una morale: la politica della proroga non paga, crea precarietà, disagi e polemiche. Quindi bene l’affidamento annuale della gestione alla Bellator Frusino, bene la prossima riapertura dell’impianto ma ora bisogna voltare pagina. Cambiare registro sulle strutture sportive, dimostrare di avere una visione e non continuare a viaggiare a fari spenti. Messa la toppa, l’Amministrazione comunale deve accelerare per il bando europeo che dovrà regalare alla piscina di viale Olympia una gestione solida e pluriennale con eventuali investimenti.
In caso contrario tra un anno la situazione sarà la stessa e si sarà perso ulteriore tempo. E si sa che perseverare è sempre diabolicum. Intanto la struttura è rimasta chiusa per 2 mesi danneggiando gli sportivi agonisti e non. Senza parlare dei dipendenti e dei collaboratori.
Si riparte dalla Bellator Frusino
La società del capoluogo si è aggiudicata la gara per l’affidamento temporaneo fino al 31 agosto del 2025 grazie ad un rialzo economico del 1.500 % e un’offerta tecnica che è valsa 70,72 punti. Si è imposta con un totale di 85,72 punti sulla Gladiators Swim God Ssd (71,28), la Ssd Imperium (40,82) e la Sportfly Ssd (37,68). Le buste sono state aperte nelle ultime ore presso la stazione appaltante dell’Amministrazione provinciale. “Oggi si è finalmente concluso l’iter per l’affidamento annuale dello Stadio del Nuoto – ha commentato il delegato allo Sport Francesco Pallone – Sono contento di aver portato a buon fine una questione tanto delicata quanto attesa dai cittadini di Frosinone. C’ho messo la faccia, l’impegno e il cuore perché si raggiungesse questo obiettivo”.
Se non ci saranno ricorsi o intoppi burocratici, già la prossima settimana potrebbe esserci l’ufficializzazione dell’assegnazione dello stadio alla Bellator Frusino. Dopodiché l’associazione potrà rimettere in moto la struttura: sarà una corsa contro il tempo. La riapertura, se tutto andrà per il verso giusto, potrebbe verificarsi verso la metà d’ottobre. La Bellator gestisce sempre in proroga anche la piscina del Polivalente di viale Mazzini. Inoltre aveva presentato un project financing per la gestione dello Stadio del Nuoto, bocciato dal Comune dopo 3 anni.
Lo scontro politico
Il caso dello Stadio del Nuoto nei mesi scorsi è stato terreno di un forte scontro politico. L’Amministrazione del sindaco Mastrangeli è stata criticata aspramente per la gestione della vicenda non solo dall’opposizione ma anche dalla maggioranza. In particolare dal consigliere Pasquale Cirillo di Forza Italia. Una diatriba che ha contribuito probabilmente ad acuire la distanza tra il partito azzurro ed il sindaco.
Realizzato in occasione dei mondiali di nuoto Roma 2009, lo stadio è stato gestito dalla Federnuoto a partire dal 2010, un anno dopo l’inaugurazione avvenuta con l’amichevole Italia-Grecia di pallanuoto. Costato 6 milioni e mezzo, la gestione della piscina è andata avanti per 14 anni a colpi di proroghe dopo la scadenza della convenzione vera e propria. Quest’estate però si è arrivati ad un punto di non ritorno.
La Federnuoto si è tirata indietro sostenendo che le condizioni per andare avanti non sussistevano più. Una decisione drastica dovuta all’incertezza del Comune che negli anni ha preferito le proroghe ad una gestione pluriennale. A influire sulla presa di posizione della Fin anche la risposta negativa del Comune alla proposta di un contributo comunale per la gestione della struttura così come avviene in altre città. E così lo Stadio del Nuoto ha chiuso. L’Amministrazione a quel punto ha cercato di salvare il salvabile con la manifestazione d’interesse per la gestione annuale della struttura.