I numeri della partita vinta col Cesena certificano la migliore prestazione stagionale del Frosinone. Doppio tabù iinterrotto, tutti i reparti in crescita. I giovani sempre più centrali: negli ultimi 10 anni di Serie B la squadra giallazzurra è quella scesa in campo con l'età media più bassa
A distanza di due mesi dall’ultima volta, il Frosinone torna alla vittoria, battendo il Cesena di Shpendi, capocannoniere del torneo e imbattuta da 5 match. Gli uomini di Greco offrono la migliore prova stagionale, ritrovando i tre punti tra le mura amiche (che mancavano dalla scorsa stagione).
E, soprattutto, il gol con i suoi attaccanti, infrangendo ben due tabù stagionali in appena novanta minuti e liberandosi dell’etichetta di ‘ultima della classe’. Bellissimo e significativo il cerchio finale tra tutti i calciatori, con un agguerrito Greco al centro di un gruppo che sembra essersi finalmente ritrovato.
Greco ritrova brillantezza offensiva
È un Frosinone decisamente diverso rispetto alle ultime uscite di campionato quello che vince e convince al Benito Stirpe, superando di misura la quinta forza del campionato, il Cesena e ritrovando una vittoria in casa che mancava da ben 219 giorni quando, nella scorsa stagione, i giallazzurri batterono la Salernitana per 3-0. Una data che, curiosamente, coincide anche con l’ultima volta in cui i ciociari sono stati capaci di realizzare tre gol in un singolo match.
Tornando al match col Cesena, il dato che salta subito all’occhio è quello che riguarda i 12 tiri tentati dai ragazzi di Greco (di cui ben 7 nello specchio della porta protetta dal figlio d’arte Klinsmann). Da quando il giovane tecnico siede sulla panchina della prima squadra è il miglior dato registrato, figlio di una ritrovata brillantezza sia in fase di costruzione che in quella offensiva. Discorso analogo per quanto riguarda i tiri concessi agli avversari, appena 9 e mai così pochi da due mesi a questa parte.
Cerofolini ipnotizza un infallibile Shpendi
Altro match, altra prova da incorniciare per Cerofolini, con l’estremo difensore ciociaro che deve arrendersi solo sulle ribattute, di Shpendi prima sul rigore e di Curto poi sulla punizione calciata da Calò. Per il resto è praticamente perfetto con 5 parate effettuate e un rigore respinto, non esattamente la sua specialità visto il bilancio (3 parati su 24).
A farne le spese è stato Shpendi che, di contro, non ne aveva mai sbagliato uno nella sua seppur giovane carriera (5 su 5 prima di oggi). Bene anche i tre difensori, con Biraschi in particolare che riesce a vincere 6 dei 7 duelli che lo hanno visto protagonista nel match.
Il centrocampo cambia ancora ma supera la prova
Il forfait dell’inamovibile Gelli costringe Greco a sperimentare ancora, con l’allenatore giallazzurro che schiera il sesto trio di centrocampo diverso in sette partite, il secondo più giovane finora schierato in stagione (19,3 anni di media) con Bejic, Cichella e Barcella (autore dell’assist per Canotto) che fanno la voce grossa contro un centrocampo ben più esperto del Cesena.
Ottimo, ancora una volta, l’apporto di Marchizza sulla fascia, glaciale dal dischetto per il gol del momentaneo 3 a 1.
L’attacco interrompe un tabù lungo 1080 minuti
L’ultimo gol su azione di un attaccante risaliva addirittura a fine agosto, il 27 per la precisione, data di Frosinone-Modena chiusa in pareggio grazie al gol di Distefano. Da lì sono passate ben 1080 minuti, tradotti in 11 partite e mezzo di astinenza. Ad interrompere questo tabù è Ambrosino, uno dei giocatori più criticati finora in casa Frosinone, che chiude con il destro una grande ripartenza dei ciociari.
Da sottolineare la prova maiuscola di Canotto, l’MVP del match con un gol e un assist messi a referto. Una prestazione super dell’uomo più esperto schierato da Greco nell’undici titolare (appena la seconda volta dal 1′ in stagione), un giocatore importante che, quando è in fiducia e sta bene, può davvero caricarsi sulle spalle le sorti di un’intera squadra.
Il progetto giovani può ripartire
Un dato è certo, con la partita di domenica il Frosinone è la squadra che, negli ultimi 10 anni di Serie B, è scesa in campo più volte con la formazione più giovane del campionato (ben 7 volte su 15 match) con un età media di 23,6 anni, battendo momentaneamente il record (6) del Brescia, datato 2016/2017. È una statistica importante, che racconta di come il progetto non sia certamente di semplice riuscita, è ovvio, ma è un progetto identitario, studiato per il medio-lungo termine e che ha bisogno di tempo e fiducia per far sì che, anche sotto il punto di vista economico, possa portare entrate e benefici futuri.
Insomma, una sferzata importante, che magari può penalizzare momentaneamente i risultati ma che era fondamentale dopo la stagione scorsa, fatta quasi interamente di prestiti. Adesso, però, è importante dare continuità di risultati per risalire la china. Fin dalla trasferta di Cosenza di sabato prossimo per non lasciare che la vittoria convincente contro il Cesena sia solo un fiore nel deserto.