Troppi morti ed incidenti, a Piglio una… “Montagna Sicura”

[L'EVENTO] Sabato una giornata speciale per sensibilizzare sull'importanza di vivere la natura in sicurezza, con attenzione, rispetto e preparazione. Ricco il programma: incontri e dimostrazioni a cura dell'Esercito, del Cai e del Soccorso Alpino. Una risposta ai dati preoccupanti sulle disgrazie che accadono in quota

Alessandro Salines

Lo sport come passione

“L’alpinista esperto non è quello che arriva sempre in vetta, è quello che fiutando il pericolo sa voltarsi e tornare a casa”. Parole sante che dovrebbero essere imparate a memoria dai tanti improvvisati alpinisti della domenica che ogni settimana rischiano la vita e mettono a repentaglio quella degli altri, avventurandosi in montagna senza avere coscienza dei pericoli e conoscenza di un ambiente bellissimo ma allo stesso insidioso come nessun’altro. E i grandi numeri sugli incidenti mortali e non in montagna sono davanti agli occhi.

Nasce così un’iniziativa molto importante organizzata sabato 3 maggio a Piglio dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune e la collaborazione di associazioni locali e corpi specializzati. Si chiama “Montagna Sicura”: l’obiettivo è di sensibilizzare tutti sull’importanza di vivere l’ambiente montano con attenzione, rispetto e preparazione. Una giornata speciale dedicata agli amanti della montagna, alla cultura della prevenzione e alla valorizzazione dello splendido territorio.

L’allarme del Soccorso Alpino

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ente che da oltre 70 anni effettua soccorsi (tecnici, sanitari e non), ha pubblicato un report che raccoglie diversi dati sugli interventi effettuati lo scorso anno. Facendo un confronto sui numeri anche rispetto agli anni precedenti. La sintesi è presto fatta: i numeri sono stabili ma si continua a morire di montagna. Un dato allarmante che dovrebbe far riflettere.

Nella sua analisi il Soccorso Alpino ha segnalato per il triennio 2022-2024 un “andamento stabile e costantemente elevato del numero di soccorsi”. Nello specifico, “dopo il picco del 2023 con 12.349 interventi, il 2024 si attesta su 12.063 in linea con quello dell’anno precedente e in forte aumento rispetto alle 10.367 missioni del 2022″. Anche il numero delle persone soccorse rimane elevato con 11.789 nel 2024, 12.365 nel 2023 e 10.125 nel 2022.

Ancora troppi morti

Per quanto riguarda i decessi “si osserva una lieve flessione rispetto agli anni precedenti, pur restando il dato altamente significativo”. I morti sono stati 466 nel 2024, 491 nel 2023 e 504 nel 2022. I feriti gravi invece sono stati 1.431 (299 con conseguenze delle funzioni vitali), i lievi 5.288, illesi 4.187 e dispersi 118.

Il Monte Bianco (Foto © IchnusaPapers)

Per quanto riguarda i morti “si osserva una lieve flessione rispetto agli anni precedenti, pur restando il dato altamente significativo”. L’analisi, concludono gli esperti, “conferma una pressione costante sul sistema di soccorso in montagna, con numeri che evidenziano quanto sia necessaria una costante attività di prevenzione, sensibilizzazione e formazione per ridurre i rischi e limitare gli incidenti”.

“Montagna sicura”

Sabato l’evento di Piglio cercherà di fornire qualche risposta ad un tema molto sentito. La giornata inizierà in mattinata alle 10 e proseguirà fino alla chiusura nel tardo pomeriggio. Programma molto fitto e soprattutto interessante a partire dalla dimostrazione del 9° reggimento degli Alpini de L’Aquila sull’operato dell’Esercito per quanto attiene l’aspetto meteorologico per garantire escursioni in sicurezza nelle varie condizioni meteo.

La montagna deve essere vissuta con gioia e sicurezza

La sottosezione di Anagni del CAI di Colleferro si cimenterà nella calata del tricolore dalla parete del Palazzo Baronale nella mattinata ed una discesa “teleferica” dal giardino pensile del Palazzo Alto fino alla sottostante Piazza Roma nel pomeriggio. Non poteva mancare il contributo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Regionale Lazio. Gli esperti forniranno un decalogo comportamentale da adottare nelle varie condizioni meteo e fisiche di chi si accinge ad andare in montagna. Inoltre il Soccorso Alpino informerà sulle attività del raggruppamento.

Si parlerà poi di biodiversità per la tutela e conservazione delle varietà di specie arboree nonché delle specie animali. Previsti incontri formativi per la conoscenza delle erbe spontanee delle nostre montagne ed apprezzarne i benefici. “Sarà anche l’occasione per ringraziare chi ogni giorno si impegna nella tutela e nel soccorso in montagna: un modo per scoprire, divertendosi, i valori della solidarietà e della consapevolezza. Una giornata all’insegna della natura, della conoscenza e della sicurezza”, si legge in una nota.

“L’ alpinista esperto non è quello che arriva sempre in vetta, è quello che fiutando il pericolo sa voltarsi e tornare a casa”.