Prima squadra e Primavera affronteranno domenica in trasferta i granata a distanza di 2 ore. Di Francesco cerca continuità e lo scossone. Gregucci vuole proseguire nella rimonta. Cheddira e Selvini gli uomini-chiave del momento
Sembra il classico scherzo del destino o di un calendario diabolico. Fatto sta che domenica il Frosinone e la sua Primavera si giocheranno un pezzetto di salvezza a Torino contro i granata a distanza di un paio d’ore e lontane una decina di chilometri. Una coincidenza davvero singolare per i tecnici Eusebio Di Francesco ed Angelo Gregucci, chiamati a tirare fuori dai guai le rispettive squadre. Sarà dunque un viaggio della speranza per le 2 formazioni del Frosinone accomunate dallo stesso obiettivo.
Una domenica importante per l’intero club giallazzurro in un percorso difficile e pieno di ostacoli. Apripista sarà la Primavera che alle 13 allo stadio “Valentino Mazzola” di Orbassano affronterà i pari età del Toro. Due ore più tardi al “Grande Torino”, distante una decina di chilometri, Mazzitelli e soci affronteranno i granata. Della serie si salvi chi può.
Stessi obiettivi, percorsi diversi
Di Francesco e Gregucci rincorrono entrambi la salvezza. E domenica a Torino s’incroceranno i loro destini dopo aver percorso una strada diversa. I “grandi” hanno disputato un’ottima prima parte di stagione (19 punti in 15 gare), diventando addirittura squadra rivelazione. Poi la lunga flessione con una vittoria in 17 partite, 8 punti e la seconda peggiore difesa del torneo. E così la truppa di Di Francesco è precipitata al terz’ultimo posto a 27 a -1 dalla salvezza. Gli ultimi 3 pareggi hanno lanciato segnali di ripresa: a Torino il Frosinone cercherà di tornare al successo e vincere la prima gara in trasferta. Per alimentare le speranze di salvezza servono continuità ed uno scossone alla classifica.
Un precedente incoraggia: il Frosinone ha vinto (2-1, reti di Ibrahimovic e Reinier) a Torino in Coppa Italia qualificandosi ai quarti. E’ stato uno dei 2 successi in trasferta della stagione (l’altro a Napoli sempre in Coppa). All’andata invece è finita 0-0.
Al contrario i giallazzurrini hanno vissuto un girone d’andata da incubo. Tre punti e -11 dal penultimo posto (retrocede 1 formazione). Pagato a caro prezzo il profondo cambiamento dopo il biennio vincente della gestione-Gorgone che ha portato la promozione in Primavera 1 ed una tranquilla salvezza nella stagione scorsa. La squadra di Gregucci sembrava spacciata ed invece è tornata in corsa conquistando 21 punti: resta ultima a 2 lunghezze dal Monza e a 3 dal Bologna. Un’autentica metamorfosi dovuta anche agli innesti del mercato di gennaio: decisivi i rientri dai prestiti di Selvini, Palmisani ed Evan che avevano fatto parte del ciclo precedente.
“Abbiamo preso a gennaio giocatori fortemente identitari come Palmisani, Evan e Selvini – ha sottolineato Gregucci in una recente intervista – La mano del direttore Angelozzi, del presidente Stirpe e di tutta la società nel voler potenziare la rosa è stata determinante. La squadra è stata cambiata profondamente e siamo riusciti a formare un’identità. Inserendo 2-3 ragazzi che hanno motivazione”. Dopo il successo col Genoa, la tappa di Torino è fondamentale: a 5 turni dalla fine non si può sbagliare. Nel girone d’andata s’imposero i granata 3-2.
Torino ambizioso
Le 2 compagini del Frosinone comunque dovranno vedersela contro avversarie molto competitive. Entrambe in lotta nei piani alti della classifica. La prima squadra cerca un posto in Europa e arriva da un buon pari nel derby con la Juve. Un Torino tosto che il tecnico Juric ha forgiato a sua immagine e somiglianza. Quarta difesa del torneo, buona qualità generale e 2 attaccanti forti come Sanabria e Zapata che ha segnato 5 gol al Frosinone in altrettanti match. Contro il Frosinone qualche assenza di troppo (Ricci, Schuurs, Djidji, e Pellegri) compreso il tecnico Juric (squalificato)
La Primavera granata, allenata dal giovane tecnico siciliano Giuseppe Scurto, è in piena lotta per i playoff. La gara col Frosinone quindi è da vincere. I giovani granata in casa volano con 9 vittorie, 4 pareggi ed 1 ko. Vantano il secondo miglior attacco del torneo (57 gol realizzati) ma subiscono parecchio (58 reti al passivo). Comunque il Toro è reduce dalla “manita” incassata a Firenze dopo una serie positiva di 5 risultati (2 vittorie ed altrettanti pareggi).
Cheddira e Selvini, i gol della provvidenza?
A Torino Di Francesco e Gregucci s’affideranno alla vena realizzativa dei loro attaccanti protagonisti del pareggio a Napoli e del successo col Genoa. Walid Cheddira, 6 reti finora, è in grande spolvero. Al “Maradona” ha firmato una doppietta e conquistato il rigore sbagliato da Soulé. Nelle ultime 7 partite ha segnato 5 gol. Da inizio marzo è stato il miglior realizzatore del campionato con 4 sigilli. Insomma può diventare l’uomo-salvezza a partire proprio dalla sfida contro il Toro.
Alessandro Selvini, dopo una prima parte di stagione al Rimini in Serie C, è rientrato alla base. Classe 2004, ciociaro, già nel giro della prima squadra in passato, è stato il trascinatore della Primavera siglando da gennaio ad oggi 8 gol e 3 assist in 14 gare. Un rendimento eccezionale che può fare la differenza. Un vero e proprio leader tanto che Gregucci lo ha promosso anche capitano. Contro il Genoa ha segnato 1 rete e confezionato 2 assist
Torino-Frosinone viaggia su un binario doppio.